Bianco o Nero?...e il grigio?
CitaVorrei sottolineare che l'errore nel quale cadono in molti, QUASI TUTTI
consiste nell'aspetto secondo cui la fotografia in Bianco e Nero non differisca da quella a Colori per il semplice fatto che ci siano soggetti che rendono meglio a colori ed altri in biancoenero, quindi per un fattore assolutamente soggettivo,
perché, se esaminato da questo punto di vista, a Tizio potrebbe piacere un bel Rottweiler in BN mentre a Caio ... a colori...
ma per il fatto che già A MONTE la contrapposizione é tra
- la Fotografia espressa con i Colori
OPPURE
- la Fotografia espressa in Bianco e Nero
che a questo punto non sono più colori (il bianco ed il nero) comunemente intesi, ma DATI CONCETTUALI attraverso i quali tradurre l'intera gamma cromatica dello spettro sensibile.
Vediamo se riesco a spiegarmi meglio:
la fotografia in bianco e nero esiste, perché agli albori del procedimento di sviluppo si sono usate delle sostanze organizzate chimicamente (ossia, che reagiscono tra esse) in maniera tale da lasciare impressionata un'ossidazione su di un supporto:
allora non c'era alternativa ed i fotografi delle origini dovettero imparare a considerare il Soggetto attraverso questa chiave di lettura, così tanto diversa (da somigliarle tantissimo) alla pittura e così tanto affine ad altre arti figurative come la scultura (pur sembrando prioprio tutt'altro), l'incisione, la scrittura, arti e veicoli della mente che, se ci pensate bene, anch'esse devono trasferire dei concetti senza poter utilizzare la semplificazione dei "Colori Reali".
Quindi il Bianco e Nero é un concetto e non una situazione reale, con la quale riprendere il Soggetto in termini di contrasto e non di cromia: con esso si registrano le alternanze di Luci ed Ombre, di Chiaro e di Scuro, di Piano e di Forte e tutte le gradazioni intermedie di grigi che riusciate a:
-separare
-miscelare
-opporre accostando
Non esiste quindi un soggetto più o meno adatto alla foto in Bianco e Nero,
bensì una Luce più o meno adatta a questo genere espressivo
che, per essere reso come ho detto, necessita assolutamente di materiali che lo autogenerino, incoraggino ed esaltino
e mai più di pietose decolorazioni ed enfatizzazioni digitali dagli odierni limiti interpretativi !
(per quanto possano essere aiutati dalle moderne opportunità software)
Con tutto il rispetto per gli sforzi delle persone che in questo frangente e con questi mezzi si avvicendino
In questo mio blog riprendo, come manifesto (pubblicato su Nikonland.eu nell'ormai remoto 2007), una visione/concezione della fotografia in bianco e nero propria di fotografi, come me, che praticavano questo genere con attitudine differente rispetto a quella con la quale si apprestavano alla fotografia a colori, classica della fase fotografica chimica, che si è interrotta all'inizio di questo secolo (vengo infatti da lontano) con l'avvicendarsi degli strumenti digitali.
In un periodo nel quale qui su Nikonland rinasce l'attenzione sulla trasformazione in biancoenero di files, che nascono sui fotoricettori digitali invece ad ampia gamma cromatica, sollecitato a questo scopo da Mauro, vorrei tentare di spiegare come si approccia al soggetto da fotografare in Bianco e Nero un fotografo che ha avuto la fortuna di comprendere la struttura di quel mezzo, dal punto di vista interpretativo, chimico, strutturale, in relazione alle tre fasi della previsualizzazione e scatto, sviluppo e stampa della fotografia progettata.
In ognuna di queste fasi era possibile intervenire compositivamente per determinare di volta in volta la resa del materiale che si andava manipolando (ovviamente in prima persona)
Delle tre fasi, la terza, quella della Stampa, aveva (ed ha tuttora) un'importanza interpretativa talmente forte, da dover interagire spesso con un soggetto specifico, che si assumesse la sua parte FONDAMENTALE di onere compositivo, in accordo e comunicazione attiva col Fotografo.
Si tratta di un work in progress, nel quale vi invito a fare commenti solamente alla fine della prima fase, nella quale indicherò i vantaggi/svantaggi attuali, nella gestione con una moderna mirrorless Nikon (e vi spiegherò perchè faccio questa specificazione) della fotografia in biancoenero.
Abbiate pazienza, perchè occorrerà del tempo: ho trascurato da anni quella che era un tempo una prerogativa della mia produzione fotografica, perchè sono stato fin qui deluso (dal digitale in qua) dal degrado di questo genere, dovuto principalmente a delle false considerazioni da parte di utenti dei sw di sviluppo, i quali si sentono liberi di lavorare un file solo dopo averlo scattato.
Ed invece qui sosterrò come si debba cominciare da molto prima....
Molto...
Max Aquila per Nikonland 3.0
-
1
28 Comments
Recommended Comments