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Novità discografiche del 2021


M&M

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Dischi ascoltati con recensione in pillole. Quelli meritevoli saranno poi - eventualmente - approfonditi.
Qui diamo solo le prime impressioni.

 

105 Commenti


Commenti Raccomandati



  • Amministratori

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Hilary Hahn, Paris
Orchestre Philarmonique de Radio France, direttore Mikko Franck
Deutsche Grammophon 2021, via Qobuz

***

Non voglio essere sempre quello ipercritico ma nonostante passi il tempo la freddezza e il distacco con cui la Hahn legge la musica per il violino mi fa pensare quanto sia ingiusto il fato nel distribuire virtuosismo e talento.

In sintesi, un 1° concerto di Prokofiev passabile , Chausson così-così, Rautavaara non saprei, ho interrotto prima di capirlo.

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  • Amministratori

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Elgar : Concerto per violino e orchestra, Sonata per violino
Renaud Capucon, violino
Stephen Hough, pianoforte
LSO diretta da Simon Rattle

Erato 2021, via Qobuz

***

Anche qui i due fratelli Capucon sono probabilmente egualmente dotati sul piano virtuosistico e tecnico.
Ma Renaud è algido, distaccato, incapace di coinvolgermi quanto invece il fratello Guatier sa mettere il fuoco nelle vene con il suo violoncello.

Qui Elgar sembra un uomo venuto dalla steppa. E Rattle non ci può fare nulla. In quanto ad Hough ho capito che era presente quando ho letto la copertina del disco.

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  • Amministratori

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Beethoven : sinfonia n. 7
Musica Aeterna, Teodor Currentzis
2021

***

Rispetto agli eccessi della 5a, qui siamo su toni più normali, senza troppi voli pindarici. Anche i tempi sono più Manze che da Toscanini.
Ma nel complesso "arrembante", altrimenti non sarebbe Currentzis.
A me è piaciuta.
Registrazione ad alta dinamica, pianissimi al limite dell'udibile, pieni ... realmente pieni.

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  • Amministratori

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Brahms e Beethoven : concerto per violino e orchestra
Gil Shaham, violino
Eric Jacobsen e The Knights
Canary Classics 2021, formato 96/24, via Qobuz Unlimited

***

Il ritorno di Gil Shaham a Brahms dopo una vita (registrazione molto analitica con Abbado di 20 anni fa) con un punto di vista molto personale.
L'adagio non è sto granchè adagio mentre l'allegro, allegro non lo è mai, non solo non troppo.
Il finale è effervescente come dovrebbe.

E Betthoven ? E a capotavola, ma per niente monumentale.

Da riascoltare a fondo.

Simpaticissima la copertina ;)

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  • Amministratori

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Bach : klavierwerke
Rinaldo Alessandrini, clavicembalo
Naive 19.3.2021, formato HD

***

Passano gli anni, l'eleganza e l'umiltà di Alessandrini cresce, anziché scemare, gran bel disco con una selezione molto personale di brani che comincia con un preludio sciolto, di quelli minori e finisce con un ricercare a 3 dall'Offerta Musicale, passando per il clavicembalo ben temperato, le invenzioni, tante fughe.
Disco prezioso del Bach all'italiana in uno stile inimitabile.

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  • Amministratori

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Robert e Clara Schumann, songs and letters
Ivan Paley e Diana Damrau, cantanti, Martina Gedeck e Sebastian Koch, lettori
Stephan Matthias, pianoforte
Hanssler Classic 19.3.2021

***

Io purtroppo non capisco il tedesco, tranne pochissime parole.
Ma posso apprezzarlo quando è garbato.

Questo disco alterna "songs" (ossia lieder) di Robert a Clara e di Clara a Robert insieme a lettere di Robert a Clara e di Clara a Robert, prima e durante il matrimonio.
Ottima la Damrau, come sempre, bravo anche Paley ma fantastici i due attori, nel 2006 protagonisti di un film premiato con l'Oscar (le vite degli altri).
Disco molto interessante.

