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La mia prima volta con fiori e still life


Massimo Vignoli

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E' un po' che mi girava in testa l'idea di fotografare dei fiori, ma non con lo stile della perfetta riproduzione, magari sfruttando il focus stacking per avere tutto a fuoco (cosa che ho fatto, ma non mi ha intrigato). Così come, al di fuori dei pochi scatti fatti per illustrare test ed articoli, era la prima volta che provavo a fotografare "still life". Le virgolette sono assolutamente necessarie, il motivo sarà chiaro nel seguito: non ho la minima idea di come si fa! 
Tornando ai fiori, per me è terra incognita: devo capire quello che mi piace e come fare a fotografarlo. 
Per questo ho iniziato a documentarmi sull'uso di lenti particolari, come certi vintage e le lensbaby, che ora stanno affacciandosi sul mercato anche in baionetta Z. Perché quello che mi piacerebbe fare è esplorare una fotografia non fatta da nitidezza ma più da forme, luci e colori.

Ed ieri pomeriggio è stata la prima sessione pratica. Per farci quattro risate, tornando allo "still life", questo uno dei set.

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Potete notare:
- Il piano di appoggio: il tavolo di cucina.
- La luce principale: la finestra, diffusa dalla tenda.
- Luce di effetto: una pila frontale a led, diffusa con carta da forno, ed arrotolata intorno ad un bicchiere per alzarla (la testa è snodabile, quindi può essere diretta dove serve).
- La pioggia: acqua nello spruzzatore riciclato del disinfettante per la pulizia di casa
- Uno degli sfondi usati
- E la Z6 su treppiede (con l'illuminazione disponibile in una giornata nuvolosa i tempi non erano granchè... e poi avevo idea di fare focus selettivo, quindi com profondità di campo estremamente ridotta).

Non ho fotografato sempre così, a seconda di come volevo la luce cambiavo le posizioni relative per fare arrivare sui fiori più o meno luce dalla finestra, o dalla lampada o per cambiare lo sfondo ecc.

Davanti alla Z6 il 50 1.8S, e diverse combinazioni di tubi Meike per Z, da 11mm e 18mm (una scocciatura notevole, apprezzo proprio molto l'idea di una lente macro vera che mi faccia arrivare almeno a 1:2.... ma pure un'apertura massima f1.8!!!!).

Dimenticavo il soggetto!!!! 10€ di tulipani presi in mattinata alla giardineria.

Com'è andata? ci arriviamo....

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Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f1.8, 1/10" ISO 100.

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Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f2.8, 0.4" ISO 100.

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Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f2.5, 1/6" ISO 100.

Questa è l'immagine ripresa nel setup ritratto all'inizio:

MV-Z6-20210220-2466.thumb.jpg.e3349a5931d3e3b650ccd208a823ebf4.jpg

Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f2.8, 1/6" ISO 100.

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Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f3.5, 1/3" ISO 100.

MV-Z6-20210220-2479.thumb.jpg.3e24239f89e736b28a4c02e0b9de5683.jpg

Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f1.8, 1/15" ISO 100.

MV-Z6-20210220-2562.thumb.jpg.d1684addd349578a21865709e22d93da.jpg

Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f4, 1/3" ISO 100.

MV-Z6-20210220-2501.thumb.jpg.eb31e571628b55db1b09e7206e2a9106.jpg

Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f5.6, 1" ISO 100.

MV-Z6-20210220-2531.thumb.jpg.d16c3a6abe2eb25e7a727c4e4b20f9b9.jpg

Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f1.8, 1/15" ISO 100.

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Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f1.8, 1/25" ISO 100.

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Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f1.8, 1/25 ISO 100.

Cosa ho imparato?

Innanzi tutto che i tubi e la ripresa ravvicinata a tutta apertura rendono molto morbido il 50 1.8S, al punto da farmi già raggiungere buona parte di quello che vorrei ottenere con lenti più specializzate. Operativamente i tubi Meike funzionano perfettamente, consentendomi nel 100% di queste immagini di mettere a fuoco in AF-S con pinpoint.

Poi che la nitidezza, con PDC così limitate, è come se fosse l'accento: va sul punto che qualifica l'immagine. Ma non è semplice capire cosa si vuole.... occorre giocare e guardare bene i risultati. Non sono soddisfatto di tutto quel che è uscito fuori, ma sono curioso di sentire il vostro parere.

E che l'effetto della zona nitida è amplificato se circondata da forme che raccontano in modo un po' onirico il resto della storia. In questo senso, secondo me, le meglio riuscite sono proprio le ultime.

Ma anche che, in taluni casi, non c'è verso: occorre chiudere un poco di più per avere maggiori zone in fuoco.

Le luci... beh, direi piuttosto il modo in cui illuminare il soggetto, è per me del tutto da costruire. Nel senso che al minimo mi devo dotare di una luce vera per sostituire l'accrocchio con la pila frontale che ho usato. Ma credo che la luce continua LED, almeno in questo contesto e per aiutare i primi passi di uno ignorante come me, sia la via da seguire: troppo più semplice muovere la sorgente di luce vedendo nello schermo della Z6, ed in continuo, che succede invece che dover provare a scattare ogni volta. Dove per muovere intendo variare la distanza, e quindi forza e concentrazione, ma anche angolo. 

