[Musei] MUSAM, IL MUSEO STORICO DELL'AERONAUTICA DI VIGNA DI VALLE
In un sabato pomeriggio sono andato a visitare questo museo da poco riaperto dopo un lungo lavoro di ammodernamento; di seguito il resoconto con una selezione di immagini, forzatamente ridotta rispetto al numero di aerei e reperti visibili nel museo. Per le foto ho utilizzato il 24-120 f4 Z su Z8, solo per alcune immagini il Samyang 14 f2.8 Z.
Innanzitutto i cenni storici e le caratteristiche del luogo:
Il Museo Storico dell'Aeronautica Militare ha sede a Vigna di Valle (Bracciano), è intitolato a Luigi Bourlot, ed è la più antica infrastruttura aeroportuale italiana. La sua posizionare le sponde del lago è originata dal fatto che il lago stesso fu, a partire dai primi anni del secolo scorso, sede di un reparto del genio militare impegnato delle prime sperimentazioni con barchini a propulsione e, successivamente, i primi idrovolanti.
Successivamente l'area è stata base di appoggio per dirigibili, sempre mantenendo la vocazione sperimentale rispetto alle tecnologie del volo con applicazione militare. Dal 1945 sede di un reparto di Caccia Marittima e di un gruppo di volo del soccorso aereo.
L'inaugurazione sotto forma di museo è avvenuta il 24 maggio 1977, ha subito vai ammodernamenti e adeguanti nelle strutture che lo compongono fino ad arrivare all'attuale suddivisione. Tra l'altro è anche presenta una sezione che si occupa del recupero e restauro di velivoli storici al fine di conservare il patrimonio aeronautico nazionale.
Attualmente la superfice espositiva coperta ammonta a circa 16 mila mq suddivisa in 5 hangar, quasi tutti collegati tra loro da gallerie coperte, ed organizzati secondo un ordine temporale, oltre ad un settore esterno.
Un pannello esplicativo dell'intera area del complesso, si notano in blu i padiglioni espositivi che sono l'unica parte accessibile al pubblico.
Hangar Troster
Ospita i reperti ed i velivoli che vanno dalle prime sperimentazioni sul volo fino alla fine della grande guerra. La struttura è arrivata dall'Austria nell'ambito della riparazione danni di guerra. Ed è anche interessante perché permette di vedere l'ambiente di lavoro dello stesso periodo storico degli aerei all'interno. Dai primi barchini idroplani (impressionate pensare su cosa salivano i nostri bisnonni) impiegati nelle prime sperimentazioni, alle repliche degli aerei Wright ai veicoli impegnati nella prima guerra mondiale. In una teca sono preseti simulacri delle bombe e delle armi imbarcate su questi velivoli.
BARCHINO IDROSCAFO IMPIEGATO NELLE PRIME SPERIMENTAZIONI
LHONER L127 IN FORZA ALL'ESERCITO AUSTRO UNGARICO PREDA BELLICA
SPAD S. VII AEREO DA CACCIA - AEREO FRANCESE MA IMPIEGATO ANCHE DAI NOSTRI PILOTI TRA I QUALI FRANCESCO BARACCA
DALLE BACHENE DEGLI STRUMENTI DELL'EPOCA
SIAMO STATI PRECURSORI ANCHE IN CAMPI CHE SAREBBE STATO MEGLIO EVITARE
SIMULACRO DELLA BOMBA CIPELLI
Hangar Velo (collegato da un breve tunnel ispirato alla struttura di un dirigibile.
Ospita i velivoli in uso tra le due guerre mondiali, nonché alcuni idrocorsa (idrovolanti da competizione) utilizzati per la Coppa Schneider, tutti progetti Fiat e Macchi. Sono presenti, disposti in un area dedicata, oggetti risalenti alle spedizioni polari dei dirigibile Norge e Italia, comandati da Umberto Nobile; nonché reperti della squadriglia di idrovolanti impegnata nelle grandi traversate atlantiche comandate da Italo Balbo.
LE TECHE CON I CIMELI DELL'EPOPEA DEI DIRIGIBILI E DELLE MISSIONI A LUNGO RAGGIO
GLI IDROCORSA FIAT E MACCHI
AEREO ADDESTRATORE CAPRONI CA100
Hangar Badoni
Ospita i velivoli impiegati durante la seconda guerra mondiale e nel periodo immediatamente successivo. L'edificio risale al 1930, anche qui in perfetta attinenza con il suo contenuto.
