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(Paesaggio) Il cipresso in Toscana


Gianni54

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I cipressi sono un elemento caratteristico del territorio Toscano, forse l'oggetto più particolare, perché fin dal tempo degli Etruschi, erano a testimoniare, con la loro snella altezza, con la loro sobria eleganza, lo scorrere della vita. Il cipresso è alto, composto, e non ha bisogno di nulla, nemmeno di potatura. Sta lì, come un’antica memoria storica, come un guardiano della dimora, come una presenza dolcemente rassicurante. Troppo facilmente si associa il cipresso ai cimiteri, a qualcosa di funebre. È vero, i camposanti sono circondati da cipressi, ma chi si limita a identificare il cipresso con la fine della vita umana forse non è nato in Toscana e probabilmente perde di vista altri aspetti fondamentali di questa pianta, altre collocazioni ed altri paesaggi. L’albero in questione adorna tutte le ville più o meno medicee sparse ovunque, le ampie vallate della Val d'Orcia o delle Crete Senesi, dove il cipresso è talmente compenetrato nel paesaggio ed è talmente elemento costitutivo della sua bellezza che, se fosse eliminato, due delle più belle valli del mondo non sarebbero più tali.

DSC_0271.thumb.jpg.20336e484da2374e01713344849ca093.jpg  Castello di San Donato in Perano - Comune di Radda in Chianti - D850 70-200/4 a 102mm 1/125 f.5,6 iso 80

DSC_0826.thumb.jpg.56f19977df8bb9cd4aef8d5921f3f8f0.jpg Località La Leonina (Siena) - D850 70-200/4 a 70mm 1/125 f.6,3 iso  64

DSC_1545.thumb.jpg.186d94379a9099798f35f799e205936a.jpg Castello di Brolio (Gaiole in Chianti) - D850 70-200/4 a 150mm 1/200 f.8,0 iso 64

Qui si possono notare i filari di cipressi all'esterno e sulle mura da ambo i lati le cipresse o cipresso femmina, che invece di essere affusolato ha la chioma allargata.

ZSC_5328.thumb.jpg.c4bfb08ce51014a234500fef35837369.jpg Castello di Meleto (Gaiole in Chianti) - Z 7 14-30/4  a 22,5mm 1/200 f.6,3 iso 64

ZSC_6219.thumb.jpg.49273f1121a1bf89d5a42e23730985da.jpg Borgo di Montefioralle (Greve in Chianti) - Z 7  70-200/4  a 160mm 1/100 f.6,3 iso 72

ZSC_6270.thumb.jpg.3747bcf6f6cf9cd3593f7e2357b41a32.jpg Badia a Passignano (Greve in Chianti) - Z 7  24-70/4  a 70mm 1/100 f.4,0 iso 2200

ZSC_9081.thumb.jpg.4db82107841d305fb02023bd36c8ff5d.jpg San Quirico d'Orcia - Z 7  70-200/2,8 a 70mm 1/250 f.7,1 iso 125

Stupenda villa scelta per alcune scene del film Il Gladiatore

ZSC_9093.thumb.jpg.481b715000f09ebb90ef66500cd079b0.jpg Il Belvedere (San Quirico d'Orcia) Z 7  70-200/2,8 a 200mm 1/200 f.9,0 iso 250

ZSX_0166.thumb.jpg.f9ed77d31a2c3ff066e6d98b89bc5926.jpg Rocca d'Orcia (Castiglione d'Orcia) Z 7  70-200/2,8 a 70mm 1/160 f.5,6 iso 64

ZSX_0227.thumb.jpg.1142d3e998f33ad22fc884411b4d747b.jpg La Pieve - Palazzo Massaini (Pienza) - Z 7  24-70/4 a 40mm 1/80 f.5,6 iso 64

ZSX_0231.thumb.jpg.8daf19b5073ef7f52d59a44a63621ab3.jpg Castello di Montelifré (Trequanda) - Z 7  70-200/2,8 a 103mm 1/200 f.9,0 iso 160

ZSX_0217.thumb.jpg.255b1c919f88220c3f8f0f8c39d87605.jpg Localita Terrapille (Pienza) Z 7  70-200/2,8 a 86mm 1/160 f.5,0 iso  90

Località nota per essere il terreno di battaglia del film Il Gladiatore

Se abbiamo presenti le cartoline della Toscana, i calendari, le guide, che affollano le edicole, le cartolerie e le librerie, in buona parte di queste pubblicazioni sono raffigurati i i paesaggi della Val d'Orcia e delle Crete Senesi. Bene, in molte foto (nella maggior parte) sono presenti i cipressi, disposti in filari su un crinale, o in curiosi circoli in mezzo a un prato, od addirittura solitari isolati, come svettanti bandiere verde-scuro piantate su quelle colline di una bellezza unica. Togliendo i cipressi il quadro che la natura dipinge ogni giorno, perde l’intensità e diventa quasi normale.

