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[Aerei] Il Lockheed Blackbird SR-71


Tanker

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Uno dei velivoli più straordinari mai realizzati è stato senza dubbio l' SR-71 Blackbird,realizzato nel dipartimento progetti avanzati della Lockheed altrimenti noto come Skunk Works. La progettazione/realizzazione, è da attribuire al capo progettista Clarence Kelly Johnson e al suo team di ingegneri ed operai che realizzarono partendo da zero,un velivolo avanzatissimo per la sua epoca e gli anni a venire,venne ritirato dal servizio nei primi anni '90 dando luogo a miti e leggende circa un suo eventuale successore. 

L'origine di questo velivolo si rifà alla fine degli anni '50 in piena guerra fredda,dato che le due superpotenze diffidavano l'una dell'altra,era necessario per le reciproche intelligence,aver dati di prima mano sui sistemi di difesa/offesa del nemico e sulla loro dislocazione ed efficacia.All'inizio le operazioni di intelligence si rifacevano all'utilizzo di velivoli tattici,bombardieri e pattugliatori modificati e al nuovo ricognitore d'alta quota U-2 sempre realizzato dalla Lockheed. Nel tempo , a causa di alcuni incidenti (leggasi abbattimenti da parte sovietica) di vari velivoli e culminato in quello dell'U-2 pilotato da Gary Powers il 1 maggio del 1960, oltre che dalla introduzione in servizio di sistemi radar e antiaerei sempre più prestanti,la CIA chiese all'industria aeronautica USA la realizzazione di un velivolo da ricognizione con elevate prestazioni di velocità,tangenza ed autonomia.Boeing,Convair e Lockheed presentarono ciascuna un loro progetto e alla fine di un anno di valutazioni tecniche ed organizzative,la CIA assegnò alla Lockheed il contratto per la realizzazione di 13 velivoli seguiti poi da altri due denominati MD-21 utilizzati per un altro progetto relativo ad un drone ipersonico (D)  lanciato da un aereo madre(M) . Dei restanti 13 velivoli uno era biposto per l'addestramento dei piloti  e gli altri monoposto. 