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  • Amministratori

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Emmanuel Despax : Bach, trascrizioni per pianoforte
Signum Records, 26/3/2021, formato HD, via Qobuz

***

Gran bel disco, molto intenso, non eccessivamente virtuosistico (ma è roba difficile)

dalle note di copertina :

26 mar 2021 - 14 Tracce - 01h 20m 20s

Emmanuel Despax torna a Signum con un programma di trascrizioni di JS Bach. Il titolo cita Il gobbo di Notre-Dame di Victor Hugo ("Breathe, Hope"), portato alla mente di Despax in seguito alla notizia dell'incendio alla cattedrale di Notre-Dame, dove aveva assistito a molti concerti della musica di Bach da bambino. Despax descrive la musica di Bach come "di tale chiarezza, coerenza e potenza espressiva, che è in grado di trascendere il suo mezzo originale e, in una certa misura, lo stile".

Questo programma virtuosistico combina entrambe le trascrizioni ben note, come la possente Ciaccona di Bach-Busoni e l'Ouverture di Saint-Saën, con registrazioni di diversi arrangiamenti del pianista di fine Ottocento / inizio Novecento Theodor Szántó, con le sue monumentali e intransigenti trascrizioni della Fantasia e Fuga in sol minore, e la Passacaglia e Fuga in do minore. © Signum Classics

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  • Amministratori

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Francesco Piemontesi Bach Nostalghia 
Pentatone 19/3/2021, formato HD, via Qobuz

***

Non ho capito il titolo alla russa (Tarkovsky con il solare concerto in stile italiano ?). Ma qui c'è un Piemontesi alla Brendel che rende facile ciò che facile non è.
Il finale è la toccata di Busoni, tra le cose preferite da Brendel.
Gran disco (per i miei gusti un pò monotoni).

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  • Amministratori

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Hindemith : sonate per strumenti a fiato
Les Vents Francais
Warner Classics, 2 aprile 2021, formato HD

****

La Sonata per flauto con Emmanuel Pahud, la Sonata per oboe con François Leleux, la Sonata per clarinetto con Paul Meyer, la Sonata per fagotto con Gilbert Audin e la Althorn Sonata con Radovan Vlatković, con Eric La Sage al pianoforte.
Gran disco tedesco per i fiati francesi :)

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  • Amministratori

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Byrd : 1588
Psalmes, Sonets & songs of sadnes and pietie
Alamire Fretwork diretto da David Skinner
Inventa 2/4/2021, formato HD, via Qobuz

***

 

Dopo la prima avventura editoriale di Tallis e Byrd di Cantiones Sacrae del 1575, Byrd ha aspettato circa 13 anni per risvegliare nuovamente la stampa con le sue composizioni. I suoi Psalmes, Sonets and Songs of Sadness and Pietie del 1588 furono la sua prima pubblicazione da solista, per la quale il Lord Cancelliere di Elisabetta (e notevole favorito), Sir Christopher Hatton, funse da protettore.

Questa è la prima offerta completa della collezione ed è stata registrata sul terreno di Holdenby House, una volta la più grande casa di campagna elisabettiana di tutta l'Inghilterra. Scritto al culmine della creatività di Byrd, contiene un tesoro di delizie musicali. Più famoso tra la collezione include due elegie funebri per Sir Philip Sidney (Vieni da me dolore per sempre e O quel seno rarissimo), Perché uso il mio inchiostro, carta e penna? che si pensa alluda al martirio del gesuita Edmund Campion nel 1580, così come a canti secolari più leggeri da gioiosi madrigali a dolorosi lamenti. Byrd qui rappresenta praticamente tutti i livelli di emozione umana, con opere eseguite da una varietà di "voyces o strumenti" come lo stesso compositore dirige. © Inventa

 

***

disco bellissimo con musica straordinaria - Byrd è estremamente più vario ed interessante di Thomas Tallis - con voci brillanti e chiare.
Veramente un disco da non trascurare che vi consiglio (per gli amanti della Early Music, ovviamente)

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  • Amministratori

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Sviatoslav Richter : Grieg e Debussy
Live in Grecia e a Cosenza del 1993
Stradivarius 2/4/2021, formato CD, via Qobuz.

