[Vintage] Panzer IV ausf H fronte russo al disgelo (marzo 1944). Italeri 1/35 (circa 1984)
Riprendo per fotografia un vecchio lavoro del tempo che fu.
Si tratta del cavallo da tiro della Wermacht, il Panzer IV, modello concepito negli anni '30 e rivelatosi ampiamente inferiore ai migliori carri sia russi che americani.
Per questo aggiornato in svariate versioni, sia per armamento che per dotazioni di protezione (la versione nella campagna di Polonia resisteva solo al frontale ai colpi controcarro).
Si tratta di un vecchio modello Italeri in scala 1/35, la mia scala d'elezione per i mezzi militari, fatto come da scatola se si escludono i danni prodotti da ipotetici fuciloni controcarri russi sugli schurzen.
Gli schurzen o "grembiuli" errano delle piastre d'acciaio appese ai lati del carro e della torretta che avevano lo scopo di fare da prima barriera allo scoppio delle cariche cave, in modo da proteggere il corpo del carpo.
Un colpo di carica cava produce un foro in ogni corazza, fondendola a circa 2.000 °C, penetrando all'interno generando uno schizzo di metallo liquido che si può intuire cosa possa fare in una camera di combattimento così piccola e stipata di gente e di granate anticarro.
L'altra protezione che qui non ho riprodotto era lo zimmerit, un rivestimento di pasta di cemento letteralmente spalmata su tutte le corazze verticali e orizzontali con lo scopo di attutire i colpi e di impedire l'adesione delle mine magnetiche.
Vecchia scuola fino ad un certo punto perchè corazze reattive e stratificate si usano ancora oggi.
Ma ecco il modello, questa è la scatola aggiornata perchè non ho trovato quella d'epoca :
due foto di repertorio del carro vero, ambientate nel 1944
e un carro abbandonato a lato strada durante gli scontri in Alsazia, fronte occidentale
La mia versione è della primavera del 1944, al disgelo fronte bielorusso. La pittura bianca con cui i tedeschi coprivano alla meglio i carri in inverno si lavava via ed era usurata in attesa che la primavera colorasse i campi.
Qui ho riprodotto anche residui di neve sporca e calcinacci (è farina impastata con tempera bianca).
I fori sugli scudi sono fatti con un chiodo rovente, le arricciature con una pinza a becchi parimenti arroventata su una candela.
L'usura è forse eccessiva perchè questi carri avevano vita brevissima (e pure i carristi) e spesso facevano fatica anche a sporcarsi.
Ma c'erano veterani che si sono fatti tutta la campagna di Russia dal 1941 al 1945. Ovviamente cambiando carro.
Al solito le foto sono fatte con focus stacking via Helicon Remote + Helicon Focus, le riprese con Z7 e Nikkor Z 24-70/2.8 a focale 50mm, f/8, 1/40'', ISO 200.
Luce naturale dalla finestra e schiarita anteriore con pannellini bianchi in foam.
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