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[luoghi] Il mio Giappone 2019 parte 8: Hokkaido Tour


Alberto73

1.185 visite

Questa ottava tappa del viaggio in Giappone ci porta a fare un breve tour dell’Hokkaido tra le sue colline e i suoi bellissimi paesaggi.

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La prima tappa è Campana Rokkatei. Un edificio ubicato in mezzo al vigneto di Shimizuyama nella città di Furano (ebbene sì, in Giappone hanno anche i vigneti e producono vino), edificio che ospita un caffè. Dalla terrazza è possibile ammirare le montagne vulcaniche e la vista può spaziare sui vigneti circostanti. Accanto all’edificio è presente la torre con la campana simbolo di Rokkatei.

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L’Hokkaido è conosciuto anche per le culture di lavanda. La sua coltivazione risale a circa 100 anni fa. All’epoca la maggior parte dei prodotti che contenenti lavanda provenivano da questa regione. A partire dagli anni 60/70 l’importazione di lavanda a costi più convenienti ha ridotto la domanda della produzione nazionale. Per questo motivo i campi di lavanda di questa regione sono diventati un’attrazione turistica.

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La seconda tappa di questo tour ideale ci porta a visitare la Tomita Farm, un’azienda agricola nei pressi della città di Furano famosa per le sue coltivazioni di fiori. Vi possiamo trovare, infatti, coltivazioni di fiori di vari colori. Dal 2008 l’azienda ha aperto un’altra coltivazione esclusivamente di lavanda,denominata “Lavender East”, a 4 km dalla sede principale, che copre un’estensione di 14 ettari in cui possiamo trovare anche un negozietto e un caffè, ma soprattutto un osservatorio da dove ammirare il paesaggio.

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Lasciata Tomita Farm proseguiamo alla volta di ‘Shikisai no oka’, letteralmente colline dei colori stagionali, che è il più grande parco floreale della zona di Furano. Nei suoi 15 ettari possiamo ammirare trenta varietà di fiori diversi, tra cui citiamo l’immancabile lavanda ma anche cosmo, lupini, girasoli, dalie e anemoni giapponesi. L’area è accessibile tutto l’anno e l’ingresso è gratuito, viene però chiesta ai visitatori una donazione di 200 (Yen, circa un Euro e mezzo) a persona per coprire i costi di manutenzione dei giardini floreali.

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Il nostro giro si conclude in un luogo spettacolare: il Blue Pond. Conosciuto anche come ‘il lago che cambia colore’, è un piccolo lago artificiale sulla riva sinistra del fiume Bieigawa, nei pressi di Shirogane Onsen, stazione termale della città di Biei. Col tempo è diventato una meta turistica molto apprezzata grazie al colore particolare delle sue acque, che sembra cambiare continuamente, dal turchese acceso al verde smeraldo fino al blu cobalto a seconda della luce che riceve e delle condizioni atmosferiche. In primavera il Blue Pond assume un colore verde smeraldo dovuto alla vegetazione che cresce sulle sponde e immersa nel lago; in estate l’acqua diventa turchese, per virare sempre più verso il blu intenso con l’avvicinarsi dell’inverno; quando nevica il contrasto con il bianco della neve crea un effetto davvero unico e le fotografie scattate qui risultano spettacolari. Sull’origine della colorazione dell’acqua non c’è ancora un’idea certa. Un’ipotesi molto probabile è la presenza in essa di sostanze chimiche. L’idrossido di alluminio, ad esempio, sarebbe responsabile del particolare riflesso della luce, mentre lo zolfo, tipico delle aree termali, colorerebbe i sassi di bianco dando risalto all’azzurro dell’acqua.

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La nascita di questo lago è la diretta conseguenza della creazione di un sistema di controllo delle erosioni risalente al 1988. Si tratta di uno sbarramento avente lo scopo di evitare che la colata di fango, conseguente all’eruzione del vulcano Tokachidake raggiungesse la città di Biei. In questo modo il fiume ha accumulato talmente tanta acqua da creare questo bacino.