DSC_0842.thumb.jpg.05ef17219bf48c8deab3985f3b78f8a0.jpg Località La Leonina (Siena) - D850 70-200/4 a 70mm 1/80 f.8,0 iso 72 

DSC_0894.thumb.jpg.ff4c1aa768ac7c6641c67325b94c1234.jpg Deserto d'Accona  (Siena) - D850 70-200/4 a 100mm 1/100 f.8,0 iso 180 

DSC_0922.thumb.jpg.e926fe0b0d2755ba754e4cdca6b4e7cd.jpgVeduta delle Crete da Torre a Castello (Siena) - D850 70-200/4 a 145mm 1/160 f.8,0 iso 220

DSC_1105.thumb.jpg.f7ecf2f840c14c31276928e87d574979.jpg  Località La Leonina - Site Transitoire (Siena) - D850 70-200/4 a 82mm 1/640 f.4,0 iso 64 

DSC_2187.thumb.jpg.f49f50425f8c96652945dcef8f481e61.jpg Località La Leonina (Siena) - D850 70-200/4 a 150mm 1/160 f.6,3 iso 125

ZSC_0973.thumb.jpg.830a82fc05a9ff0e26c1d58ce3d140ba.jpg  Mucigliani (Siena) - Z 7  70-200/4 a 70mm 1/160 f.5,6 iso 64

ZSC_2791.thumb.jpg.7bcfba6c33caa243dc7349a56dd92a6d.jpg  Ville di Corsano (Monteroni d'Arbia) Z 7  70-200/4 a 75mm 1/200 f.6,3 iso 64

ZSC_3774.thumb.jpg.dad6744c5e573289092b0eccfb74665b.jpg Loc. I Triboli (San Quirico d'Orcia)  Z 7  24-70/4 a 24mm 1/100 f.9,0 iso 64

ZSC_6481.thumb.jpg.9f6e3e85526fb82651edebc28d682d51.jpg  Loc. Monticchiello (Pienza) - Z 7  70-200/4 a 82mm 1/200 f.7,1 iso 100

Filare di cipressi alternati a qualche cipressa (cipresso femmina)

ZSC_8806.thumb.jpg.978194036dbc1a7975bba5a63d837314.jpg  Chiusure (Asciano) - Z 7  24-70/4 a 70mm 1/100 f.13 iso 100

ZSC_8820.thumb.jpg.8577c60a06dea3596031df87e5b06dea.jpg Loc. Baccoleno (Asciano) Z 7  24-70/4 a 51mm 1/100 f.5,6 iso 80

ZSX_0093.thumb.jpg.8085d1a4fd2c1d0a03433c2e698c2737.jpgLoc. La Foce (Pienza) Z 7  70-200/2,8 a 160mm 1/160 f.8,0 iso 72

Il Cipresso è la sentinella verde del paesaggio Toscano. Infatti, chi ha una certa familiarità con le dolci colline Toscane sa quanto il cipresso sia un elemento importante e riconoscibile nella composizione del paesaggio locale: la sua chioma affusolata e sempreverde è come una sentinella che in file ordinate ci accompagna lungo il viale sterrato d’ingresso alla casa padronale, segna gli angoli dei confini di giardini o di piccole e grandi proprietà, presidia gli incroci delle strade di campagna, gli ostelli, le chiese, le vecchie strade di campagna che corrono lungo le dorsali collinari per unire coloniche isolate o borghi. Il cipresso appare spesso isolato nella campagna a mo’ di punto di riferimento o di segnale per il viandante. Infine, fa da ombra alla quiete dei cimiteri, come presenza simbolica da secoli associata alla vita eterna oltre la morte.