La Z6 era molto a suo agio e così, incredibilmente, il mio treppiede da montagna, che probabilmente non avrebbe mai creduto di poter mettere i piedi sul tavolo di cucina! Ma li ha lavati bene, prima! 

E, per finire, se interessa il genere, direi che possa essere molto utile stampare 2 o 3 sfondi con diverse sfumature di colori per migliorare la varietà delle fotografie. Come avete visto, anche su quello ho usato la fantasia e quello che avevo in casa. Li vedete mia figlia sul ponte di Brooklyn in una notte di agosto 2019... quando mai avrei pensato di passare un sabato pomeriggio in cucina a fotografar tulipani! Il blu dello sfondo, in tutte le foto fatte, arriva proprio da quel cielo.

Ora a voi la parola: consigli & critiche a 360° non solo ben accetti ma proprio richiesti!

 

 

 

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8 Commenti


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  • Nikonlander Veterano

La nitidezza, con PDC così limitate, è come se fosse l'accento: va sul punto che qualifica l'immagine. 
... l'effetto della zona nitida è amplificato se circondata da forme che raccontano in modo un po' onirico il resto della storia. 

Direi che la tua  lunga esperienza di fotografo e più in generale la capacità di cogliere ciò che è significativo, ti ha permesso di capire subito qual'è il punto centrale di questo tipo di fotografia (in altre parole,  concordo pienamente con te!).  

Infatti le foto di fiori che mi piacciono di più sono quellealle orchidee selvatiche. Fotografate come si deve si hanno dei punti nitidi, i piccoli fiori, che sfumano nel verde delle foglie fuori fuoco. In più i fiori hanno forme particolari, molto grafiche per cui si ha un'immagine sempre piacevole, difficilmente noiosa (mi permetto di suggerirtele come soggetti, ti potresti divertire, le trovi anche dalle tue parti). 

Però tu chiedi soprattutto consigli e pareri su quel che c'è oltre.  Per le luci in studio, qui c'è chi è specialista e penso possa darti molti buoni consigli.  

Delle foto che hai mostrato mi piace molto quella in cui si vede la sommità di stami e pistillo. C'è una "forma" che sbuca, attirando l'occhio, e scompare nel rosso dei petali. Le altre le vedo più come degli studi interessanti su luci, colori e sfuocato. 

Aspetto fiducioso altri commenti, altri punti di vista. Discutere di fotografia è sempre interessante per me, anche quando non è precisamente il mio genere ;) 

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  • Amministratori

Sottolineo come le Z siano particolarmente ideali in questi campi e dovrebbe (o avrebbero già dovuto) soppiantare del tutto le reflex.
La combinazione tra leggerezza, assenza di specchio, possibilità in tutto elettronico e stabilizzatore integrato permettono cose "ferme" che nemmeno ci saremmo immaginati.

Detto questa ovvietà, aggiungo che la luce, se queste foto vogliono essere di natura "artistica" e non "documentativa", deve essere decisiva. In senso espressivo, non tecnico.

In natura la luce arriva quasi sempre da una parte sola. In studio si cerca di dare l'illusione. Mai illuminare oggetti di fronte, mai da due lati in modo omogeneo.

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  • Nikonlander Veterano

Non sono in grado di dare consigli sull'illuminazione e forse è proprio la cosa in cui sono meno riuscite le tue foto. 
Credo che comunque tu ti sia divertito e la prossima volta, visto che sei uno Bravo, farai meglio.
La PDC molto ridotta (forse troppo) ha penalizzato alcune Foto....

Le foto che a me piacciono di più sono la 6 e la 7 le meno oniriche.
 

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  • Amministratori
2 minuti fa, Gianni ha scritto:

La PDC molto ridotta (forse troppo) ha penalizzato alcune Foto....

Per questo ( anche con i tubi) è utile usare il focus stacking. Io uso Helicon Remote ed indico a video dove voglio che ci sia il campo nitido. Dopo di che fanno tutto le macchine.
In più osservo la scena a monitor (da 32'') con un bel cavo USB-C da 3 metri, anziché sul display della fotocamera :dentone:

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  • Nikonlander Veterano
cris7

Inviato (modificato)

Belle foto Massimo, come inizio non c'è male.

In generale anche io penso che la PDC in tutte le foto l'avrei preferita un po' più profonda.

Quando è così tanto ridotta penso che sia davvero fondamentale trovare un punto di ripresa che esalti il lato estetico dell'immagine, e che ne conservi un certo equilibrio compositivo. Per migliorare, più che le luci, e se vuoi continuare ad usare pdf ridottissime, secondo me dovresti concentrarti su questi due punti.

La mia foto preferita è decisamente l'ultima, da una bella sensazione di "onirico" e dal lato estetico e compositivo trovo che sia la più efficace. 

Modificato da cris7
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  • Amministratori

Devo dire che tra tubi di prolunga generici (non specifici per una lente) e lenti addizionali di buona fattura, continuo a preferire le seconde.

