[WIP] Vought Corsair F4U-4B - Academy scala 1/48
Un aereo molto particolare, nella scala che per gli aerei è quella che preferisco, la 1/48. Il giusto compromesso tra dettaglio complessivo e dimensioni di ingombro, almeno per i monomotore.
Il modello è della coreana Academy. Lo stampo originale è del 1987 e questo in particolare è del 1993.
L'ho preso su Ebay di recente, per 16 euro spedito a casa.
Una spesa modica per un modello tutto sommato ... decente ma che è caratterizzata da plastiche piuttosto gracili, fragili almeno nei pezzi più piccoli che letteralmente si sfaldano mentre li tagli dalla materozza.
E infatti ho rotto parecchi pezzi che ho ... buttato via.
Il dettaglio complessivo è minimo ed io poi sono interessato più che altro alla verniciatura, perciò non ho perso molto tempo per il montaggio che mi ha richiesto circa 4 ore in tutto.
Un problema - come per l'aereo reale - è rappresentato dal carrello principale. E' cedevolissimo. L'ho rinforzato ma non sono molto soddisfatto. Vedremo se reggerà.
Capisco perchè ci sono in vendita molti carrelli aftermarket in metallo bianco. Anche se qui il problema è rappresentato più che altro dall'ancoraggio che fa perno su un rimandino di nemmeno un millimetro di spessore. Mentre le ruote sono piuttosto massicce.
la scatola di montaggio, piccola e con relativamente pochi pezzi. Interni minimal nonostante all'epoca i coreani si vantassero dell'autentico dettagli del cruscotto e del motore.
Avevano come riferimento Airfix e Monogram, quindi li posso capire. Ma oggi c'è l'eccesso opposto e solo per montare un modello anche in scala piccola, ci vuole il tempo che ci mettevano in officina al vero.
Io cercherei il compromesso. Ma insomma meglio avere abbondanza di pezzi e scartarne un pò che non averne proprio ed avere un coso che somiglia a malapena all'originale.
Il modello riproduce l'ultima versione operativa del Corsair, apparsa a fine 1944 e mantenuta in servizio fino alla Corea.
L'aereo al vero - parlo del F4U-4B, aveva un motore da 2.450 CV e quattro cannoni da 20mm al posto delle 6 mitragliatrici da 12.7mm delle prime versioni.
Carico completo di armi per attacco al suolo, due bombe da 200 libbre e 8 razzi sotto le ali.
Io ho preferito invece montare due serbatoi ausiliari per farne una versione da ricognizione a lungo raggio.
Ambientazione Pacifico, fine anni '40.
Per il momento sono alle plastiche complete, in attesa che si asciughino le colle. Poi passerò il primer e vedrò di fare una ombreggiatura preliminare prima della tinta che sarà tutta in blu US NAVY.
l'aereo dal vero è stato piuttosto controverso.
Bizzoso, irascibile, difficile da pilotare. Impossibile recuperarlo da uno stallo a vite e tendente a scarrocciare come un cavallo alla prima monta.
Punti deboli due : il motore, troppo potente e il carrello, troppo debole.
Per questa ragione i progettisti hanno scelto l'ala da gabbiano, non per motivi aerodinamici (questo aereo di aerodinamica non ne ha !) ma per accorciare lo stelo del carrello.
L'US NAVY per questi motivi decise di non imbarcarli, preferendo prima gli Hellcat e poi i Bearcat, destinando i Corsair, forti incassatori, ai compiti a terra, sia per la marina che per i Marines.
E' uno degli aerei che vanta il più lungo periodo di messa in produzione e il rapporto tra aerei abbattuti e perdite più favorevole della storia della Marina.
In combattimento lo Zero gli volava intorno e il Corsair doveva andare a tutta manetta per recuperarlo. Ma bastava una sventagliata per tagliare in due il giapponese mentre il Corsair proteggeva bene sia il pilota che il motore e tornava quasi sempre alla base.
Vi aggiorno sul decorso del modello ma metto le mani avanti perchè è una prima assoluta (se escludiamo un pessimo Helldiver costruito quando ancora abitavo a Milano negli anni '70. Un vetusto Monogram gigantesco).
11 Comments
Recommended Comments