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Genocido aukų muziejus (museo delle vittime del genocidio)


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Vi scrivo qua un piccolo racconto di un viaggio fatto a Lituania anni fa in occasione di un invito del matrimonio di una coppia di amici italo/lituani e mio amico ha fatto il cicerone facendomi vedere la bella Vilnius e vi parlerò questo museo di genocidio ai danni del popolo lituano da parte del famigerato KGB, le foto sono state fatte dalla coolpix 995 ed era unica macchina fotografica digitale e dal museo era proibito di fare le foto e ho dovuto farlo di nascosto e alla svelta, mi scuso della qualità fotografica.

 Il museo si trova nell'ex quartier generale del KGB di fronte alla piazza Lukiškės ; pertanto, viene chiamato in modo informale come il Museo del KGB e vi racconterò una piccola storia del palazzo.

il museo originariamente ospitava il governatorato di Vilna e durante  gli anni della prima guerra mondiale ospitò uffici militari tedeschi e dopo la guerra viene usata come il centro di coscrizione per esercito lituano e come quartier generale del comandante. durantr le guerre di indipendenza lituane ospitava commissariati e tribunale rivoluzionario e dal 1920 ospito le corti di giustizia per il voivodato di Wilno.

Nel 1940 Lituania viene invasa dall'unione sovietica e il sotterraneo del  palazzo viene usato per la prigione dei deportati e arresti di massa da parte dei russi e nel 1941 Germania nazista invase la Lituania e l'edificio fu occupato dalla gestapo.

nel 1944 i sovietici ripresero la Lituania e da allora fino al ristabilimento dell'indipendenza della Lituania nel 1991 l'edificio fu usato  dal KGB come uffici abitativi, una prigione e centro interrogatorio, oltre 1000 prigionieri furono giustiziati nel seminterrato tra il 199 e inizio degli anni 60. Oltre ad ospitare il museo, l'edificio funge ora da tribunale e da deposito degli archivi speciali lituani.

Oggi sono visibili soltanto 19 delle 23 celle utilizzate (in realtà erano 50 celle e una parte viene riconvertito come archivio kgb), la stanza delle guardie, stanza della schedatura nonché la stanza delle torture e la stanza delle esecuzioni.

comincio le foto:

 

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Monumento alle vittime del Genocidio 

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la facciata del museo

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la targa del museo

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il corridoio del seminterrato che conduce alle celle di detenzioni e di tortura

 

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il particolare della cella d'isolamento

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sala delle torture e di interrogatorio e qui venivano legati con quel abito nero e la cella è completamente insonorizzata e non si potevano sentire le urle dei prigionieri sottoposti alle torture

 

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un'altra stanza delle torture e il pavimento era profondo di circa un metro e mezzo e dove lo facevano riempire acqua gelata e il detenuto lo facevano mettere nella parete in fondo con un minimo appiglio ai piedi e lo facevano stare in piedi per ore e ore e fino quando non c'e la facevano più a stare in piedi e cadevano nell'acqua fredda

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un particolare della stanza dove si sono scritti i documenti della prigionia e delle morti accertate

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sala documentazione

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sotto il pavimento vetrato ci sono alcuni oggetti appartenuti ai prigionieri giustiziati

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un'altro particolare dei reperti e notate lo sfondo della parete protetto con il vetro e indicano le esecuzioni fatte in questa stanza e sono crivellate dai colpiDSCN1331.JPG.99302cee306e60f291b7222ea0103bec.JPG

sala delle esecuzioni e dove gli agenti del Kgb davano le esecuzioni mortali ai detenuti e sullo sfondo di quella foto che una volta c'era il rubinetto per lavare il sangue nel pavimento ed è stato rimosso dal Kgb.

Qui finisce il mio racconto fotografico, durante la visita in quel museo e nei sotterranei sentivo un disagio e oppressione e mi sembrava di  sentire le urle dei prigionieri torturati e uccisi.

grazie per essere soffermati.

Claudio

 

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6 Commenti


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  • Nikonlander Veterano

Opprimente sicuro :(
Non so se avrei il coraggio di entrarci, pur trattandosi di un museo. Ma il fatto stesso che io sappia che questo museo esiste è sufficiente a non farmi dimenticare quel periodo storico. Nonostante le difficoltà le immagini raccontano bene le varie aree della struttura. Ottimo lavoro.

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  • Nikonlander Veterano

Grazie per il reportage, per quanto doloroso non bisogna dimenticare il passato se si vuole sperare di non riviverlo.

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  • Nikonlander Veterano

Io amo fotografare il bello, per cui non credo che avrei scattato queste foto. Non di meno sono contento lo abbia fatto tu, mostrandole: Molta parte dell'umanità soffre ogni giorno di efferate tragedie e l'auspicio è che, prima o poi, conoscendo le sofferenze del passato si impari ad evitare quelle del futuro!

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  • Nikonlander Veterano

Come Massimo, anch'io non avrei avuto il sentimento di fotografare questo "museo", ma hai fatto bene tu a farlo affinché non si dimentichi mai cosa l'uomo è in grado di fare, con la speranza che prendendone coscienza non si ripetano più simili nefandezze.

La qualità delle foto? Mi sembrano fin troppo espressive ed esplicative... :(

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  • Nikonlander Veterano

grazie amici per la visita dei commenti, sono d'accordo con voi  per non fotografare questi musei, per fare reportage e serve per  ricordare come siamo capaci di commettere le atrocità contro l'umanità.

 

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