UNA FOTO D'EPOCA DEGLI HANGAR CON GLI IDROVOLANTI SCHIERATI SULLA RIVA DEL LAGO
MONOPOSTO DA CACCIA MACCHI C300 POSIZIONATO SOTTO L'ALA DI UN SIAI S.82PW MARSUPIALE
UNA FOTOMOTRAGLIATRICE PRODOTTA DA OTTICA MECCANICA ITALIANA
IL RELITTO DI UN RE2000 FALCO, COSTRETTO ALL'AMMARAGGIO NEL 1943 E RECUPERATO NEL 2013, ESPOSTO NEL MUSEO DOPO L'OPERA DI RESTAURO
VEDUTA DALL'ALTO DI UNA PARTE DELL'HANGAR
Hangar Skema
Ospita buona parte dei mezzi più recenti, dai veicoli sperimentali ad una raccolta di cimeli che testimoniano l'impegno italiano in campo astronautico.
VEDUTA DAL'ALTO DEL PADIGLIONE SKEMA
ELICOTTERO AGUSTA BELL AB47G-2 IN SERVIZIO DAL 1954 AL 1978
ELICOTTERO AGUSTA SIKORSKY SH-3D/TS
Hangar 100 (il più vicino all'ingresso, ma conviene visitarlo per ultimo)
Ultimo padiglione per data di costruzione, è stato realizzato con i lavori ultimati nel 2023, circa 1800mq di esposizione coperta. Ospita aerei di ultima generazione affiancati ad aerei più anziani in esercizio dagli anni 50 e ad alcuni aerei in uso alla pattuglia aerea acrobatica nazionale. E' presenta una teca con caschi da pilota di varie generazioni, dai caschi in pelle fino agli ultimi modelli. In un altra una raccolta di oggetti dalle missioni spaziali.
SELEZIONE DI CASCHI DA PILOTA IN USO ALL'AEROUNATICA
PARTICOLARE DI UN CASCO IN PELLE CON RESPIRATORE
PIAGGIO P166M
AERMACCHI MB339 PAN IN VISTA FRONTALE ED ALLE SUE SPALLE LA CODA DI UN EUROFIGHTER TYPOON
LO STESSO MB339 IN VISTA LATERALE, ACCANTO SI INTRAVEDE LA CODA DEL G91 PAN
IL TYPOON A FIGURA INTERA
IL MUSO DI UN PANAVIA TORNADO
LA DIVISA DI VOLO DI LUCA PARMITANO E LA COMBINATA UTILIZZATA DA ROBERTO VITTORI NEL 2005 DURANTE LA MISSIONE ENEIDE A BORDO DELLA ISS
Area all'aperto
Sono esposti alcuni aerei dismessi; nel prato antistante il lago sono state posizionate opere a ricordo di figure significative o di aviatori caduti, come gli equipaggi che tentarono di portare soccorso al dirigibile Italia.
BIMOTORE DOUGLAS C-47DL SKYTRAIN ACCANTO LA VECCHIA GRU PER IL SOLLEVAMENTO PRIMA DI BARCHINI E POI DI IDROVOLANTI
UN GRUMMAN S2F-1 ANTISOMMERGIBILE
Il museo ha anche un bar con area ristoro ed una struttura coperta più piccola, con esporti vari modelli di motori aeronautici, spezzoni di cabine di aerei e cimeli vari. Per non dimenticare l'abitacolo dell'F104 liberamente accessibile ed un simulatore di volo dove sperimentare il pilotaggio di un caccia moderno (non ricordo se un EFA o un F16).
Il parcheggio per il pubblico è scoperto e rialzato, diciamo che la visita è agevole (anche per i disabili, essendo il museo attrezzato anche sotto questo aspetto) ma si cammina; io credo che un appassionato di aeronautica avrebbe validi motivi per passarci una mezza giornata. Non è possibile salire su nessun velivolo, sono però tutti ben osservabili e, negli hangar più grandi, visibili anche dall'altro grazie a dei camminamenti rialzati. Insomma il costo del biglietto è assolutamente giustificato ed anche la location, lungo le rive meridionali del lago di Bracciano, contribuisce molto alla qualità del tempo impiegato.
Spero di avervi fatto venire voglia di visitare il museo, grazie per la lettura e per i commenti.
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