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[Storia e costume] Il fairplay ha senso in guerra ? Capo Matapan e Bletchley Park


M&M

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Lo Zara, ammiraglia della I Divisione Incrociatori della Regia Marina in navigazione verso quella che sarà la fatale notte di Capo Matapan

 

***

Sono 80 anni oggi che ricordiamo i fatti accaduti tra Gaudo e Capo Matapan nel 1941 durante le operazioni collegate con gli scontri terrestri per il controllo della Grecia e la guerra dei convogli nel Mediterraneo.
Per decenni ci siamo sorbiti la favola dell'inadeguatezza della nostra marina, dell'assenza di radar e di aviazione navale. Dell'imprecisione delle nostre artiglierie.

Tutte cose vere, naturalmente. Ma anche in un mare piccolo come il Mediterraneo Orientale, un paio di radar e qualche aerosilurante biplano non avrebbero fatto tutta questa differenza se chi dirigeva le operazioni non avesse saputo in anticipo i piani dell'avversario.

E' un fatto risaputo che le informazioni fanno sempre la differenza, ai tempi di Giulio Cesare come in quelli di Jeff Bezos e Joe Biden.

Quindi la Regia Marina Italiana che usava la macchina Enigma per la crittografia dei propri messaggi non poteva sapere che gli inglesi sapevano invece con precisione i piani di navigazione già tre giorni prima della partenza delle navi italiane per una semplice puntata a caccia di convogli di rifornimenti inglesi diretti nel Peloponneso "da affrontare se in condizioni di superiorità per distruggere i cargo e la scorta per poi tornare rapidamente alle basi".

La dura verità era che la Regia Marina era in inferiorità materiale, come dimostrato anche dopo l'attacco di Taranto e che poteva fare poco contro una marina abituata a sfruttare ogni piccolo vantaggio da secoli.
Ma sapere i piani del nemico con precisione, anziché doverli intuire, costituiva un beneficio decisivo, in questo caso, persino non indispensabile, dato che non sappiamo se l'azione italiana avrebbe avuto il successo sperato.

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la RN Vittorio Veneto, ammiraglia della flotta italiana, in livrea mimetica all'epoca dei fatti di Capo Matapan

A Bletchley Park c'era un ufficio apposito che si occupava dei messaggi italiani e da poco si era costituito un gruppo di lavoro tutto composto da giovani ex-studentesse.

Con l'impiego delle tecniche messe a punto dai matematici guidati da Turing, fu abbastanza banale decifrare i dispacci sia prima che durante il raid italiano.

Così l'ammiraglio inglese poté preparare una trappola presentandosi con tutta la flotta al completo ad attendere la sola Vittorio Veneto con la sua scorta.

Il danno, riparabile, all'ammiraglia, pregiudicò subito l'azione che poi precipitò quando il Pola fu immobilizzato. E per tentare di salvarlo, di notte, venne esposta al tiro l'intera divisione di incrociatori.

Beffa, oltre al danno, il siluramento dello Zara colpito dal tiro ravvicinato delle navi da battaglia inglesi guidate nel buio dal radar, mentre si stavano predisponendo le azioni di evacuazione dell'equipaggio. Con il pesante pagamento in vite umane oltre che in navi che ben conosciamo.

80 anni dopo abbiamo una flotta alleata degli inglesi, con cui condividiamo l'impostazione di portaerei, che ora abbiamo e di impiego degli aeromobili, F-35 ed Harrier che sostituiscono quegli schifosi biplani siluranti, buoni come puntaspilli se pizzicati da un caccia ma che comunque tanto male ci fecero.

Ma il fair-play non vale in guerra. Specie se dall'altro lato ci sono gli anglo-sassoni.

81 Commenti


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  • Amministratori

se proprio vogliamo, è singolare che ancora oggi che si conoscono bene gli antefatti, la narrazione ufficiale (cfr. articolo sul portale della Marina Militare) ometta quel dettaglio :

"Lo scontro di Matapan pose in rilievo le esistenti limitazioni nelle capacità di combattimento notturno e, soprattutto, le drammatiche deficienze nella cooperazione aeronavale."

che oramai conoscono tutti. Capo Matapan fu un capolavoro dell'intelligence, del SIS, più che della Mediterranean Fleet.
Tant'è che Cunningham appena poté, si recò di persona a Bletchley Park per ringraziarli delle informazioni ricevute.