***

Questa è una prima assoluta per Grieg (Liryske Stykker) che occupa la gran parte dei due dischi (1h e 41 minuti in totale) che Richter aveva in repertorio ma non mi è mai capitato di ascoltare.
Non è che mi faccia impazzire la musica di Grieg. Ma la visione di Richter è essenziale come sempre.
Una perla da assaporare.

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  • Amministratori

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Nadja Zwiener : Senza basso. Musiche per violino prima di Bach
Genuin 2/4/2021, formato HD, via Qobuz

***

Disco sensazionale, specie perchè l'ho ascoltato con le mie elettrostatiche HIFIMAN Jade II pilotate dal mio amplificatore Stax, un sistema che ho selezionato espressamente per l'ascolto del violino solo, repertorio in cui è insuperabile (almeno per quello che mi posso permettere)

Come questo disco, bello sin dalla prima nota che termina con la spettacolare passacaglia di Biber.
Consigliatissimo, anche se a molti potrà sembrare monotono.

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  • Amministratori

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Album fur die frau
Scenes from the Schumanns' Lieder
Carolyn Sampson, soprano, Joseph Middleton, pianoforte
Bis 9 aprile 2021, formato 96/24

***

Adoro la Sampson (specie nel repertorio barocco) quindi mi perdonerete se ne parlo bene.
Questo disco è di un garbo e di una intimità eccezionale.
Come la musica grandissima che vi è contenuta.

Le note di copertina :

***

Per i primi quattro anni del loro matrimonio, Robert e Clara Schumann hanno tenuto un diario comune, un progetto che Robert ha descritto come "una registrazione dei nostri desideri e delle nostre speranze, e dei mezzi con cui possiamo trasmetterci a vicenda le richieste che potremmo avere fare, per cui le parole potrebbero non bastare ... ". Nel fantasioso recital "Album für die Frau", Carolyn Sampson e Joseph Middleton combinano le canzoni di entrambi i compositori in qualcosa di simile: la rappresentazione di una relazione vista attraverso gli occhi di entrambe le parti.

Utilizzando le otto canzoni del ciclo di canzoni di Robert Frauenliebe und –leben alle poesie di Adalbert von Chamisso come cornice, aggiungono canzoni e alcuni assoli di pianoforte per creare un'immagine più completa e complessa. Il risultato sembra suggerire che le esperienze della nostra "Frau" siano più ricche di quanto Chamisso e Robert Schumann immaginassero: mentre l'amore, il matrimonio e la maternità hanno dominato gran parte della vita di Clara Schumann, la morte di Robert nel 1856 ha segnato l'inizio di una vedovanza di quattro decadi durante la quale ha ripreso la sua carriera stellare come pianista.

Come squadra, Carolyn Sampson e Joseph Middleton hanno pubblicato una serie di acclamati dischi, tra cui "Fleurs", con canzoni a tema floreale di compositori da Purcell a Richard Strauss e Britten, "A Verlaine Songbook", che esplorano le ambientazioni della poesia di Paul Verlaine, e "A Soprano's Schubertiade", un'antologia di Schubert. © BIS Records

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  • Amministratori

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Ensemble Diderot, Johannes Pramsohler
Musiche per tre violini, note e riscoperte
Audax Records/WDR 2021, via Qobuz

30 apr 2021 - 19 Tracce - 01h 19m 32s

***

Dopo che l'Ensemble Diderot ha riscoperto le sonate in trio di Mondonville e Meister e la musica da camera di Dresda, Berlino, Londra e Parigi, gli avventurieri del violinista altoatesino Johannes Pramsohler si dedicano ancora a un altro genere trascurato: le sonate per tre violini. Attraverso la concentrazione di tre strumenti nella gamma soprano, questi pezzi favolosi e unici che hanno riunito da collezioni di tutta Europa rappresentano una gamma entusiasmante di sonorità elettrizzanti. Tre violini in competizione per conquistare il favore del pubblico, proprio come il concorso di bellezza delle tre dee nel mito del Giudizio di Parigi, un soggetto popolare per gli artisti del barocco. Top compositivi che stupiscono con artifici drammatici. © Audax Records

***

Sonate a tre violini, con in alcuni casi continuo al cello, organo o clavicembalo, di autori barocchi da Gabrieli a Pachelbel.
Sembrano esercizi di contrappunto classico ma non lo sono. Alcuni pezzi sono veramente entusiasmanti.
Un ascolto di primo mattino molto interessante (ma astenersi gli amanti di Chopin e dei primi romantici in generale o della seconda scuola di Vienna).

