Effetto Coronavirus
Io vivo in campagna, una campagna antropizzata, semi urbanizzata. Il mio giardino confina a ovest con un grande residence per vacanzieri, a sud con il parcheggio del residence. Gli altri due lati confinano con due strade, ex stradine di campagna. Oltre la strada a nord c’è un oliveto e a est un prato ed un vigneto.
Da casa mia, la presenza degli uccelli è sempre stata molto percepibile, soprattutto in questa stagione, per la sinfonia di canti che si udivano. Averli a portata di obiettivo è sempre stato assolutamente impossibile per la costante circolazione di autoveicoli e persone: residenti, manutentori o giardinieri.
Sulla stradina principale, che comunque rimane sempre una strada di campagna, dopo le prime restrizioni del governo, gli autoveicoli sono drasticamente diminuiti ma nello stesso tempo è incominciata una incessante corsa podistica, disturbata solo da prestanti ciclisti o da intere famiglie di cane munite. Tutto è durato fino giovedì scorso. Da venerdì mattina, improvvisamente è scomparsa la presenza umana e gli uccelli si sono avvicinati e fatti vedere.
Dalle mie finestre sono riuscito a fare alcuni scatti decenti, ne posto solo alcuni significativi. Tutti con D500 e 500 PF ED a F. 5,6
Verzellino, maschio sopra , femmina sotto
Zigolo nero
Cinciallegra
Nel tardo pomeriggio dalla parte opposta un paio di lepri si rincorrevano e i colombacci cominciavano i preparativi prima della costruzione dei nidi.
Se non fosse per il dolore, la tristezza e i danni devastanti che questo virus sta provocando, a me l'effetto dell'isolamento momentaneo non dispiace poi molto.
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