Sin dalla sua concezione l'aereo pose grosse sfide in quanto si trattava di esplorare strade sconosciute sia per quanto riguarda l'aerodinamica,ovvero la configurazione della cellula,sia per la termodinamica,ovvero i  motori e i loro sistemi di alimentazione e raffreddamento e sia per la richiesta pressante della CIA per una segnatura radar estremamente ridotta,quella che in tempi moderni viene definita tecnologia Stealth o furtività e non invisibilità come certa stampa pressapochista e sensazionalista vuol far credere. Come detto il team si trovò a partire praticamente da zero,scartata l'idea di realizzare la struttura del  velivolo in sandwich di acciaio inossidabile per via delle alte temperature ,similarmente a quanto fatto dalla North American con il bombardiere XB-70, il che avrebbe richiesto speciali macchinari e personale addestrato oltre  ad allungare i tempi di realizzazione del progetto,la Lockheed decise di puntare su un mix di titanio e speciali materiali compositi,un mix che si rivelo alla fine vincente.C'eran però due problemi da superare,l'approvvigionamento di un quantitativo elevato di titanio e realizzare i macchinari per la sua lavorazione.nel primo caso la CIA (scherzo del destino) dovette in fretta e furia creare all'estero una compagnia metallurgica per acquistare il titanio dal maggior produttore mondiale che era...l'Unione Sovietica ! poi dovette creare da zero i macchinari e i procedimenti per la lavorazione del titanio e nei primi tempi le parti da rottamare realizzate superarono il 90% dei pezzi prodotti,ciò era dovuto alle tolleranze richieste e all'inquinamento a cui era soggetto il titanio nelle sue varie leghe.Uno degli inquinanti ad esempio era il cloro presente negli acquedotti oltre alle penne biro o alle matite,alla fine venne usata acqua demineralizzata per la pulizia dei particolari realizzati e dei normali gessetti per scrivere sul titanio. La riduzione della segnatura stealth fu oggetto di un formidabile lavoro che portò a integrare componenti in materiali compositi,una speciale vernice con microsfere ferrose (usata poi pure sull'F-117) un additivo al cesio da immettere negli scarichi per ridurre la traccia radar del cono prodotto dalla combustione che si estendeva per alcuni metri oltre la coda del velivolo. Altra innovazione per ridurre la segnatura radar,fu l'adozione di un sistema di generazione di una nuvola di plasma,gas ionizzato,attorno al velivolo,ciò contribuiva a ridurre ulteriormente la segnatura radar e i forellini di questo sistema son ben visibili se si esamina ad esempio l'esemplare conservato al museo di Duxford in Inghilterra . Altresì impegnativa fu la realizzazione del motore P&W J-58 un ibrido reattore/statoreattore che nella fase di volo sino a Mach2 + lavorava come un normale reattore e che a velocità oltre Mach2.5 lavorava come statoreattore grazie all'adozione di 6 by-pass che portavano l'aria dalla presa d'aria alla camera di combustione saltando il compressore che in quella condizione forniva solo il 10% della spinta necessaria. per realizzare ciò, Ben Rich della Lockheed a capo del dipartimento di termodinamica,ideò le prese d'aria con le famose spike,dei coni che muovendosi avanti o indietro nella presa d'aria,permettevano al motore di lavorare in una modalità o nell'altra.Il sistema funzionava egregiamente ma fu sempre afflitto da problemi dei sensori che regolavano il movimento della spike,il primo sistema pneumatico era totalmente inaffidabile e venne realizzato da una subcontraente,la Hamilton Standard,ma dopo mesi di frustranti operazioni,la Lockheed decise di riappropriarsi di questa parte di progetto e di sviluppare un proprio sistema di sensori che migliorò un po' le prestazioni complessive. Altro problema era il carburante.Date la varietà di temperature a cui sarebbe stato soggetto,venne chiesto ad alcune industrie chimiche di sviluppare un apposito prodotto e il risultato fu il JP-7 caratterizzato da un bassissimo indice di infiammabilità,potete buttare un fiammifero acceso in secchio di JP-7 e il fiammifero si spegne, inoltre,come già accennato,era presente cesio che aiutava a ridurre sia la traccia radar dello scarico che la segnatura infrarossa. Il carburante inoltre veniva utilizzato per muovere le superfici del velivolo e per il raffreddamento dei vari sistemi del velivolo e per la climatizzazione della cabina.La sua accensione avveniva tramite l'iniezione nella camera di combustione di una piccola quantità di tetraetilborano (TEB) che a contatto con l'aria esplode e ciò permetteva l'avvio della combustione mentre il compressore del velivolo a terra veniva fatto ruotare mediante l'uso di un carrello di start realizzato unendo assieme due motori Buick v8. L'elettronica del velivolo era divisa in due parti,quella relativa i sistemi di guida e quella dei sistemi di difesa.Se quella del sistema di guida era sostanzialmente convenzionale con in più l'adozione di un apparato di telemetria che ad intervalli regolari inviava alla base di partenza i dati di volo dei vari sistemi del velivolo ; quella del sistema di difesa era estremamente sofisticata e disponeva di un sistema da guerra elettronica denominato ELINT SYSTEM VI che dopo aver rilevato la tracciatura del velivolo da parte di un radar nemico,attivava un sistema di disturbo denominato MAD MOTH con cui disturbare il radar nemico,a questo punto ,una volta rilevato il lancio del missile terra aria avversario,si attivava un altro disturbatore chiamato BLUE DOG mentre il sistema MAD MOTH si disattivava,il BLUE DOG prendeva il controllo del sistema di guida del missile deviandolo dalla traiettoria originale così da farlo detonare distante dal suo bersaglio. Tutto ciò veniva ottenuto grazie ad operazioni di ELINT ,in pratica mediante aerei dotati di sofisticati sistemi,si registravano le emissioni radar dei sistemi avversari e si creavano le appositi contromisure per rendere inefficaci i sistemi nemici.Questo sistema continuamente aggiornato è ciò che ha permesso all'SR-71 di rimanere in linea sino agli anni '90 e di volare in prossimità dei territori nemici in condizioni di quasi completa invulnerabilità. L'A-12,il capostipite della famiglia era pensato solo come piattaforma di ricognizione fotografica e tra i due velivoli volava più in alto e più veloce,però il carico di lavoro per il pilota era sicuramente elevato,l'USAF decise così di richiedere una propria piattaforma da ricognizione strategica ma in versione biposto,lasciando al pilota la condotta del velivolo e demandando all'operatore di sistema la gestione degli apparati da ricognizione e guerra elettronica.L'SR-71 quindi,era caratterizzato dalla possibilità di montare una gran varietà di sensori semplicemente sostituendo al sezione anteriore del velivolo a seconda della tipologia di missione,poteva esserci la necessità di sole foto,di una tracciatura radar col radar a scansione laterale o un mix delle due.In questo velivolo quindi la versatilità era decisamente un plus.