E a considerare che in close up bisogna prima farsi chiarezza su cosa si voglia ottenere, se dettaglio oppure effetto, come in queste tue foto hai alternato.

In alcune (quelle con le gocce di acqua spruzzate) mi pare che abbia ragionato da fotografo da distanza ravvicinata: che vuole rendere al meglio il dettaglio di una sola parte del soggetto, attraverso composizione ed inquadratura, complice l'avvicinamento e cromia del risultato, utilizzando delle luci semplici e nette.

In altre...sei andato alla ricerca dell'effetto che per ora ti attraversa il pensiero, quello del bokeh particolare che...non si ottiene semplicemente decontrastando attraverso la variazione del rapporto dimensionale tra soggetto e supporto sensibile (con i tubi) ma principalmente ancora con la scelta di una composizione che lo possa valorizzare sulla differenza tra il pianio di maf e il resto dell'inquadratura.

Non ritengo di per sè particolarmente interessante lo sfuocato del 50/1,8 per Z, ma certamente lo può diventare nel modo che hai individuato, scegliendo però un rapporto tra primo piano e sfondo che possa attirare l'attenzione: che possa far deflagrare la parte nitida rispetto quelle circostanti, indistinte...ma non ridotte in marmellata, come sembra piacere a chi fotografa fiori su sfondo, magari artificiale (io fotografo i fiori solamente in natura, per esempio e questo porta molte altre difficoltà operative)

Questa è di ieri, con TTartisan 50/0,95 a f/1,1 lente addizionale leggera e colpetto di flash di compensazione 
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In buona sostanza, quello che stai facendo è ottima palestra per preparare la tua mente ed il tuo occhio a riprendere in scioltezza soggetti ai quali magari finora non ti sei mai dedicato, magari perchè non ti eri mai soffermato a osservarli e a valutarli in funzione del tuo interesse a fotografarli.

Usando a mio avviso prevalentemente la luce ambiente a pena di dover fare i conti, in illuminazione artificiale, con la miriade di slittamenti cromatici che un angolazione piuttosto che un'altra di un illuminatore possano ingenerare sullo stesso soggetto. Anche quelli a led.

Buon lavoro

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  • Nikonlander Veterano

Grazie a tutti, un mucchio di spunti su cui ragionare. Proprio quello che volevo.
Rispondo in ordine sparso, a tutti, senza richiamare i post di nessuno per rendere più leggibile.

Io sto cercando l’effetto del prevalentemente fuori fuoco, contrastato da più o meno piccole e definite zone a fuoco, più o meno nitide. Non so esattamente perché, ma probabilmente è sia legato al fatto che è la maggiore distanza dal mio modo di fotografare “solito” sia perché girando qua e là ho visto dei sogni di sfocato che mi hanno conquistato. E tra l’altro ho moltissimi di questi scatti anche a diaframmi più chiusi (spesso ho fatto f1.8, f2, f2.8, f4, f5.6, f8, f11, f16), ma quelli “chiusi” non vanno nella direzione che cercavo.
E poi si. Un modo per fare delle cose molto Z, se si può accostare il meglio della tecnologia con roba da lenti piene di difetti. Molto Z perché, con le Z, è molto più facile giocare così.

Quelle complessivamente più nitide sono il percorso. Il meglio che ho fatto, secondo il mio intento, sono le ultime tre e quelle con i pistilli in vista. Ma si, il problema è sia il decadimento in marmellata, in particolare delle ultime, sia la mancanza di luce con effetto artistico.... oltre all’impossibile e maldestra resa di più sorgenti luminose - più Soli - sullo stesso soggetto.
Per la fedeltà cromatica o gli scivolamenti di bilanciamento del bianco, sono troppo agli inizi e non me ne sono curato (ma il problema c’è: se non fossero studi potrebbero essere inutilizzabili proprio per quella tara d’origine). Purtroppo per avere in esterni qualcosa di fiorito qui occorre avere ancora un po’ più di pazienza, ma non vedo l’ora!

  • Sono d'accordo 1
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  • Nikonlander Veterano

Versatile come non mai, direi ! ( ovviamente parlo del cavalletto... :) )

La tua cura del dettaglio e' evidente, anche fosse solo nel recuperare e sistemare OGNI parte del tuo set, che hai ben illustrato ed utilizzato, con fantasia e , mi ripeto, abilita' perche' sapevi dove andare.

Prima di leggere la tua risposta ti avrei chiesto uno scatto con diaframmi piu' chiusi, io per delle prove da pubblicare sul web ho semplificato cosi' ( c''e il rischio che ne pubblichi qualcuna ) , ma subito hai spiegato che avrebbero preso una direzione che non era la tua e, ancora una volta, hai fatto capire che "le prime armi" per te sono solo un modo di dire.

Se le avessi fatte io, la quarta l'avrei stampata, con la 5 al suo fianco.

Ancora complimenti per la realizzazione in territorio nemico, qualcuno che spero ci legga e pubblichi fa cose simili, quando e' da solo in casa, si vede che da te sono piu' comprensive ( a casa mia oltre alla pacca come se mi dessero una monetina non si va ).

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