L'edizione 2020 in effetti si sarebbe dovuta svolgere a giugno, come ogni anno, ma a maggio ancora non si sapeva se e quando. Solo ai primi di luglio correva voce che il mese prescelto sarebbe stato ottobre. Naturalmente a campionato ridotto perchè molte prove del mondiale sono saltate proprio per i lockdown imposti in molte nazioni in quasi tutto il circuito. Ma la tappa italiana è sempre stata tra le più sicure, in parte per la chiusura dei confini per chi proveniva da stati non classificati sicuri e in parte per il “bluff” concordato con la FIA dal governatore della Sardegna che ha annunciato totale chiusura al pubblico. Cosa ovviamente impossibile, ma che è servita a scoraggiare l'arrivo di molti appassionati. Quest'anno doveva andare così.
Complicato il programma. Prove speciali ridotte, orari improbabili e controlli attenti (soprattutto sulle mascherine). Ma quando mai mi sono lasciato scoraggiare?
Nella prima giornata una prova speciale che non conoscevo e che attraversava un cantiere forestale meraviglioso, nei pressi di Castelsardo. Speravo meglio, con Enzo Cossu (bravo fotografo e nikonista, col quale normalmente ho piacere di lavorare) avevamo fatto un sopralluogo lungo tutta la speciale un mese fa, ci sembrava un'ottima scelta. Ahimè, così non è stato. Luce pessima con metà del tracciato in ombra e una foschia veramente fastidiosa. Ho preferito orientarmi sulle immagini ambientate, giusto per fare qualcosa di diverso e che non facesse troppo ringhiare.
In piedi su una roccia, e con le ginocchia scassate... queste cose non le dovrei proprio fare, ma ancora non riesco a trattenermi.
Veibi-Andersson su Hyundai i20. Primo anno per quest'auto e va veramente forte. Erano due le i20 in gara, l'altra affidata all'equipaggio russo Gryazin-Aleksandrov.
Una scenografia pazzesca. Mi riprometto di tornarci con più calma... magari rischiando meno
Me lo sentivo dentro che questa foto l'avrei dovuta fare, un primo piano degli americani Sean Johnston e Alexander Kihurani... ancora ignari di quanto sarebbe accaduto loro il giorno dopo....
....... il giorno dopo. Nella "speciale" di Loelle. E io ero c'ero.
MA CHE CULO ANCHE LORO... CHE SONO RIPARTITI
Tre giorni di sveglia alle 4 del mattino, tutto il giorno in piedi o sdraiato in terra con la testa poggiata sullo zaino, l'attesa infinita e i crampi.... qualcosa la dovevo incassare, per giusto diritto. Noi fotografi siamo dei cercatori. Se cerchiamo, prima o poi, troviamo. Amen.
Ma tant'è... lo spettacolo deve continuare.
La grinta di Thierry Neuville nella speciale di Tergu, quasi al volo prima di rientrare a casa.
Terzo e ultimo giorno all'Argentiera, in quella che _ per il paesaggio che attraversa _ viene considerata la più spettacolare tra le prove del mondiale e per questo molto difficile da documentare per i fotografi non ufficiali. Cioè noi.
Ce ne faremo una ragione, per ora qualche idea ancora l'abbiamo. Anche senza un passe appeso al collo.
Intanto un doveroso omaggio alla coppia Solberg-Mikkelsen, apripista veloci
.... e agli irriducibili amici della polvere
Sebastien Ogier
Veibi-Andersson
Gryazin-Aleksandrov
Tanak-Jarveoja
E l'arrivo spettacolare di Dani Sordo, vincitore in Sardegna per il secondo anno consecutivo. Stavolta "spinto" dal maestrale.
Un traversone in prossimità del traguardo mi mancava.
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Copyright Enrico Floris 2020 per Nikonland
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