DSC_0897.thumb.jpg.e4c8ea069ad7f780ace21fe6288c9145.jpg Deserto d'Accona  (Siena) - D850 70-200/4 a 70mm 1/80 f.8,0 iso 110

DSC_1682.thumb.jpg.246e3a8f1df793a3d5bb17bc36021e0b.jpg Pieve di Vitaleta (San Quirico d'Orcia) - D850 Sigma 24-35/2 a 35mm 1/125 f.9,0 iso 64

Un cipresso e due cipresse

ZSC_2408.thumb.jpg.9a1478afa90601eba6818b0b19c08e80.jpg Pieve di Vitaleta (San Quirico d'Orcia) - Z 7  24-70/4 a 52mm 1/100 f.7,1 iso 90

ZSC_9100.thumb.jpg.47f4f69af37365b00f873470f04dcf6e.jpg Pieve di Vitaleta (San Quirico d'Orcia) - Z 7  70-200/2,8 a 200mm 1/200 f.5,6 iso 110

DSC_1714.thumb.jpg.3a6af3d6b2df181b1ef93edb1b5a75b6.jpg Poggio Covilli (San Quirico d'Orcia) - D850  Sigma 24-35/2 a 30mm 1/250 f.7,1 iso 64

ZSC_1617.thumb.jpg.60d75283460f430d9358b832f52dfde0.jpg Pieve di San Leolino (Rignano sull'Arno) - Z 7  24-70/4 a 24mm 1/100 f.5,6 iso 450

ZSC_2385.thumb.jpg.02b8df04855be7c9a95b6462c89dd24d.jpg Localita Terrapille (Pienza) Z 7  24-70/4 a 70mm 1/100 f.8,0 iso 64

ZSC_5306.thumb.jpg.974345099c7e3cb990a6a8e2a13cd697.jpg Castello di Spaltenna - La Pieve - (Gaiole in Chianti) - Z 7 14-30/4  a 14mm 1/250 f.7,1 iso 64

ZSC_6051.thumb.jpg.5c127e7a186878f2fbcffeac1c532d97.jpg Borgo Beccanella (Asciano) - Z 7 24-70/4  a 68mm 1/100 f.5,6 iso 80

ZSC_7702.thumb.jpg.fb158d8dcc35ba43cae4ec2c7caf6501.jpg Mucigliani (Siena) - Z 7  70-200/2,8 a 200mm 1/200 f.5,6 iso 110

Se in Toscana sparissero i cipressi, sarebbe come togliere a un piatto raffinato un ingrediente fondamentale. Ecco perché in Toscana, non possiamo concepire che il cipresso venga identificato semplicemente con la fine della vita, perché per noi è tutto il contrario, è il simbolo della vita stessa nel suo pieno splendore è il simbolo della bellezza, dell’eleganza, dell’eccellenza della nostra terra. Detto questo, il cipresso non è però nato in Toscana, la sua origine è nel bacino del Mediterraneo orientale, tra la Persia, la Grecia e l’Egitto dove vegeta spontaneamente. Fu importato in Italia dai Fenici e dai Greci, mentre in Toscana, dagli Etruschi.
Sono alberi longevi che possono superare senza problemi i 500 anni, e pare addirittura che nel mondo esistano esemplari millenari, soprattutto tra i cipressi del Nord Africa che in alcuni casi raggiungono i 4.000 anni. Composto da foglioline simili a squame allargate e da piccole pigne tondeggianti, il cipresso ha due forme: quella piramidale tipica, come un’ampia lancia piantata a terra, o una fiammella che brucia, e quella orizzontale (cipressa, o cipresso femmina) con una chioma più panciuta dato che i rami invece di salire in verticale si allargano in orizzontale, in modo simile all’abete. La seconda è una varietà che ha minore valore ornamentale ma è altrettanto diffusa in Toscana perché più preziosa della prima nella falegnameria e nell’ebanisteria artigianale.
Il cipresso ha avuto un’importanza ornamentale e simbolica ininterrotta per 3000 anni. Gli Egizi amavano la nobiltà della sua fibra e utilizzavano solo il cipresso per costruire i sarcofagi per la sepoltura dei defunti, mentre Etruschi e Romani piantavano cipressi intorno ai cimiteri ed alle tombe di personaggi illustri perché la sua resina profumata copriva l’odore che emanavano i tumuli.
Gli artigiani usavano e tuttora usano il legno di cipresso perché praticamente incorruttibile: la fibra regolare, compatta, lo rende pregiato per la realizzazione degli scafi delle navi, per portoni di ville e palazzi, per mobili e strumenti musicali.
Secondo la Bibbia, l’arca di Noè era costruita col cipresso, e la tradizione ci dice che la croce di Cristo era fatta anche di cipresso, oltre che di cedro e di pino. Per i giudei prima, e per i cristiani, dopo, il cipresso era simbolo d’eternità. Nei conventi del medioevo i cipressi servivano da barriera frangivento che delimitava lo spazio sacro da quello laico. Il cipresso aveva anche la funzione concreta di frenare il vento che intorno agli edifici sacri, costruiti di solito sulla sommità delle colline, è piuttosto intenso.
I pittori del rinascimento, dal Beato Angelico a Paolo Uccello a Leonardo da Vinci, solo per citarne alcuni, usarono le ordinate matasse verdi dei cipressi per spartire lo spazio, i cieli, il paesaggio. Più di recente è stato Rosai a dipingere cipressi, soprattutto nelle stradine collinari intorno a Firenze.
In Toscana, apprezziamo il cipresso e tutto ciò che esso rappresenta: storia, arte, bellezza, eleganza, raffinatezza, eccellenza. Che ci volete fare, chi nasce nel bello, ama il bello e finisce per non poter fare a meno del bello. Se è vero quello che dice il principe Myškin ne “L’idiota” di Dostoevskij, “che la bellezza salverà il mondo”, be’ allora in Toscana siamo già sulla via della salvezza.

