Le Crete Senesi
Numerose foto che ho postato su Nikonland hanno per oggetto le Crete Senesi, per cui mi sono sentito in dovere di trattare, anche se in modo molto sintetico, le caratteristiche di questo meraviglioso territorio.
Le Crete Senesi è una zona sita a sud-est della città di Siena, che include i territori comunali di Rapolano Terme, Asciano, Buonconvento, Monteroni d'Arbia, Rapolano Terme e la frazione di San Giovanni d’Asso (Comune di Montalcino), tutti ubicati in provincia di Siena.
Il nome di quest’area nei pressi di Siena è legata al materiale di cui era principalmente composta. Il termine creta, sinonimo di argilla, indica i fondali di epoca preistorica - originariamente marini - che si trovavano in questi luoghi. Oggi, di questo passato geologico, resta la caratteristica colorazione del paesaggio che varia di stagione in stagione. Dunque, la prima descrizione delle Crete Senesi è legata alle sue sfumature: in primavera il colore predominante è un bel verde smeraldo e lucente, in estate si manifesta un giallo abbagliante fino a diventare, verso l’autunno, di una tonalità grigia che ricorda, appunto, quella dell’argilla.
Il paesaggio è caratterizzato da colline brulle e dolcemente ondulate, querce e cipressi solitari od in filari, i poderi isolati in cima alle alture, tratti di bosco negli avvallamenti ed i fontoni che raccolgono l'acqua piovana.
Località Torre a Castello - quercia solitaria, fontone e colline brulle e dolcemente
Località Torre a Castello - colline brulle e dolcemente ondulate
Località Torre a Castello - un fontone
Loc. Mucigliani - un cipresso isolato
Le Crete Senesi differiscono dal paesaggio della vicina Val d’Orcia poiché ospitano un alto numero di calanchi e di biancane. I calanchi assomigliano a ventagli semiaperti e sviluppati in verticale, mentre le biancane sono cupolette del terreno coperte di vegetazione e da cui spicca un colore molto chiaro. Questi due elementi rendono la zona simile ad uno scenario lunare, sospeso nel tempo e descritto fin dal Medioevo con il nome di “Deserto d’Accona”. Inoltre, le biancane sono riconoscibili per la loro tipica forma a cupolette bianche, brillanti nei giorni di sole e sono concentrate, in particolar modo, lungo la Via Lauretana, nel tratto tra Siena ed Asciano. I calanchi, invece, sono caratterizzati da profondi solchi del terreno “a lama di coltello” e si possono ammirare tra Asciano, Rapolano Terme ed in tutta l’area intorno all’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.
I calanchi presso Rapolano
Le biancane presso il Colle della Leonina
Ancora biancane presso il Colle della Leonina
Calanchi presso Asciano
Veduta del "deserto di Accona"
Lungo gli itinerari delle Crete Senesi si incontrano colline brulle e cipressi sparsi qua e là assieme a tratti di bosco e poderi solitari che dominano il paesaggio.
Il colle della Leonina con vista del borgo Mucigliani
Loc. La Leonina - sullo sfondo le "Grancie" (granai)
Un fontone fra Asciano e Trequanda
Un fontone sulla strada per Radi
Le Crete Senesi sono uno degli esempi più significativi attraverso cui si può conoscere il mondo della mezzadria, costituito da fattorie, paesi, poderi; dalle “grance” (caratteristici fabbricati con funzioni di magazzino e di granaio) presenti in particolare sul territorio a Buonconvento, dove è possibile visitare il Museo della Mezzadria, dedicato alla cultura rurale.
Loc. Torre a Castello - sul colle a destra le "Grancie"
Nei pressi di Radi - ancora "grancie"
Oltre alle innumerevoli bontà culinarie presenti nell'area in parola, la zona di San Giovanni d’Asso è rinomata per la produzione del tartufo bianco delle crete ed ospita una sagra, che si svolge nel mese di Novembre ed un museo dedicato al cosiddetto diamante delle Crete.
Treno Natura - corsa del convoglio storico effettuata il 10/11/2019 in occasione della sagra del tartufo di San Gionanni d'Asso.
Infine, sul colle di Leonina, nei pressi Mucigliani (Frazione del comune di Asciano), si trova il “Site Transitoire” opera dello scultore francese Jean-Paul Philippe. Dal 1993 questa installazione è rappresentata da una sedia come simbolo di accoglienza per il viandante e una finestra orientata verso il sole., L’artista, riguardo alla sua opera ha spiegato cosa volesse rappresentare: “installando quelle pietre mi resi conto che disegnavano nella luce e nello spazio i limiti di una casa. Una dimora senza mura dalla soglia invisibile. A terra alcune lastre, una sedia per accogliere il passante, un banco, una finestra e per tetto la volta celeste. L'ombra di questo mobilio di pietra tracciava al suolo la sua passeggiata grazie alle apparizioni della Luna e del Sole. Nel solstizio d'estate è nell'appiombo della finestra che il disco solare sparisce, mentre brillano la prima stella e le luci di Siena.”
Infatti, dal colle della Leonina si può ammirare il meraviglioso skyline della citta di Siena, sia con la luce del giorno che di notte con una calda illuminazione.
Loc. La Leonina - Fontone, biancane e Siena sullo sfondo
Loc. La Leonina - Fontone, biancane e Siena sullo sfondo dopo il tramonto
Lo skyline della citta di Siena visto dal colle della Leonina
Stesso posto a notte ormai inoltrata.
S.E. & O. : Se fra i lettori di questo blog transiteranno iscritti del posto o esperti in materia, sono ben accette integrazioni e/o correzioni.
Modificato da Gianni54
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