il tappo più bello che ci sia al mondo !
Accessorio originale indispensabile, the lens cap... il tappo obiettivo, per la lente frontale, è certamente anche il miglior e più esposto supporto per dichiarare l'appartenenza ad un marchio.
Nikon fin da subito lo ha saputo e praticato al massimo delle sue possibilità.
Non solo per materiali e sistema di bloccaggio, ma sopratutto per estetica e design, producendosi fin dai suoi inizi a telemetro del dopoguerra, arrivando fino al miglior periodo della sua produzione ottica (per quantità/qualità) quello della metà/fine anni Settanta, in una serie differenziata di modelli, basata di certo principalmente sul diametro della lente frontale, ma anche sulla scelta di accoppiamenti cromatici, in rilievo o in serigrafia, davvero un paio di spanne al di sopra di tutta la concorrenza, anche a livello europeo.
In questa immagine di insieme, si vedono parecchi di questi tipi, rappresentativi delle varie fasi di passaggio, come il Nippon Kogaku in alto al centro in bachelite e molla a "balestra" di fissaggio, da 52mm, fin dal 1959 il diametro più diffuso per Nikon (che arrivò a corredarne anche il 200/4 Q...), a fianco di due enormi tappi, da 108mm (a sx, per il catadiottrico 1000/11) e da 100mm (a dx, per il primo telezoom della storia, l' 85-250/4-4,5) e sopra il minimalista tappo da 34,5mm di diametro per il 10,5cm f/4 RF (o il 5cm f/3,5 Macro RF) che con il suo reticolato interno introduce il motivo decorativo sopra il quale campeggerà la scritta NIKKOR oppure NIKON, via via nel tempo, differenziandosi esclusivamente per i piolini laterali in metallo, dei primi nonAi anni '60, che diventano pulsanti in plastica all'inizio degli anni '70 (perdendo anche la possibilità di essere avvitati, propria dei primi tappi per obiettivi F, quelli coi piolini in metallo).
Per arrivare agli standard dei nostri giorni, con il marchio verniciato di bianco e successivamente, le clips superiori per la massima comodità di utilizzo, dei quali vedete esemplari in foto da 52, 72 e 77mm.
Ma il tappo più bello che ci sia
al mondo per coprire lente frontale di obiettivo fotografico, è a mio parere questa serie in metallo e serigrafia perlata a contrasto sul nero di fondo, zigrinatura a sbalzo di 45° per facilitare la presa e vite a prova di qualsiasi grippaggio, costruiti in lega di alluminio per obiettivi significativi e/o di grande formato,
come testimoniano i due diametri da 72 e 108mm qui ritratti, (ma ritengo esistano anche gli 88mm) destinati a capolavori dell'epoca come:
- il primo widezoom al mondo, ossia il Nikkor 28-45/4,5 del 1975
- il primo zoom di caratura professionale, ossia il Nikkor 35-70/3,5 del 1976, destinato alla futura F3
- il mitico Nikkor 180/2,8 AiS del 1980
- il jollytele per tanti, il Nikkor 300/4,5 del 1975
- il menzionato "recordman" Nikkor Reflex 1000/11 terza versione, del 1976
e alcuni altri, pochi, privilegiati obiettivi.
Oltre a possedere alcuni degli obiettivi citati, non appena ne trovo uno in buono stato...lo incamero, perchè una passione si nutre anche e spesso di effimero.
Per questo, credo proprio, che un giorno, sacrificherò la calandra della mia automobile, fissandogliene sopra uno...!
Max Aquila photo (C) per Nikonland 2021
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