Ho avuto la fortuna di vedere dal vivo,sia nella sua base stanziale di BEALE in California che nel distaccamento n4 di Mildenhall in Inghilterra,l'SR-71 e ogni volta si rimaneva impressionati da questa macchina.Allego quindi una piccola selezione di immagini per completare la descrizione appena fatta.

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Qui un Blackbird in atterraggio a RAF Fairford durante il Tattoo del 1989.

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Qui un SR-71 in statica presso la sua base stanziale di RAF Mildenhall durante un airshow,il velivolo attrae l'attenzione di un vasto pubblico.

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qui siamo sempre a RAF Mildenhall e un SR-71 viene preparato per una missione addestrativa.

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la vista frontale e dal basso permette di apprezzare la particolare linea aerodinamica del velivolo qui in rullaggio a Beale AFB,Ca. sua base stanziale.

 

 

 

 

 

 

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14 Commenti


Commenti Raccomandati

  • Nikonlander Veterano

bello! nella versione da intercettazione YF-12 fece la sua comparsa in questo fumetto degli anni '60.

 

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  • Eccellente, grazie ! 1
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  • Nikonlander Veterano

grazie.. hai fatto un'eccellente lavoro.. letto tutto al volo..

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  • Nikonlander Veterano

Articolo molto interessante e ben documentato su un velivolo che in quegli anni definire avveniristico era poco, nato con un utilizzo ben preciso: spiare il nemico (di allora). Soluzioni assolutamente d'avanguardia per quegli anni, viste soprattutto le quote alle quali doveva operare. Bravo, bel lavoro :)

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  • Nikonlander Veterano

Bell'articolo,  competente ed appassionato, ed ottime foto, velivolo stupendo, Il Blackbird mi aveva  affascinato molto nel  periodo in cui mi era venuta una grande passione per gli aerei  (modellismo, non fotografia).  

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  • Nikonlander Veterano

Gran bell'articolo, l'ultima foto è davvero spettacolare, entusiasmante!

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  • Nikonlander Veterano

Sbaglio, o non era chiamato anche " Vedova Nera?  "   un modellino della Revell a suo tempo lo montai...

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  • Nikonlander Veterano
32 minuti fa, Roby C dice:

Sbaglio, o non era chiamato anche " Vedova Nera?  "   un modellino della Revell a suo tempo lo montai...

Il Northrop "Black Widow"  (Vedova Nera) era un caccia bimotore della seconda guerra mondiale,  con  delle mitragliatrici montate su una torretta superiore in alcune versioni, progettato come caccia notturno, dimostratosi efficace soprattutto contro i bombardieri.

 

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PS. Ho montato anch'io il modellino della Revell :) 

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  • Nikonlander Veterano
Tanker

Inviato (modificato)

Grazie a tutti dei commenti ,spero di aver suscitato un po' di interesse rivelando aspetti del mondo aeronautico sconosciuti ai più e al di fuori dei luoghi comuni a cui ci abitua la stampa generalista e non. Poichè ieri non son riuscito a completare il caricamento delle immagini,ne aggiungo altre a completamento di quanto scritto nella parte iniziale.Sotto ad ogni foto trovate  la descrizione .

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Qui una rara giornata di sole a RAF Mildenhall con l'esemplare 972 che viene trainato all'area di prova motori,per ridurre il rumore era stata costruita un'apposita struttura,tutt'ora esistente in cui veniva provato il propulsore.Prima di ogni missione,addestrativa o operativa tutti i sistemi del velivolo venivano testati a terra.

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Qui invece siamo a Beale AFB e l'SR-71 è all'interno del suo ricovero.Il personale di manutenzione sta operando sul velivolo. Si può notare il pavimento bagnato sotto il velivolo.questa era una caratteristica curiosa del Blackbird. La fusoliera e le ali subivano durante il volo a causa delle elevate temperature,una dilatazione precalcolata in sede progettuale.Poichè le ali erano bagnate,ovvero fungevano da serbatoio del carburante,era giocoforza che si formassero delle perdite poichè nessun sigillante provato per ridurre l'inconveniente,riuscì mai a sigillare ermeticamente i serbatoi.In pratica il sigillante doveva espandersi col caldo e poi a velivolo fermo a terra ritornare allo stato iniziale,nessun prodotto,nonostante gli sforzi profusi,riuscì mai a soddisfare questo.Da qui la particolarità di vedere spesso dei secchi posti sotto le ali a velivolo fermo in cui gocciolava il carburante che come già detto,non presentava rischi di infiammabilità.la foto l'ho fatta dalla scaletta di servizio utilizzata per l'ispezione delle code delle cisterne KC-135Q ivi basate ed appositamente dedicate al rifornimento del Blackbird.

