Ranunculus ficaria
Il mio interesse per il mondo vegetale, è stato quasi esclusivamente rivolto alle specie arboree. Coltivo bonsai di essenze rigorosamente autoctone da oltre 30 anni. Per poter mantenere in buona salute le piante in vaso, occorre una discreta conoscenza delle esigenze delle varie specie, poiché ogni specie ha delle proprie necessità, che le altre specie non hanno. Per approfondire gli argomenti attinenti a questa coltivazione, negli anni ho frequentato corsi, letto libri e un’infinità di riviste. La passione per i bonsai non si è mai indirizzata per le specie da fiore e per i fiori in generale.
Il mio interesse fotografico per i fiori è iniziato una decina di anni fa, casualmente, perché vagando per campagne e monti alla ricerca di farfalle e insetti, ho incominciato a fotografare anche i fiori. Da lì è iniziata pure la mia attuale passione per la ricerca delle orchidee spontanee. Ma questa è un’altra storia.
Le foto che stampo mi piace condividerle con altra gente allestendo delle piccole mostre in occasione di eventi a carattere naturalistico. Le espongo soprattutto per constatare l’interesse che suscitano. Ebbene, ad esclusione di qualche eccezione, le foto di fiori non le ca.. nessuno. Non riuscivo a capire il perché di questa indifferenza, alla fine mi sono convinto che nonostante si continui parlare di natura, non frequentandola, è ovvio che non la si conosca. La gente riconosce le poche specie di fiori che trova nei garden, dove le vede dal vivo, e di fronte alla foto di un fiore nostrano rimane indifferente. L’atteggiamento cambia se le foto sono viste da persone che abitano in montagna o in campagna. Laddove la natura si vive, i fiori vengono riconosciuti, suscitano interesse anche se non riconosciuti e le immagini di fiori sono apprezzatissime.
Vi propongo alcune interpretazioni di un piccolo fiore, il ranuncolo favagello, comune ai bordi dei ruscelli, che da un po’ di anni ha colonizzato un piccolo angolo del mio giardino e a marzo fiorisce.
Il 15 marzo, in piena clausura coronavirus l’ho potuto fotografare. Con la Nikon Z7 e il Nikon AF 200mm f/4 D ED IF Micro in manual focus e senza treppiede (qualsiasi treppiede sarebbe risultato troppo alto e non avrebbe permesso la corretta angolazione rispetto al soggetto) a priorità di diaframmi ed esposizione spot. La possibilità di ingrandire la vista nel mirino ed il focus peaking presenti nella Z7, mi hanno agevolato tantissimo nella selezione accurata della messa a fuoco.
La mia è una ricerca puramente estetica attraverso la quale vorrei suscitare interesse verso l’ambiente naturale. Ai più le foto risulteranno monotone, ma gradirei da voi commenti e soprattutto critiche sulle singole foto, non sulla galleria.
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