[Costume] Come andrebbero trattate le modelle ?
E' un argomento a cui sono sensibile. Ed ammetto che mi è capitato di accapigliarmi più di una volta per questo.
Un vero campo minato in cui è facile pestare una merda e sporcarsi fino al ginocchio che forse non dovrei trattare.
Ma quando leggo certe posizioni o sento certi discorsi, mi si alza la pressione e rischio di scoppiare.
il paginone doppio di una rivista di fotografia (non è una rivista per soli uomini, pur essendo chiaramente orientata. E' tale e quale, negli scopi, ad una rivista di wildlife fotografico, solo che per lo più è ambientata in ambienti domestici, indoor e outdoor ed ha come soggetti, modelle quasi esclusivamente nude). Il linguaggio è sessualmente orientato, con terminologie chiaramente mascoline, non si fa fatica ad ammetterlo. Ma il mondo del wildlife non è uniformato alla caccia incruenta, con le stesse terminologie (che a me personalmente creano raccapriccio) ?
Ma è un prodotto liberamente sul mercato, che può o meno essere acquistato, nessuno vi obbliga.
La causa scatenante questa volta è un articolo su una rivista online USA molto letta che a partire dal titolone :
" Persino alcuni dei fotografi maschi più noti non sanno ancora come trattare le donne"
dibattuto - da un fotografo maschio - poi nel testo con grande passione ma nell'alveo comune del politicamente corretto scatenato dal metoo del dopo Weinstein.
Premesso, e qui comincio, che io sto con il povero Weinstein ridotto da arpie e voraci avvocati ad una larva umana che oramai deambula a fatica con il pannolone tra le gambe, il discorso è il solito.
Mercificazione del corpo della donna, resa come oggetto sessuale, vendita del suo corpo e, nel caso di questi non ben identificati "fotografi maschi" che organizzano workshop attirando fotografi alle prime armi con discorsi ambigui, formandoli "nel modo sbagliato", sostanzialmente commercio indotto da un background culturale sbagliato.
Come dire - probabilmente ? - che sarebbe giusto, probabilmente, che i ragazzi venissero vestiti da femmina e fossero introdotti alle faccende tipicamente femminili, anziché incoraggiati ad avventurarsi fin da subito nel bosco, per cacciare. Ma non indugio oltre su questo versante quasi "etologico", perchè semplicemente nella mia ignoranza credo che maschi e femmine di ogni specie siano differenti quel tanto che basta per ... permettere loro di accoppiarsi, procreare e contribuire nel mantenere in vita le loro peculiarità nel futuro. Altrimenti non si spiegherebbe perchè il merlo che abita nel mio giardino ogni mattina pesca un bel vermetto, si mette a cantare a squarcia gola finchè sua moglie non lo va a trovare sulla cima della meta-Sequoia per tranquillizzarlo, prendendo dal suo becco quel bel vermicello succulento.
Ma tornando a bomba, io posso portare una più che decennale pratica fotografica con modelle.
Mi piacciono le donne, mi piace fotografarle. Non rubo fotografie ma pago le modelle perché si lascino fotografare da me, come piace a me.
Appunto, pago le modelle, dopo aver stabilito condizioni precise, secondo un contratto a volte scritto, a volte solo verbale. Alcune volte tramite agenzia specializzata, sempre più spesso, con relazione diretta, perchè sono sempre più le modelle che operano come imprenditrici private di loro stesse.
Come le tratto ? Con il massimo rispetto e cortesia, quando ricevo altrettanto rispetto e cortesia.
Ma una modella è una donna ? In linea di massima si, naturalmente si, ma non nell'accezione generica. Una modella è una professionista che dietro compenso posa. Posa per un pittore, per uno scultore, per un fotografo.
Secondo specifici accordi pattuiti in anticipo.
La linea di confine è labile, certo. Ma una donna che posa è una modella. Il confine diventa concreto quando vedi una modella nuda che si copre mentre non sta posando e non ha alcun problema a mostrarsi quando invece posa.
Guardare una modella è come guardare una donna ? In linea di massima si ma dipende se la stai guardando direttamente senza che si stia fotografando, oppure se la stati guardano per studiare posa, luce, espressione.
Con o senza la fotocamera. Che è un evidente elemento di separazione tra te e lei.
E sottolineo te e lei, non il generico uso un pò ipocrita di fotografo e modella. Che vale se gli attori sono altri, non se tu sei uno di loro.
Personalmente ho fotografato decine e decine di modelle, non so quante. Una quantità. Avrò un milione di scatti fatti con modelle di ogni continente.
Alcune, assolutamente caste, ritratti puri, addirittura in abiti monastici.
Altre oltre ogni pudore ma pur sempre con intento artistico.
Mai una volta ho provato un sussulto o un prurito per l'avere una modella davanti "come mamma l'ha fatta".
Nessuna volta mi è capitato che si creasse qualche situazione scabrosa per una incomprensione sugli scopi reali del vero motivo per cui si era li.
Per l'atteggiamento, non necessariamente per la differenza di età che oramai mi avvicina a quella di un vecchio zio se non ancora un nonno.
Ma ci sono tanti nonni ancora rapaci in giro.
Certo, ci sono tanti pervertiti che si fingono fotografi per tentare di approfittare della situazione. Magari con sistemi poco virtuosi, sempre tentando di non scucire nemmeno uno scudo.
Io invece non ho mai fotografato gratis ed ho sempre preteso patti precisi prima del set. E questo è il primo segnale di onestà.
Anche quello, se conosco già la modella e so di potermi fidare, quello di pagare il corrispettivo prima del lavoro, in modo da evitare il gesto poco elegante di ... dover pagare una donna.
