Il DPCM e il mio compleanno...
Ha preso vigore il giorno in cui ho compiuto 56 anni il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n.62 con il quale l'intero territorio nazionale è stato considerato zona di pericolo epidemiologico e i suoi abitanti invitati a mantenere misure di distanziamento sociale inaudite, anche in periodi di conflitto bellico.
Di guerra batteriologica infatti si tratta e del nemico invisibile, nell'aria, dobbiamo contribuire a non farci veicolo di infezione altrui.
Tutti a casa e se proprio si debba uscire, per fare la spesa, per andare dal medico o in farmacia (o per le deiezioni degli animali domestici) a distanza utile da non percepire la compresenza degli altri esseri umani.
Vivo da solo, non più sposato, quindi ho i figli che stanno con la madre, mia madre che sta da sola (ma da ottantenne è un soggetto fragile e non voglio rischiare di poterla contagiare), la mia compagna che abita col figlio in un'altro appartamento.
Mi sono rassegnato a ...festeggiare da solo a casa e dedicare il mio tempo in questi lunghi giorni alla riflessione e a tentare di tenere in piedi a distanza la mia attività lavorativa di...consulenza, eminentemente fondata sull'assiduità di contatto con i clienti e potenziali stessi.
Non ho gatti o cani a casa (allergico) e la mia casa non è certo piccola per una persona sola: ho in giro oltre alle vetrine e scaffali di fotocamere, obiettivi, luci e flash anche tanti libri e molta collezione di musica (anni Cinquanta, Sessanta, Settanta, Ottanta: il resto...come non fosse mai stato scritto), ergo posso leggere, ascoltare e ...fotografare.
Anche senza uscire...
(sta suonando Eric Clapton: non alla porta...)
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