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  • Amministratori
1 ora fa, M&M ha scritto:

se proprio vogliamo, è singolare che ancora oggi che si conoscono bene gli antefatti, la narrazione ufficiale (cfr. articolo sul portale della Marina Militare) ometta quel dettaglio :

"Lo scontro di Matapan pose in rilievo le esistenti limitazioni nelle capacità di combattimento notturno e, soprattutto, le drammatiche deficienze nella cooperazione aeronavale."

che oramai conoscono tutti. Capo Matapan fu un capolavoro dell'intelligence, del SIS, più che della Mediterranean Fleet.
Tant'è che Cunningham appena poté, si recò di persona a Bletchley Park per ringraziarli delle informazioni ricevute.

E noi ci commoviamo al cinema guardando i film su Turing ed Enigma decriptato

  • Sono d'accordo 1
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  • Amministratori

Mio padre (del 1929) parlava decentemente il francese e capiva qualcosa di tedesco...ma di fargli pronunziare una parola in inglese, no...non ci sono mai riuscito

  • Sono d'accordo 1
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  • Amministratori

E la tragedia del tradimento alla flotta della Regia Marina Italiana non si concluse a Capo Matapan, bensì tre anni più tardi, a guerra finita e armistizio pronunciato, con la condanna a morte degli Ammiragli italiani per alto tradimento, in un processo-farsa, che vide fucilati coloro che, invece, dall'intelligence fascista, erano stati abbandonati alla loro sorte

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  • Nikonlander Veterano
20 ore fa, Max Aquila ha scritto:

E noi ci commoviamo al cinema guardando i film su Turing ed Enigma decriptato

Eh sì... ma chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Non sono stati gli inglesi a voler cominciare la guerra.
Dopo tanti anni mi riesce più istintivamente ad essere arrabbiato con i fascisti, che triste per quelle perdite italiane.  

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  • Amministratori
1 ora fa, cris7 ha scritto:

Eh sì... ma chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Non sono stati gli inglesi a voler cominciare la guerra.
Dopo tanti anni mi riesce più istintivamente ad essere arrabbiato con i fascisti, che triste per quelle perdite italiane.  

Si Dimitri però :

  1. non è stata la Regia Marina a dichiarare guerra all'Inghilterra
  2. dall'altro lato c'era la Mediterranean Fleet, non l'Inghilterra
  3. a bordo dello Zara c'era l'Ammiraglio Cattaneo che è affondato con la nave, non Mussolini
  4. per cinquant'anni (fino a quando ero ragazzo io) ci hanno raccontato la fiaba della maggior preparazione della marina inglese, gli artiglieri migliori, l'arguzia etc. etc. etc.
  5. e invece loro sapevano in anticipo dove appostarsi. E per depistare l'intelligence italiana e tedesca hanno anche mandato "per finta" un idrovolante a sorvolare la zona senza averne bisogno

quando hanno desecretato le carte di Bletchley Park abbiamo scoperto la verità.

E' vero che Mussolini ha dichiarato guerra all'Inghilterra senza che ce ne fosse alcun motivo (e anche alla Grecia, per la verità : l'aggressione alla Grecia ha portato a questi fatti nel Mediterraneo Orientale) ma la Regia Marina aveva il compito di obbedire agli ordini. E nessun marinaio, da quello semplice al più alto in grado in mare (...) ha fatto meno del suo dovere per tutta la durata del conflitto, con svariati comandanti che ci hanno rimesso la pelle insieme ai propri marinai, ottenendo anche qualche successo quando le condizioni lo hanno permesso.

Tant'è che pochi giorni dopo Capo Matapan gli inglesi si sono dovuti avventurare di nuovo nell'Egeo e questa volta, non preavvertiti dall'intelligence, si sono visti filare a picco diversi incrociatori e cacciatorpediniere e danneggiare una corazzata.

Insomma, qui sto parlando di fair-play se possiamo considerare la guerra ... un gioco. Ad armi pari mi piacerebbe rigiocare questa partita. E un paio di volte l'ho già fatto (al simulatore).

