Gran Riserva, speciale.
Nel nostro sgabuzzino (che è abbastanza ampio, asciutto e non riscaldato) ci teniamo le bottiglie di vino. Ma non potevo immaginare che il liquido più prezioso che abbiamo in casa, si trovasse invece sotto il lavello.
Ovviamente un valore segno dei tempi, mi auguro che presto i valori si riequilibrino in favore del Barbaresco, comunque ad oggi le cose stanno così. A proposito di come "stanno" queste cose, un mio amico mi ha girato qualche snapshot cellularesco colto presso un grande supermercato della famosa catena dalla consonante allungata.
Personalmente non ho il tempo di andarci al supermercato perchè, per evitare a mia moglie il classico lazzaretto dei mezzi pubblici, mi sparo 4h giorno di guida spericolata su provinciali e tangenziali milanesi. Sabato prossimo spero di trovare almeno i grissini nel reparto prodotti a lunga conservazione, sempre che sui social non compaia qualche epidemiologo del web ad asserire straordinarie qualità protettive del pane secco allungato.
Sabato scorso son passato in farmacia e, dopo aver ricevuto i medicinali per le mie anziane assistite, mi son permesso di fare una domanda: "NO! NON MI CHIEDA LE MASCHERINE". Infatti no, volevo sapere solo se avevano in casa sei bottiglie di acqua di Tabiano unico strumento valido per cacciare via i dolori sinusitici dal mio capoccione. Sì quella non la voleva nessuno; ora ho 6 bottiglie, stanno nello sgabuzzino, accanto al Chianti ed ad un Barolo del'87. L'amuchina è tornata al posto che le compete: SOTTO IL LAVELLO.
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