Che è una modella, che posa dietro compenso.
una modella italiana piuttosto nota, che in rete ha centinaia di foto che la ritraggono senza alcun pudore con tutto ben in mostra. Questa foto è sul suo profilo Instagram e sotto c'è l'offerta di posare su compenso.
Lo fa per lavoro, se ci si incontra sul compenso, non ha alcun problema a farlo con qualsiasi fotografo serio.
E mi pare una cosa assolutamente normale. Poi magari non ci si trova in termini di intesa artistica, è facile, non siamo tutti compatibili allo stesso modo.
Io amo ri-fotografare le modelle con cui mi trovo meglio, escludo per sempre quelle che non ispirano passione.
Ma così come ci sono fotografi seri e ci sono pervertiti che fingono di essere fotografi oppure che si insinuano nei worshop solo per poter broccolare le modelle o fotografarle in modo osceno, ci sono anche modelle molto disinibite che senza farsi troppi problemi offrono un tariffario di "un tanto l'ora" a seconda del genere fotografico che il fotografo gradisce.
Dal ritratto vestito, passando per l'intimo, arrivando al nudo integrale con le parti intime esposte ma anche fino a posare mentre fanno cose che in generale non si fanno per un pubblico ma in solitario (spero di essermi spiegato).
Da 50 euro l'ora fino a 150 o 200. Purchè il fotografo sia referenziato ed affidabile.
Ecco, ho fotografato decine e decine di modelle ma non mi è capitato sinora di fotografarne una che non fosse ben felice di posare e che non mi abbia ringraziato alla fine.
Senza che qualcuno le costringesse a posare, dietro ricatto, tortura o non saprei quale tipo di forzatura.
Anche perchè se una modella posa contro-voglia io me ne accorgo al volo e la protesto. Accorciando l'incontro che non tronco perchè sono un signore, pagando sempre il compenso pattuito anche se non sono soddisfatto.
Ci sono anche tante modelle che posano per te entro certi limiti ma poi con il tal fotografo famoso danno molto di più, nonostante quanto tu sia disposto a pagare :
una foto dell'ultimo set di Petter Hegre con una modella che non conosco. Alcune modelle hanno posato per Hegre in modalità che se io fossi il loro padre, lo avrei già scotennato (dopo una saccata di legnate alla cara figliuola) ma che con me hanno fatto le santarelle, negando di essere disposte a fare "certe cose" (sempre fotograficamente parlando).
Insomma, la faccio breve.
Uomini siamo, e donne sono (credo che probabilmente il discorso possa essere identico anche a parti invertite ma sinceramente ho rinunciato 20 anni fa ad investigare nella psiche femminile : è una materia che non mi affascina più).
Quando l'uomo fa il fotografo e la donna fa la modella, si crea automaticamente una mappatura codificata di comportamento ed é semplicissimo rimanere entro quei binari senza inconvenienti.
Se il fotografo invece è un pervertito mal gliene incolga. E se la modella non è una modella ma una escort, forse ha sbagliato canale. Esattamente come il pervertito che magari potrebbe semplicemente cercare altri servizi a pagamento : il web è pieno di inserzioni anche di quello, con esiti ben più soddisfacenti.
Ma per favore non facciamo i moralisti. Che non ce n'è bisogno. Non c'è bisogno di codificare stili e comportamenti con decaloghi all'europea (quella di Bruxelles). C'è un'etichetta non scritta che si adatta di volta in volta.
Non si sta parlando di nulla di illecito (almeno finchè le femministe non instaureranno una dittatura universale) e non c'è nulla di male.
Non vorrei in un prossimo futuro dover compilare un mazzo di documenti e presentare lo Spid prima di fare una foto ad una modella coperta da un saio.
A me piace fotografare le modelle e spero di poter continuare a farlo finché potrò.
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A margine qualche aneddoto personale che forse spiega come ci sia caso e caso.
Mi è capitato di fotografare una modella, brutta ma così brutta che non ho nemmeno messo la scheda di memoria ma che per professionalità, serietà e anche signorilità, ho finto di fotografare, guidandola e facendole credere che stava lavorando bene.
Mi è capitato di essere sul punto di mandare a cagare una stronza mercenaria russa che non aveva capito chi aveva di fronte, nonostante si fosse portata il marito "per sicurezza".
Ho contato fino a 101 e poi le ho chiesto fermamente che se voleva lavorare con me, stava li per quello, altrimenti la porta l'aveva già vista.
Ho fotografato una donna nella vita con la quale ho instaurato un rapporto tale per cui in una due giorni le ho detto : nel primo giorno fotograferò come farebbe una fotografa, nel secondo giorno come farebbe un fotografo innamorato di te. E ci siamo divertiti un mondo entrambi nel provarci.
il sottoscritto e la sua modella più amata
la gran parte delle modelle ama essere adulata, gradisce i complimenti ben posti mentre si fotografa.
Molte sono insicure ed hanno bisogno di essere tranquillizzate : si, bene cosi, brava.
E' facile, anche se la lingua non è quella madre di nessuno dei due. Non costa nulla e non ci sono malintesi.
Ci sono alcune - poche - che amano essere amate per quelle due ore in cui le fotografi.
Altre che posano con tutta la professionalità che hanno ma facendoti capire che sei un pezzo di merda per loro, buono solo perchè le paghi.
Come per tutte le cose della vita. Non mi pare che sia il caso di farne una questione politica o di volerci mettere in mezzo cose che non ci sono.
In ogni caso se noi fotografi non fossimo interessati a fotografarle, molte modelle probabilmente dovrebbero giocoforza intraprendere altri generi di carriera ...
... parimenti se non ci fossero così tante modelle disposte a posare per i fotografi - spesso in competizione tra loro con tanto di tour europei e booking online - non le potremmo fotografare.
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