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  • Amministratori

Ah, per chi non sapesse di che si parla, se non ha visto il film "The imitation Game" (o il precedente, romanzato, Enigma) può vedere qualche filmato su Utube :

 

ovviamente io ho grandissima stima per Alan Turing, fondatore dell'informatica e sostanzialmente promotore del primo calcolatore elettronico.
Trattato con altrettanto scarso ... fair-play dai suoi stessi concittadini (ovvero sia dall'Inghilterra).
Ma la Marina Italiana (tutta) per me sta su un piano superiore.

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  • Amministratori
1 ora fa, cris7 ha scritto:

Eh sì... ma chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Non sono stati gli inglesi a voler cominciare la guerra.
Dopo tanti anni mi riesce più istintivamente ad essere arrabbiato con i fascisti, che triste per quelle perdite italiane.  

Vorrei suggerire di rileggere i momenti precedenti alla dichiarazione di guerra con un occhio meno condizionato dalla propaganda scolastica postbellica. D'altronde sono passati già più di ottanta anni e dovremmo essere in grado di farlo.

Indipendentemente dalla parte politica (se esista) di appartenenza.

Il Piano Marshall di cui oggi di sente tanto parlare a sproposito, fu la necessità americana di costituire un baluardo allo strapotere del Patto di Varsavia ingenerato dalle scellerate scelte geopolitiche post armistizio, mascherandolo da risarcimento per gli incommensurabili danni alla popolazione civile causati dai bombardamenti alleati sulle nostre città. 

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  • Amministratori
7 minuti fa, M&M ha scritto:

Ah, per chi non sapesse di che si parla, se non ha visto il film "The imitation Game" (o il precedente, romanzato, Enigma) può vedere qualche filmato su Utube :

 

ovviamente io ho grandissima stima per Alan Turing, fondatore dell'informatica e sostanzialmente promotore del primo calcolatore elettronico.
Trattato con altrettanto scarso ... fair-play dai suoi stessi concittadini (ovvero sia dall'Inghilterra).
Ma la Marina Italiana (tutta) per me sta su un piano superiore.

E chi lo avesse visto al cinema, il film sulla decriptazione di Enigma, si sarà reso conto del cinismo con cui il controspionaggio alleato si servì nell'ultima parte della guerra in Europa della sua scoperta: sacrificando a lungo moltissime vite al solo scopo di non farsi sgamare dell'essersi impadroniti della chiave di lettura.

Tutta politica di merda.

Come la guerra.

 

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  • Amministratori
21 ore fa, Max Aquila ha scritto:

E la tragedia del tradimento alla flotta della Regia Marina Italiana non si concluse a Capo Matapan, bensì tre anni più tardi, a guerra finita e armistizio pronunciato, con la condanna a morte degli Ammiragli italiani per alto tradimento, in un processo-farsa, che vide fucilati coloro che, invece, dall'intelligence fascista, erano stati abbandonati alla loro sorte

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Riabilitati, i due ammiragli fucilati (Amm. Inigo Campioni e Amm. Luigi Mascherpa), con la Medaglia d'oro alla Memoria, tre anni dopo quel processo farsa, quando si era scoperto il tragico equivoco che aveva portato al trabocchetto di Capo Matapan: non di tradimento si era trattato, ma delle informazioni derivate dalla decrittazione di Enigma.

Il danno, la beffa e la tragica conseguenza: il plotone di esecuzione comandato dalla stessa vittima !

Trovatemi un gesto più estremo....

  • Sono d'accordo 1
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  • Nikonlander Veterano

Una follia tutta italiana, come molte ne abbiamo vissute il secolo scorso. Ieri l'altro Rai Storia ha mandato un bel documentario sulla vicenda. Un doc recente, girato appena ieri: 36 anni fa nel 1985. C'è tutta la storia e pure l'intervista a chi è sopravvissuto, gente robusta che ha visto cose indicibili.

Resta il fatto che quella flotta è stata mandata a combattere una battaglia persa. Con le sole triangolazioni radiogoniometriche non sapevano se gli inglesi si trovavano a 40 o a 100 miglia di distanza. 