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  • Amministratori

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A Clarinet in America
Copland, Bernstein, Rozsa
AleXander Fiterstein, clarinetto
English Chamber Orchestra diretta da Chris Hopkins
Orchid Classics 2021, via Qobuz

***
 

Il clarinetto è stato a lungo accolto dai compositori americani per la sua vivacità e flessibilità jazz (si pensi a quella diapositiva che apre la Rapsodia in blu di Gershwin), qualità ascoltate in abbondanza in questo album. Ascoltiamo la Sonata di Leonard Bernstein con influenze cubane e la Sonatina di Miklós Rózsa, nato a Budapest, che si è fatto un nome come compositore di film di Hollywood.

Questi brani sono firmati da due opere di Aaron Copland, il suo Concerto, scritto per il clarinettista jazz americano e "King of Swing", Benny Goodman, e la sua Sonata. Il modo in cui Fiterstein ha suonato con il Tesla Quartet è stato elogiato da "The Arts Des" k come "impressionante" e "mozzafiato". "Il Washington Post" ha descritto il suo modo di suonare come "abbagliante nel suo spettro di colori, agilità e gamma. Ogni suono che fa è finemente misurato senza inibire l'espressività "e" The New York Times "lo ha descritto come" un clarinettista con un tono caldo e una tecnica potente ". © Orchid Classics

***

Disco interessante se vi piace il clarinetto. Il pezzo forte è certamente il bellissimo concerto di Aaron Copland. Più celebrale come da attese la sonata di Bernstein e un pò particolare la sonatina di Rozsa.
Eccellente il clarinettista, un pò impacciata la English Chamber Orchestra, molto al di fuori della sua comfort zone.
Ma ascolto interessante con due composizioni abbastanza rare da ascoltare.

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  • Amministratori

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La Famille Rameau
Justin Taylor, clavicembalo e pianoforte
Alpha 2 aprile 2021, formato 96/24, via Qobuz

***

In generale trovo noiosi i programmi monotematici di musica cembalistica francese.
Ma questo offre un menù ampio e il cembalista appartiene alla nouvelle vague di una scuola ricca e molto effervescente.
L'ascolto - per me - e a tratti entusiasmante.
Chiude il disco l'Hommage à Rameau di Debussy, al pianoforte

***

Le note originali in copertina :

 

Classica 18 Tracce01h 18m 30s

Durante la sua vita, Rameau ha goduto di una brillante reputazione ed è stato ammirato da tutta Europa, mentre Hommage à Rameau di Debussy dimostra che la sua fama è sopravvissuta nel corso dei secoli. Ma cosa sappiamo del resto della famiglia Rameau? Dopo un acclamatissimo album dedicato alla famiglia Forqueray, il clavicembalista-genealogista Justin Taylor si mette sulle tracce del figlio di Jean-Philippe Claude-François e di suo nipote Lazare. Certo, il genio di Rameau sminuisce tutto intorno a lui, come dimostrano brani come La Livri, La Poule e L'Égyptienne, per non parlare della magnifica Nouvelle Suite in la minore, ma la musica dei suoi discendenti ha un suo interesse.

Justin Taylor ci introduce a un'opera di Claude-François Rameau (La Forqueray) e alla Sonata n. 1 in mi maggiore di Lazare Rameau. Passa dallo splendido clavicembalo dello Château d'Assas (strumento a due manuali della prima metà del Settecento, attribuito al costruttore lionese Donzelague) al pianoforte Érard del 1891 del Musée de la Musique di Parigi per L'omaggio di Debussy al suo grande predecessore. © Alpha Classics

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  • Amministratori

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Robert Schumann : Complete piano trios
Trio Wanderer + Christophe Caugué et Catherine Montier
harmonia mundi 30/4/2021, formato 96/24, via qobuz

***

In generale ho sempre trovato un pò noiosi trii e quartetti di Schumann ma in questa interpretazione molto brillante, con tempi rapidi e espressione esuberante li ho ascoltati durante una trasferta in auto a Torino domenica e mi sono piaciuti molto.
Trovo che la nuova verve delle formazioni francesi stia togliendo un pò di patina troppo formalmente teutonica a molto repertorio tradizionalmente un pò ammuffito.

