Diario di un fotografo di Libellule. 2, i Dragoni.
Dopo l'imperatore, arrivano i Dragoni. Si tratta delle Aeshna. Anche loro sono libellule grandi, appena più corte di Anax imperator, ma più vivaci nei colori.
Non so il perchè il nome comune in italiano di queste libellule sia Dragone, però gli sta bene. Il nome Aeshna invece pare che non abbia un significato, qualcuno suggesisce che sia una corruzione del nome greco Aechma che vuol dire "dardo", se fosse vero sarebbe azzeccato, perchè in volo sono delle vere frecce.
I Dragoni sono molto belli a vedersi per via della varietà dei colori, come al solito più spiccata nei maschi. Come Anax, sono velocissimi ed instancabili nel pattugliare il territorio, di solito al bordo degli specchi d'acqua, ma seguono rotte più prevedibili e si fermano più spesso a fare l'hovering, il volo stazionario, fermi in aria. Questo fa sì che sia spesso più facile cogliere in volo un Dragone che non un Imperatore.
Di Dragoni (cioè di Aeshna) ci sono diverse specie in Italia, ciascuna col suo nome "italiano".
Tra quelle che ho fotografato:
Il Dragone autunnale (Aeshna mixta) che è più che altro estivo, è molto comune e abbastanza facile da fotografare quando i maschi controllano il territorio di riproduzione a bassa quota, fermandosi spesso a mezz'aria, vicino alla vegetazione, questo crea uno sfondo caratteristico ed evita che l'obiettivo si perda a focheggiare all'inifinito.
Inizia l'accoppiamento, il maschio ha agganciato la femmina dietro la testa
Poi la femmina aggancia i suoi genitali con quelli dei maschio, che sono appena dietro al torace.
Il Dragone verdeazzurro (Aeshna cyanea), preferisce zone ombreggiate, ha un volo molto irregolare, è gelosissimo del suo territorio, sempre impegnato a ispezionare ogni angolo per scacciare i maschi rivali. E' anche molto curioso, mi è capitato più volte che qualcuno di questi maschi mi volasse incontro, come per controllare chi o cosa fossi, con mia grande gioia. La loro curiosità, estesa anche al sorvolo dei prati a bassa quota, ogni tanto però li rende preda dei ... gatti .
Stava venendo a vedere se ero pericoloso oppure commestibile, mi sono immobilizzato puntandolo e... eccolo.
Il Dragone alpino, (Aeshna juncea) è molto simile al Dragone verdeazzurro, lo si distingue perchè le strisce gialle sul torace sono più sottili e qualche altro particolare qua e là Come dice il suo nome, di solito sta a quote più alte. Lo si incontra a volte in collina, ma soprattutto in montagna, dove il grande capo tribù Giovanni Giraffa Felice (per i nuovi arrivati, è uno scherzo, mi riferisco al nickname di un Nikonlander ) ha potuto fotografarne l'accoppiamento, per puro caso (grrr...). Anche lui abbastanza avvicinabile. Qui l'inquadratura è un po' ritagliata.
Più che un Dragone, un Draghetto. Il Dragone occhiverdi (Aeshna isoceles o isosceles, ho trovato tutti e due i nomi). E' un po' più piccolo delle altre Aeshna e più dimesso nei colori, maschi e femmine si somigliano molto, si posa anche molto più spesso. Infatti, eccolo qui .
Sogno nel cassetto.... Il Dragone Bruno (Aeshna grandis). Mi manca ; è grosso, colorato a chiazze mimetiche come un marine ed ha magnifiche ali di colore bruno dorato. E' raro, l'ho visto in Val D'Aosta ma non mi è andata bene, ahimè non sono riuscito a fotografarlo.
Alla prossima. Il vostro affezionato fotografo di Libellule.
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