Gli inglesi avevano le informazioni decrittate, è vero, ma su un paio di loro cannoniere avevano anche un'altra cosa : il radar

Quindi mentre i nostri la sera ammainavano bandiera e mettevano i cannoni a riposo, gli inglesi scrutavano la superficie del mare. Dal Pola in panne  il razzo di segnalazione parte dal nel cuore della notte con la bella speranza di richiamare la flotta italiana e non, come accadde, le bordate degli inglesi. Inglesi che è pur vero che lamentavano la presenza del radar solamente su due unità e che quel radar era decisamente primitivo ecc ecc. Ma troppo primitivo non doveva essere perchè riusciva a  distinguere tra una bordata andata a centro ed una no. Quella no alza una colonna d'acqua tale che il radar la rileva. Come giocare a battaglia navale ma guardando il foglietto dell'avversario.

Interessante sentire dalla diretta voce dei superstiti del Pola lo tato di delirio di quei momenti; per diversi minuti furono convinti di subire un attacco aereo, figures. No no, mandati a morire allo sbaraglio, in mare come nelle steppe del nord piuttosto che nelle sabbie africane a cavallo di asini e lattine.

NB
Un radar lo stavamo sviluppando anche noi, ma fu giudicato non utile nell'immediatezza del conflitto. Cazzo come ci ha preso Bonvi quando disegnò il prode alleato Galeazzo Musolesi!!

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  • Nikonlander Veterano

Confesso la mia estrema ignoranza su questi temi, per cui non prendo nessuna posizione. Ma grazie a queste letture e ad alcune googolate ho imparato diverse cose interessanti. Cosa che mi fa sempre un sacco di piacere!

E quindi... GRAZIE!

P.S. Mio papà, classe 1935, ha fatto il militare imbarcato su una corazzata italiana. I cannoni avevano un calibro tale che lui entrava nella bocca da fuoco per pulirla. Che nave poteva essere?

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  • Amministratori
20 minuti fa, Massimo Vignoli ha scritto:

P.S. Mio papà, classe 1935, ha fatto il militare imbarcato su una corazzata italiana. I cannoni avevano un calibro tale che lui entrava nella bocca da fuoco per pulirla. Che nave poteva essere?

RN Andrea Doria, classe 1913, ammiraglia della flotta dal 1946 al 1956, anno del disarmo oppure la gemella RN Caio Duilio, questa genovese, anche lei radiata nel 1956.

  • Sono d'accordo 1
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  • Amministratori
14 minuti fa, M&M ha scritto:

RN Andrea Doria, classe 1913, ammiraglia della flotta dal 1946 al 1956, anno del disarmo oppure la gemella RN Caio Duilio, questa genovese, anche lei radiata nel 1956.

dovrebbe aver fatto il militare proprio tra i 18 ed i 19 anni

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  • Nikonlander Veterano

Nella guerra non c'è quasi mai nulla di onorevole, e neppure di fairplay.
Soprattutto se la si osserva dal punto di vista di chi impartisce gli ordini senza sporcasi le mani sul campo di battaglia, o, peggio ancora, da chi la dichiara dai palazzi del potere, ingannando il popolo con le più losche scusanti, spesso fatte passare come onorevoli e giuste, quando dietro, come ben si sa, ci sono ben altri interessi.

Dette queste banali ovvietà, va anche ammesso che, sul campo, ci sono stati anche numerosi episodi di rispetto, onore e quindi anche fairplay durante probabilmente ogni guerra. D’altra parte come hai scritto bene Max, nelle scuole non viene insegnata tutta la verità nè sulla guerra, ma diciamo neppure sulla resistenza.
Ma lasciamo perdere, altrimenti si solleva un vespaio.

Che posso dire? Io ho fatto l’alpino per un anno nell’ultima caserma operativa per i non volontari. Come si suol dire... Un anno buttato via, ma come mi sono divertito, in fondo!!!

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  • Nikonlander Veterano
1 ora fa, M&M ha scritto:

RN Andrea Doria, classe 1913, ammiraglia della flotta dal 1946 al 1956, anno del disarmo oppure la gemella RN Caio Duilio, questa genovese, anche lei radiata nel 1956.

Direi di sì: Andrea Doria!