Oltre ai trii, nel disco c'è anche il quartetto Op. 47 e il quintetto Op. 44, in coda i Phantasiestucke Op. 88.

Le note di copertina :

Passando costantemente dall'esuberanza più impulsiva alla meditazione più contenuta, dalla passione più intensa alla tenerezza più innocente, questo programma forma un panorama rappresentativo della musica da camera di Schumann. Andando oltre i Trii per pianoforte, che già ci danno un resoconto completo di Schumann, il Trio Wanderer ha invitato i loro partner preferiti a unirsi a loro per la loro interpretazione di due capolavori supremi, il Quartetto per pianoforte e il Quintetto per pianoforte. © harmonia mundi

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  • Amministratori

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Bach : sonate per viola da gamba e clavicembalo
Robert Smith, viola da gamba
Francesco Corti, clavicembalo
Resonus Classics 30/4/2021, formato HD, via Qobuz

***

Oddio l'ennesima edizione delle sonate per viola da gamba. Adoro questo strumento ma ce ne sono già milioni di copie disponibili.
Ma poi guardo bene e vedo che c'è il nostro Francesco Corti al cembalo che accompagna l'eccellente violista Robert Smith.
Ascolto il disco e ... miracolo, per buona parte è come se le ascoltassi per la prima volta.

Infine trovo un duetto - mai ascoltato prima - di Christoph Schaffrath, autore contemporaneo dei figli più vecchi di Bach e una improvvisazione sul tema del lamento di Dido per viola sola.

Eh, cavolo, quando si ha qualche cosa di nuovo da dire, si trova sempre il miglior modo per dirlo ;)

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note di copertina

Il musicista di viola da gamba di Amsterdam, acclamato dalla critica, Robert Smith si unisce al celebre clavicembalista italiano Francesco Corti per presentare una nuova registrazione di quattro esempi principali di questo genere, le tre Sonate di Bach per Viola da Gamba e Clavicembalo insieme a una Sonata del suo vicino contemporaneo Christopher Schaffrath.
Il completamento dell'album è un nuovo lavoro di Robert Smith - basato su "Dido’s Lament" di Henry Purcell, questo nuovo lavoro innovativo per lo strumento assorbe ampie influenze sia dal diciottesimo secolo che dalla band heavy metal dei Metallica. © Resonus Classics

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  • Amministratori

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Beethoven : sonate per violino e pianoforte 5-7
Frank Peter Zimmermann, violino
Martin Helmchen, pianoforte
Bis 9/4/2021, formato 96/24, via Qobuz

***

Il veterano violinista Zimmermann (che ha registrato già di tutto con Alexander Lonquich una ventina di anni fa) si unisce all'ottimo pianista dell'ultima generazione Helmchen per aggiungere un tassello alla comprensione di queste composizioni, certo già molto frequentate ma che nascondono ancora valori inespressi.
E' il secondo volume e contiene le tre sonate di mezzo.
Il taglio è molto fresco ma veemente. Tedesco per intero.

note di copertina :

Musica da camera 11 Tracce01h 08m 09s

Il 2020 ha visto l'uscita del primo capitolo di questa traversata di tre album delle sonate per violino di Beethoven, una registrazione che ha ottenuto molti riconoscimenti. Mentre Frank Peter Zimmermann e Martin Helmchen aprono la seconda fase, lo fanno con l'iconica Sonata "Primavera", op. 24. Completata nel 1801, l'opera riscosse subito un grande successo con una seconda edizione apparsa solo pochi mesi dopo la prima pubblicazione. C'erano anche numerosi arrangiamenti per una varietà di forze, inclusa una canzone basata su motivi tratti dal movimento lento della sonata.