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Dal 2014 sono consentite le visite anche in periodo invernale.

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Curiosità: tra i 15 wallpapers disponibili per OS X Mountain Lion c’è una foto del Blue Pond.

Qui trovate Gli altri articoli del mio blog. Concludo con in breve filmato montato da me.

つづく

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5 Commenti


Commenti Raccomandati

  • Nikonlander Veterano

Belle le immagini dei campi fioriti, e suggestiva quella della serra che sembra galleggiare sulla lavanda.

Mi piace molto l'odore della lavanda, forse fin da quando mia madre soleva raccoglierla in piccoli sacchetti di tulle che poi inseriva nei cassetti della biancheria per profumarla: ciò che credo ormai nessuno faccia più.

Amavo una volta anche un profumo per uomo alla lavanda, secco e delicato. Mentre invece non sono mai riuscito neanche a sorseggiare una bevanda alla lavanda: sarebbe come dissetarsi con un dopobarba o con un'essenza che abitualmente senti addosso ad una donna. Bleah... :S

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  • Nikonlander

Ciao Alberto, il Giappone che ci proponi, ogni volta me lo fai vedere sempre diverso da come lo immagino.
Certo che le viti sul suolo vulcanico e i campi di lavanda, sono per me una sorpresa.
La bibita alla lavanda non l'ho mai assaggiata ma mi incuriosisce, invece il gelato, che se costa 300 yen, costa meno che da noi, al gusto lavanda è davvero buono.

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  • Nikonlander Veterano
1 ora fa, Pedrito dice:

Belle le immagini dei campi fioriti, e suggestiva quella della serra che sembra galleggiare sulla lavanda.

Mi piace molto l'odore della lavanda, forse fin da quando mia madre soleva raccoglierla in piccoli sacchetti di tulle che poi inseriva nei cassetti della biancheria per profumarla: ciò che credo ormai nessuno faccia più.

Amavo una volta anche un profumo per uomo alla lavanda, secco e delicato. Mentre invece non sono mai riuscito neanche a sorseggiare una bevanda alla lavanda: sarebbe come dissetarsi con un dopobarba o con un'essenza che abitualmente senti addosso ad una donna. Bleah... :S

il profumo della lavanda è sempre piaciuto anche a me, mentre mio padre odia qualsiasi cosa che abbia anche un vago odore. Questo breve giro dell'Hokkaido mi ha fatto vedere dei paesaggi davvero belli, compreso il Blue Pond che forse in fotografia rende meno che visto dal vivo.

25 minuti fa, egidio65 dice:

Ciao Alberto, il Giappone che ci proponi, ogni volta me lo fai vedere sempre diverso da come lo immagino.

Diverso in positivo spero... :) 

32 minuti fa, egidio65 dice:

Certo che le viti sul suolo vulcanico e i campi di lavanda, sono per me una sorpresa.
La bibita alla lavanda non l'ho mai assaggiata ma mi incuriosisce, invece il gelato, che se costa 300 yen, costa meno che da noi, al gusto lavanda è davvero buono.

quello è il prezzo a cui lo vendevano lì e non credo sia produzione diretta... su alcune cose in Giappone si spende meno che da noi mentre su altre no... :) 

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  • Nikonlander Veterano
2 ore fa, Pedrito dice:

Mi piace molto l'odore della lavanda, forse fin da quando mia madre soleva raccoglierla in piccoli sacchetti di tulle che poi inseriva nei cassetti della biancheria per profumarla: ciò che credo ormai nessuno faccia più.

Anche la mia!

Venendo al reportage, mi rendo conto che il Giappone ha più sfaccettature di quanto mi immaginassi. Mi fai venire voglia di andarci.

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  • Nikonlander Veterano
4 ore fa, Silvio Renesto dice:

Anche la mia!

Venendo al reportage, mi rendo conto che il Giappone ha più sfaccettature di quanto mi immaginassi. Mi fai venire voglia di andarci.

Concordo, io quest'anno sarei dovuto andare nello Shikoku che offre paesaggi ancora diversi, ma credo che dovrò rinviare...

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