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  • Nikonlander Veterano
1 ora fa, Massimo Vignoli ha scritto:

Questa una lettura forse interessante, visto che la Vittorio Veneto, nella sua vita di predatore, ha avuto pochi successi.

http://www.ocean4future.org/savetheocean/archives/33243

 

Si Massimo è interessante purtroppo..  ma è meglio non entrare nella discussione, troppi lati oscuri la circondano e non ci si può far nulla.. 

il mio papà partì per la campagna di Russia, l'unica sua fortuna ( per modo di  dire.. ) fu di essere ferito in maniera molto grave quasi subito ed ebbe la possibilità di tornare in Italia, all'ospedale militare di Verona quando sua sorella e mia mamma andarono a trovarlo, non lo riconobbero nemmeno; morì poi una decina d'anni dopo a causa delle ferite riportate, punto.

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  • Amministratori

Per carità, non stiamo a fare i soliti luoghi comuni.

Questo articolo riguarda il fatto che nonostante siano passati 80 anni, anche i comunicati commemorativi non dicono cosa ha provocato i fatti.

Per me, una volta appurato che gli inglesi sapevano, si è trattato prima di un agguato e dopo di una esecuzione.
Operazione non nuova per la Royal Navy che si è sempre distinta con valore ma anche con eccessivo cinismo.

Posso citare l'affondamento della Bismarck (qualche mese dopo Matapan), una operazione degna di Al Capone che poteva ampiamente essere evitata.
E l'esecuzione con colpo alla testa del General Belgrano alle Falkland (1982), su preciso ordine di Maggy, nonostante ancora la guerra non fosse realmente conflagrata e le formazioni argentine, di origine prebellica ed ampiamente incapaci di difendersi, fossero in rotta verso casa.

Anche in guerra esistono valori che l'uomo deve mettere in campo e che non possono far passare anche il vincitore dalla parte dei felloni.

La nostra marina non l'ha mai fatto, che io sappia e si è sempre battuta con onore, come ampiamente riconosciuto dai comandanti inglesi.

E' dell'altro ieri la notizia che la nostra portaerei ha ricevuto la certificazione dell'US NAVY per l'atterraggio degli F-35B, unica forza armata insieme alla Royal Navy ad avere questa abilitazione per operare insieme agli americani.
E due settimane fa, la prima donna italiana ha avuto il brevetto a bordo di una portaerei nucleare.

La guerra fa schifo, è sbagliata, bisogna risolvere le questioni con il buon senso etc. etc. etc., ma è dai tempi di Caino e Abele che l'uomo fa la guerra.
L'Italia non doveva entrare in guerra, è pacifico. Ma non nella II Guerra Mondiale, anche nella Grande Guerra. E non doveva nemmeno portare i francesi in Italia per occupare il Lombardo-Veneto, né invadere il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio. Questi sono, purtroppo capitoli chiusi.

Ma che non si venga più a dire che qualcuno rivelò i piani agli inglesi, come si credette dopo i fatti di Matapan, quando adesso pure dai film si sa che c'era il "nemico ti ascolta".

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  • Amministratori

Manifesti dell'epoca che invitavano a non far trapelare informazioni al nemico

 

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  • Amministratori

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il libro che descrive i fatti dell'epoca.

La Regia Marina prima della guerra era invidiata per le sue "belle navi" come si vede nella parata organizzata a Napoli per la visita di Hitler.

Ma la marina italiana non era stata concepita per fare la guerra alla Royal Navy, era uno strumento politico, sostanzialmente un investimento per contenere le mire colonialiste francesi.
I cannoni di grosso calibro erano progettati per essere potenti e con una gittata elevata, per pura propaganda. Ma maledettamente imprecisi con una percentuale pratica di colpi sul bersaglio di 1/10 rispetto alle altre marine.

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  • Amministratori

Un altro episodio simile a Capo Matapan dell'altra guerra.

La Hochseeflotte tedesca esce in forze per una sortita per effettuare bombardamenti dimostrativi sulla costa inglese (Sunderland) con lo scopo di attirare li una squadra inglese ed annientarla.

Ma Scheer non sapeva che gli inglesi leggevano i suoi messaggi e sapevano un giorno prima l'ora della partenza delle navi tedesche.

Il risultato fu che appena fuori le acque danesi si presento non una sola squadra ma l'intera Royal Navy.

La disproporzione di forze era di 30 a 20 (a Capo Matapan era di 4 a 1) ma i tedeschi accettarono battaglia lo stesso.
La qualità del materiale tedesco ebbe la meglio con perdite elevate da entrambi i lati ma sostanzialmente una patta con la flotta tedesca che poté riparare entro i porti di base, senza però uscirne più per tutta la durata della guerra (era il maggio del 1916, Battaglia dello Jutland).

