Nikon Z 7, prove di compatibilità
Questa mattina, in prossimità di uno stagno, stavo provando sulle libellule la Z7 con diversi obiettivi. Nel momento che avevo avevo montato 500 PF ED F.5,6 la mia attenzione è attratta dal gracidare di due cornacchie grigie che inseguono un rapace proprio sopra la mia testa. Punto e cerco di mettere a fuoco il rapace in volo, impresa disperata, la messa a fuoco continua ad andare avanti e indietro per alcuni secondi senza mai agganciare il soggetto che intravedo nel mirino e che scompare. Ormai il rapace è distante, desisto e penso che cretino sono stato nello staccare il 500 dalla D500 per provar a trovare qualche modo di utilizzo alla Z7, quando vedo che il rapace gira e torna un po’ indietro. Ricordando il metodo usato con i MF ai bei tempi, punto un albero che dista più o meno come il soggetto. Funziona: riesco ad agganciare il soggetto e scatto. Lo perdo e lo riprendo e scatto, così per una decina di volte. Sconsolato, guardo il monitor ancora imprecando ma con mio grande stupore vedo che le foto agganciate sono perfettamente nitide, 7 su 9. Una media che a quella distanza non ottengo nemmeno con la D500 . Non so se questo sia dovuto all’antivibrazione sul sensore, ma il risultato è ottimo, peccato abbia perso tutte le foto con il soggetto più vicino.
Scaricato sul computer, la mia prima impressione è confermata, tenendo conto che erano le 11 e che la distanza era sicuramente oltre i 100 metri e che ho scattato a mano libera: le foto sono nitidissime.
Un punto a favore della Z7.
Le due foto, le ho ridotte della metà, per non avere il soggetto troppo piccolo. Il cielo è di tonalità completamente diverso perché sono scattate con l’orientamento completamente diverso.
Biancone con biscia Z 7 5,6/500 F. 5,6 1/800 sec. ISO 64, mano libera
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