UNA NOTTE AL MUSEO
Sabato mattina sono partito di buon'ora.. perché come tutti sanno, la strada dalla Bassa Mediolani in direzione di Novarum è assai perigliosa: briganti, e quant'altro possono cambiare la tua vita in pochi attimi ma la fortuna volle che ci arrivammo, dopo aver cambiato i cavalli ad una posta sulle Lame del Sesia ed aver fatto un pasto frugale nella locanda. Rimessomi in cammino e trovato nel loro Maniero il Nobile e la sua preziosissima Signora, Donna Laura, ci siamo ulteriormente spostati nella Cittadella fortificata di Novarum, sino a mettere riparo lo destriero meccanico e aver pagato 3 soldi all'esattore imperiale, ci avviammo verso il magico luogo ove, il Nobile Maestro di una Novella Scienza ci avrebbe illustrato le nuove arcane sue ricerche, fatte con filtri strani.. e macchine portentose.
Dopo essere entrati tutti quanti nella nuova Rocca, e passato il controllo Imperiale il Nobile Brusti Valerius ci illustrò le sue meraviglie, intrattenendosi con altri messeri ivi venuti a mirar simili meraviglie, Il Nobile Valerius aveva posto una targa all'ingresso della Sala in modo da dare un primo suo scritto alle cose sue.
Oltre a spiegare alla Nobile Dama Consorte sua, Donna Laura che le meraviglie sarebbero giunte sino al cielo..
Dopo un'amichevole discussione portata avanti dai Paggi ivi intervenuti, il Grande Maestro si premurò di dare un Solenne e Meritato Plauso al Nobile Valerius Brusti, e nominandolo sul campo Graficus Insigni, e si vedranno i momenti della Sua Nomina..
Poi.. il Nobile ci illustrò la sua Valente Opera, purtroppo non disse a noi miseri mortali quali sono stati i filtri e le arcane e portentose macchine da Lui usate.. osservare ed ammirare è tutto quello che possiamo fare..
La valente opera si estende su ben due piani, sino a che si possa vedere ( ma non toccare ) la Torre che sovrasta tutta la Novarum
La folla intervenuta ha magnificato con grande fermezza l'opera del Grande Maestro
non vedo molto... dovrò andar vicino..
Ora vedo meglio...
Ma qui purtroppo mi successo un o grave problema, la strada percorsa era stata tanta.. trovato ebbi una panca mi appisolai, tutti i messeri nobili e non, andarono per le faccende loro.. mi sveglia nella notte buia..
Strane ombre inquietanti intravedevo, il cor mi balzava nel petto, e l'ardir non era poi molto.. stetti nascosto senza proferir verbo alcuno .. le belve erano in agguato..
Riuscii non conosco come.. a raggiuger il gran portone ma aimè un enorme mostro mi aspettava...
Poi giunse l'alba e tornò nella selva...
La notte era passata...
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