Subito dopo aver completato l'op. 24, Beethoven iniziò a lavorare su una serie di tre sonate di cui le prime due sono qui incluse. Musicalmente l'op. 30 sonate continuano lo sviluppo iniziato con la Sonata "Primavera" verso uno stile sinfonico ricco di contrasti. Beethoven originariamente aveva progettato di terminare il primo e il più breve dei tre con il movimento espansivo che in seguito divenne il finale della grande Sonata "'Kreutzer". Poiché questo avrebbe chiaramente rovinato le proporzioni dell'opera, alla fine l'ha sostituita con una serie di variazioni. La chiusura di questa registrazione è la seconda sonata dell'op. 30, in do minore. È il più importante del set; un'autentica Grande Sonata in quattro movimenti e un primo esempio dello stile "eroico" di Beethoven. © BIS Records

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Mozart : concerti per pianoforte e orchestra K 413-414-415 (riduzione con quartetto d'archi al posto dell'orchestra)
Matyas Novak, pianoforte
Wihan Quartet
Nimbus 7/5/2021, formato CD, via Qobuz

***

Non sono certo una novità i concerti di Mozart con accompagnamento ridotto a formazioni di archi.
Questi tre sono tra quelli più lieti del periodo di mezzo, molto brillanti e si prestano perfettamente all'operazione senza limitazioni particolari.
Ma si può così leggere perfettamente la trama e l'articolazione della partitura.
Gli strumenti qui curano - insieme agli ingegneri del suono - che il suono sia adeguatamente amalgamato senza creare sbilanciamenti che farebbero scomparire l'effetto.
Io questo disco da ieri l'ho ascoltato 3 volte e ve lo consiglio.

°°°

Le note di copertina :

 

Musica da camera
9 Tracce
01h 17m 32s
Come pianista, Mozart si esibì in molti concerti e accademie di musica, per i quali dovette costruire un repertorio; allo stesso modo, aveva bisogno di un repertorio educativo per i suoi studenti. Tra il 1782 e il 1786 Mozart compose, oltre a sonate e variazioni per pianoforte, quattordici nuovi concerti per pianoforte con orchestra. Non era certo un novellino in questo campo, avendo già all'attivo ben dieci concerti per pianoforte (per non parlare dei suoi concerti per violino e della sua prima collezione di concerti per strumenti a fiato).
In quanto tale, il periodo viennese di Mozart inizia con un notevole trio di concerti per pianoforte, K. 413, 414 e 415. Mozart li scrisse senza dubbio per se stesso. Straordinaria la sua attività concertistica a Vienna, soprattutto nei primi anni, dove riscuote successo sia come solista che come compositore. Ha quindi deciso di pubblicare questo trio a proprie spese (in abbonamento), ovviamente con un occhio di riguardo ad avere un'altra fonte di guadagno. © Nimbus Alliance

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  • Amministratori

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Martha Argerich, Chopin
Deutsche Grammophon 14/5/2021, formato 24/192

***

Sono due ristampe rimesse a nuovo e tirate ad altissima risoluzione di due classici di Chopin che Martha Argerich interpreta con il suo solito stile irruento.
Rutilante e decisamente fuori dagli schemi, il primo tutto solistico.
Probabilmente più interessante quello leggermente più recente che vede la presenza di Mtslav Rostropovich all'epoca in cui era direttore della National Symphony Orchestra di Washington.
Sono comunque dischi da conoscere, specie in questa veste più ripulita ripresa dai master originali (sappiamo bene che i primi CD di DG erano esageratamente compressi per facilitare il riversamento e l'ascolto in impianti non predisposti per la dinamica del digitale).

 

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  • Amministratori

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Sigismond Thalberg : fantasia sopra opere italiane, Le soirées de Pausilippe, Concerto per pianoforte Op. 5, fantasia sulla Settima di Beethoven etc.
Francesco Nicolosi, pianoforte
Naxos 14/5/2021, formato CD

***

Cofanettone per gli appassionati d'opera e del pianismo romantico lisztiano di Thalberg.
Personaggio del tutto coevo di Liszt - con cui ha gareggiato in impareggiabili competizioni pianistiche fianco a fianco - e di Wagner.
Praticamente italiano d'adozione (si ritirerà a Posillipo ... di qui Le soirées contenute in questa raccolta) e morirà a Napoli.