 

 

 

 

Parti del testo è stato tratto da Tuscanypeople.com

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23 Commenti


Commenti Raccomandati

  • Nikonlander Veterano

bello il racconto della storia dei cipressi in Toscana, i paesaggi toscani sono sempre belli e ogni tanto faccio una capatina in Toscana.

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  • Nikonlander Veterano

Bell'articolo, davvero molto interessante! :) e ben documentato fotograficamente ;) 

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  • Nikonlander Veterano

Una bella serie. Anch'io ho un debole per certi paesaggi toscani  e tu li hai intepretati molto bene.

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  • Amministratori
22 ore fa, francomanuti ha scritto:

Belle foto di una terra che non ci si stanca di visitare, se ce lo permettessero.

Embè...: 

il ruolo del fotografo è appunto quello di vedere ed osservare al posto di chi non può farlo direttamente: trasferendogli un messaggio.

Però, appunto: bisogna fotografare o avere fotografato, per mostrare le proprie fotografie.

Non è che si debba per forza girare tutto il mondo.

Grazie alla Fotografia, si può anche sognare di star facendolo

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  • Amministratori
Cita

In Toscana, apprezziamo il cipresso e tutto ciò che esso rappresenta: storia, arte, bellezza, eleganza, raffinatezza, eccellenza. Che ci volete fare, chi nasce nel bello, ama il bello e finisce per non poter fare a meno del bello. Se è vero quello che dice il principe Myškin ne “L’idiota” di Dostoevskij, “che la bellezza salverà il mondo”, be’ allora in Toscana siamo già sulla via della salvezza.

Pensa che io sostengo che il Bello addirittura sia più forte anche di chi non lo comprenda per nulla e non lo coltivi nemmeno.

Anche mio papà adorava i cipressi: a me piacciono ancora oggi alle soglie dei sixties le sue bacche, perfette nella loro simmetria anche da spaccate, ormai oltre maturazione.

Mi piace il tuo utilizzo dello sfuocato in primo piano, nelle foto in cui lo provi; non è comune ed è molto difficile da gestire: ogni tanto ci provo anch'io.

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  • Amministratori

Infatti ... a me piacciono queste foto, non il paesaggio toscano (né i cipressi !).

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  • Nikonlander Veterano
32 minuti fa, M&M ha scritto:

Infatti ... a me piacciono queste foto, non il paesaggio toscano (né i cipressi !).

Contento che ti siano piaciute le foto, mi duole il mancato apprezzamento del paesaggio Toscano, cipressi compresi. Comunque, è giusto così, non a tutti possono piacere le solite cose.

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  • Nikonlander

Complimenti,
belle foto e interessanti spiegazioni.
Appena ci "liberano" ritorno a fare una visita sia per i paesaggi che per la cucina ;)

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  • Nikonlander Veterano
1 ora fa, GiulianoM ha scritto:

sia per i paesaggi che per la cucina ;)

Mi associo. Io l’ultima volta che sono stato da quelle parti non ho fatto nemmeno una foto.... ma mi sono goduto un sacco panorami, cucine e cantine: Si beve benissimo da quelle parti!!!!

Le foto mi piacciono, per me molto ben fatto!

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  • Nikonlander Veterano

bellissima serie di foto,la Toscana,ma pure l'Italia tutta,è fonte di continua ispirazione per chi fotografa.complimenti!

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  • Amministratori
14 ore fa, Gianni54 ha scritto:

Contento che ti siano piaciute le foto, mi duole il mancato apprezzamento del paesaggio Toscano, cipressi compresi. Comunque, è giusto così, non a tutti possono piacere le solite cose.