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Qui vediamo i piloti scendere dal furgoncino che li ha trasportati presso il velivolo.I piloti dei Blackbird vestivano una tuta simile a quella che indossano gli astronauti data la quota a cui operavano e in cui,in caso di incidente potevano trovarsi catapultati.In effetti ci fu durante uno dei voli di test dell'MD21,un'eiezione da parte del pilota e dell'operatore di sistema alla velocità di Mach3.Entrambi sopravvissero all'eiezione dimostrando così la validità della tuta.Le prime versioni della tuta erano argentee,poi bianche,ma siccome queste tonalità rimandavano fastidiosi riflessi sul pannello strumenti,vennero dapprima prodotte in colore marrone ,poco gradito dagli equipaggi,e infine in giallo/arancio come quelle in foto e che sono tutt'ora utilizzate dai piloti di U-2/TR-1.L'MD21 era un progetto in cui si voleva lanciare un drone da Mach3 propulso da statoreattore ,mediante il lancio da parte di un vettore madre M21,il drone D21 a quel punto,alla velocità di mach3+ aveva le condizioni per avviare lo statoreattore che era il suo sistema propulsivo.A quel punto il drone,agganciato al dorso dell'M21 tramite un pilone con sgancio pneumatico si sarebbe avviato autonomamente a seguire la rotta programmata nel sistema di guida.Durante uno dei lanci di prova,il drone impattò una delle derive dell'M21 causandone la disintegrazione,l'equipaggio si eiettò con successo,ma una volta in acqua (il test era fatto al largo della costa californiana) l'operatore ai sistemi aprì la visiera del casco facendo entrare acqua e affogò.Dopo questo incidente il programma venne cancellato.

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Qui l'equipaggio al ritorno dalla missione addestrativa di cui sopra,viene salutato dai colleghi.Durante le missioni operative,c'erano sempre due equipaggi e due velivoli,uno primario e uno di riserva qualora un membro dell'equipaggio stesse male o il velivolo avesse problemi.Gli equipaggi venivano sempre addestrati a coppia fissa e tali rimanevano sinchè erano assegnati a Beale AFB.Questo per creare affiatamento tra i due in quanto il velivolo aveva una condotta impegnativa,come diceva sempre un pilota,nell'attimo in cui ti rilassi succede qualcosa e a quella velocità e quota non è certo piacevole.

 

 

 

Modificato da Tanker
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  • Nikonlander Veterano

Grazie Tanker, lettura molto interessante.
Chissà le facce dei sovietici quando hanno scoperto da dove arrivava il titanio usato per la produzione dei blackbird. xD

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  • Nikonlander Veterano

Ottimo articolo, belle le foto e molto interessante la descrizione dell'aereo e del progetto che lo aveva determinato.

Qual era la quota massima a cui poteva volare? E a quella quota, negli anni di servizio, era realmente difficile da individuare ed eventualmente abbattere?

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  • Nikonlander Veterano
5 ore fa, Silvio Renesto dice:

Il Northrop "Black Widow"  (Vedova Nera) era un caccia bimotore della seconda guerra mondiale,  con  delle mitragliatrici montate su una torretta superiore in alcune versioni, progettato come caccia notturno, dimostratosi efficace soprattutto contro i bombardieri.

 

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PS. Ho montato anch'io il modellino della Revell :) 

grazie Silvio...  un'errore dato dal tempo..  e quindi.. un sei meno meno...

il particolare però delle ali / serbatoio porose le ricordavo..

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  • Nikonlander Veterano

mi aggiungo pure io a quelli che montarono il modellino del P-61 Revell,altro velivolo che mi ha sempre colpito per la sua forma. Riguardo la quota operativa e la velocità massime raggiungibili,ci son dei distinguo da fare a seconda del tipo di velivolo. l'A-12,il capostipite della famiglia,il velivolo costruito per la CIA,aveva una tangenza operativa di 92000 piedi e una velocità di Mach 3.42, l'SR-71 una tangenza di 85000 piedi e una velocità di Mach3,2, l'YF-12 81000 piedi e Mach3,2. La velocità e la quota operativa (tangenza) non erano le sole armi su cui contava per violare impunemente lo spazio aereo avversario,associata era la suite di guerra elettronica attiva/passiva che permetteva di rendere inutili i sistemi di difesa dell'avversario.Ci son stati tentativi di intercettazione da parte sovietica prima col MiG-25 e poi col MiG-31 ma non ne vennero mai a capo.

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