E' musica puramente Biedermeyer, puramente edonistica. Se fa per voi, è piacevole, altrimenti concilia un sonno leggero ma sincero ;)

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  • Amministratori

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Richard Strauss : Ein Heldenleben, Burleske
Betrand Chamayou, pianoforte
Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano
Warner Classics 14/5/2021, formato 96/24

***

Segnalo questo disco non per "il pippone" noioso nazionalilsta Ein Heldenleben che non riesco a bermi per più di 5 minuti (non in questa edizione, in generale) ma per lo splendido Burleske messo li in coda, come se fosse un'appendice.
Complice la presenza dello splendido e brillante Bertrand Chamayou e con la verve di Sir Antonio, ne esce una interpretazione realmente lavish che però non manca di spunti lirici e momenti appassionati.
La registrazione non mi pare sensazionale ma bastano i duetti tra i timpani e un pianoforte limpidissimo a rendere godibile il disco.

Insomma, il Burleske da solo vale il prezzo. Ma si sa, io stravedo per questo concerto in un solo movimento.

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Mozart : sonate per fortepiano e violino Vol 3
K302, 379, 377, 454
Isabelle Faust, violino
Alexander Melnikov, fortepiano
Harmonia Mundi, 21 maggio 2021, formato 96/24

***

Non ho una particolare inclinazione verso le sonate per pianoforte e violino di Mozart, in generale le vediamo un pò come opere minori, eclissate da quelle di Beethoven e dai successivi romantici.
Ma in questa lettura, basta il secondo movimento della sonata il Sol Maggiori (quella con "variazioni") per riconciliarsi del tutto con queste pagine.

Arriva così il terzo volume dell'integrale con l'affiatatissima coppia Faust/Melnikov a rendere l'ascolto, una volta tanto, meritevole del tempo necessario ;)

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Semper Dowland
Mike Fentross, liuto
Zefir Records, 21 maggio 2021, formato 96/24

***

E' l'ennesima raccolta di brani scelti dai vari lavori pubblicati da John Download a cavallo tra la fine del '500 e l'inizio del '600, sul finire del regno di Elizabeth I.
Ma io trovo sempre Dowland, parafrasando il titolo dell'album, interessante.
In particolare in questo disco eccellentemente registrato ed interpretato da uno dei più eminenti liutisti attuali.
Ci sono un garbo e una delicatezza unici, senza indulgere particolarmente in malinconie o in eccessi di vivacità.

E' anche condivisibile la scelta di annunciare il titolo del brano prima dell'esecuzione di alcuni dei pezzi contenuti in questo disco di 57 minuti totali.

Le note di copertina :

"

Nelle parole di Dowland: "l'ingenua professione di Musicke, che sin dalla mia infanzia ho sempre desiderato, ... per ottenere una scienza così eccellente". Mike Fentross raggiunge questa "scienza divina del musicke" corteggiando il suo pubblico "parlando in armonia" con il suo dolce liuto. La sua arte intreccia armonia e poesia, anche se spesso un'arte malinconica, che viene poi incorniciata dalle proporzioni del ritmo. La sua arte insegna, stimola e delizia il cuore e l'anima dei suoi onorevoli ascoltatori in modi profondi.

Mike Fentross ha studiato prima con Toyohiko Satoh al Royal Conservatory dell'Aia, poi con Nigel North e José Miguel Moreno. Ha costruito una solida reputazione come "continuista", suonando in orchestre rinomate come Les Arts Florissants, ed è molto richiesto nel suo paese e all'estero. Suona e registra regolarmente con grandi ensemble europei come Capriccio Stravagante, Les Arts Florissants, Amsterdam Baroque Orchestra, Harp Consort, New London Consort e Al Ayre Espanol. Nel 1991 fonda La sfera Armoniosa, gruppo dedito all'esecuzione di musica seicentesca. Dal 1996 Mike Fentross è professore ospite presso il Royal Conservatory dell'Aia. © Zefir Records"

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