Il paesaggio non mi appassiona in generale, nemmeno quello canadese o finlandese. E' una rarità, invece, che mi piacciano delle foto di paesaggio, come le tue in questo caso.
MERITO DEL FOTOGRAFO non del Padreterno.

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  • Nikonlander Veterano

Bellissime foto! Complimenti e grazie per la condivisione. Soprattutto e anche perchè ci hai fatto viaggiare un po'.... In un periodo quando questo è vietato.

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  • Nikonlander Veterano

Belle foto accompagnate da una piacevole descrizione. ^_^

Peccato che molti abbinano il cipresso ai cimiteri. Evidentemente è necessario vivere in Toscana per apprezzarne l'austera eleganza e comprendere come esso sia ben più di una caratteristica del paesaggio dove risiede: il gioiello che adorna ed impreziosisce un territorio di straordinaria bellezza. :x

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  • Amministratori
45 minuti fa, Pedrito ha scritto:

Belle foto accompagnate da una piacevole descrizione. ^_^

Peccato che molti abbinano il cipresso ai cimiteri. Evidentemente è necessario vivere in Toscana per apprezzarne l'austera eleganza e comprendere come esso sia ben più di una caratteristica del paesaggio dove risiede: il gioiello che adorna ed impreziosisce un territorio di straordinaria bellezza. :x

no, per fortuna non è come pensate voi in Toscana: di essere i soli a cogliere il senso di ciò che vi circonda...

Sarebbe un insulto all'intelligenza altrui..come al solito

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  • Nikonlander Veterano

 

50 minuti fa, Max Aquila ha scritto:

no, per fortuna non è come pensate voi in Toscana: di essere i soli a cogliere il senso di ciò che vi circonda...

Sarebbe un insulto all'intelligenza altrui..come al solito

 

1 ora fa, Pedrito ha scritto:

Peccato che molti abbinano il cipresso ai cimiteri.

...

Molti, Max, molti, non tutti. :marameo:

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  • Amministratori

 

1 ora fa, Pedrito ha scritto:

Belle foto accompagnate da una piacevole descrizione. ^_^

Peccato che molti abbinano il cipresso ai cimiteri. Evidentemente è necessario vivere in Toscana per apprezzarne l'austera eleganza e comprendere come esso sia ben più di una caratteristica del paesaggio dove risiede: il gioiello che adorna ed impreziosisce un territorio di straordinaria bellezza. :x

evidentemente non mi sono spiegato

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  • Amministratori

A me i cimiteri non fanno impressione, Foscolo si !

All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne
Confortate di pianto è forse il sonno
Della morte men duro? Ove più il Sole
Per me alla terra non fecondi questa
Bella d’erbe famiglia e d’animali,
E quando vaghe di lusinghe innanzi
A me non danzeran l’ore future ... :rcLojA9Xi:

ma a parte il fatto che ci sono anche qui da noi, davanti agli ingressi delle ville patrizie, io li trovo noiosi.
Ovviamente degustibus, io stravedo per conifere e querce :)

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  • Amministratori
2 ore fa, M&M ha scritto:

A me i cimiteri non fanno impressione, Foscolo si !

All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne
Confortate di pianto è forse il sonno
Della morte men duro? Ove più il Sole
Per me alla terra non fecondi questa
Bella d’erbe famiglia e d’animali,
E quando vaghe di lusinghe innanzi
A me non danzeran l’ore future ... :rcLojA9Xi:

ma a parte il fatto che ci sono anche qui da noi, davanti agli ingressi delle ville patrizie, io li trovo noiosi.
Ovviamente degustibus, io stravedo per conifere e querce :)

Foscolo scrisse I Sepolcri in risposta ad Ippolito Pindemonte che nella sua ode ai cimiteri (appena istituiti con l'Editto di Saint Cloud del 1804) scriveva "...morte li guarda. e in tema par d'aver fallito i colpi" in relazione alle Catacombe palermitane dei Cappuccini, dove venivano inumate le mummie di frati, notabili e borghesi (ancora oggi visitabili): dalle mura dell'attiguo cimitero spuntano maestose le cime di stupendi cipressi.

Quelli che i romanacci sintetizzano efficacemente " se n'è ito a' l'alberi pizzuti...!"

dove Alla Sera: "e mentre io guardo la tua pace dorme, quello spirto guerrier ch'entro mi rugge ! :shhht:

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  • Nikonlander Veterano

Un bel "fil rouge" di un angolo di Toscana che non conosco e che aggiungo volentieri ai posti da visitare e, in qualche modo, fotografare.
Un racconto letto tutto di un fiato, grazie Gianni.

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