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lo stesso copione di Capo Matapan, più in grande ma senza gli aerosiluranti.

 

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  • Amministratori

Tutta un'altra faccenda la Battaglia di Trafalgar dove la flotta franco-spagnola era seguita dalle fregate inglesi che avvisavano (senza la radio) l'ammiraglio Nelson dei suoi spostamenti.
Appena uscita dal porto, questo poté mettersi in viaggio ed incrociare gli avversari in mare aperto, a viso aperto, sfruttando le superiori capacità marinare dei suoi equipaggi

Era il 1805 e probabilmente le cose si misuravano diversamente.

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la vittoria sarà netta ma con onore da ambo le parti.

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  • Nikonlander Veterano

Si tutto vero Regia Marina, Regio Esercito, Regia aereonautica.... Regia staminnella. Il Regio (quello alto UNOECINQUANTATRE) si è messo a PIGRECAMEZZI agli ordini di quattro scalmanati  filibustieri vestiti di scuro, comprensibilmente spaventato dal pericolo rosso che nel 18 ha sovvertito lo status quo della santa madre Russia e che serpeggiava in ogni paese della vecchia Europa, ha scelto l'apparente male minore: i manganelli della marcia su Roma. Tutto comprensibile, meno comprensibile che tutti gli alti comandi del Regio Esercito della Regia Marina, della Regia Aereonautica si siano resi proni ai filibustieri di cui sopra. Non nascondiamoci che ci fu parte in commedia, suvvia, per poi trovarsi apolidi in patria in quel maledetto 8 settembre. Maledetto in ogni direzione lo si voglia guardare. vigliacco e traditore, ma non fraintendetemi: traditore degli italiani per la sorte, prevedibile, riservata ad essi. E del resto al si salvi chi può il nonno del testimonial di Olive Saclà rispose "io Può" e scappò in Puglia, passando sotto, ma proprio sotto a pochi chilometri, all'eremo montano dove stava "rinchiuso" (ah ah ah) il condottiero Calvo. Mica mai di trascinarlo appresso e consegnarlo agli anglo americani: <no no anche questa grana no, se lo vengano a prendere loro quando arriveranno a metà Italia>. Ecco, infatti è andata proprio così nevvero??

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  • Amministratori
2 minuti fa, Valerio Brustia ha scritto:

Si tutto vero Regia Marina, Regio Esercito, Regia aereonautica.... Regia staminnella. Il Regio (quello alto UNOECINQUANTATRE) si è messo a PIGRECAMEZZI agli ordini di quattro scalmanati  filibustieri vestiti di scuro, comprensibilmente spaventato dal pericolo rosso che nel 18 ha sovvertito lo status quo della santa madre Russia e che serpeggiava in ogni paese della vecchia Europa, ha scelto l'apparente male minore: i manganelli della marcia su Roma. Tutto comprensibile, meno comprensibile che tutti gli alti comandi del Regio Esercito della Regia Marina, della Regia Aereonautica si siano resi proni ai filibustieri di cui sopra. Non nascondiamoci che ci fu parte in commedia, suvvia, per poi trovarsi apolidi in patria in quel maledetto 8 settembre. Maledetto in ogni direzione lo si voglia guardare. vigliacco e traditore, ma non fraintendetemi: traditore degli italiani per la sorte, prevedibile, riservata ad essi. E del resto al si salvi chi può il nonno del testimonial di Olive Saclà rispose "io Può" e scappò in Puglia, passando sotto, ma proprio sotto a pochi chilometri, all'eremo montano dove stava "rinchiuso" (ah ah ah) il condottiero Calvo. Mica mai di trascinarlo appresso e consegnarlo agli anglo americani: <no no anche questa grana no, se lo vengano a prendere loro quando arriveranno a metà Italia>. Ecco, infatti è andata proprio così nevvero??

Tutta una storiella per lo più condivisibile che però con Capo Matapan ci azzecca quanto il gol di mano di Maradona con la conquista dell'ultimo mondiale da parte della nazionale di calcio inglese.

Se però questo è il modo in cui ne discutiamo, serenamente, a distanza di tutti questi anni. Allora io divento ancora più politicamente scorretto e mi ritiro nei miei quartieri definitivamente.

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