[Reportage] La fioritura di Castelluccio di Norcia
Essendo un frequentatore dell’evento in oggetto, riporto in sintesi quanto raccolto sul posto dagli agricoltori e sulle pagine del Web, che descrivono come si formano queste meraviglie della natura ed i migliori periodi per ammirarle. Essendo un frequentatore dell’evento in oggetto, riporto in sintesi quanto raccolto sul posto dagli agricoltori e sulle pagine del Web, che descrivono come si formano queste meraviglie della natura ed i migliori periodi per ammirarle.
La fioritura del Pian Grande di Castelluccio è senza dubbio uno degli appuntamenti più conosciuti e importanti che hanno come protagonista l’altopiano dei monti Sibillini. Un evento naturalistico molto apprezzato dai visitatori e tradizionalmente mantenuto dai residenti. Un trionfo di colori che si rinnova ogni anno, tra giugno e luglio. Ad essere precisi, però, dovremmo chiamarle “fioriture”, perché a sbocciare sono tanti tipi di fiori diversi.
La zona del Pian Grande si trova a circa venti chilometri da Norcia, collocata proprio alle pendici del Monte Vettore e forma una conca circondata da monti più o meno elevati. La piana si trova ad un’altitudine di m. 1.452 e oltre a questa estesa spianata, sono presenti altri due piani, denominati Pian Piccolo e Pian Perduto.
Il micro clima della zona è da considerarsi quasi assimilabile a quello della steppa ed è caratterizzato da ampie escursioni termiche giornaliere, per effetto della dispersione di calore da parte dell’ampia superficie carsica. Queste condizioni, unite ad un terreno fortemente drenante a causa del carsismo, scoraggerebbero molte coltivazioni. Eppure tali avverse condizioni sono state superate grazie alla tenace convivenza tra uomo e territorio, che ha portato alla selezione nel tempo di una varietà di lenticchia (Lens culinaris), che oggi è conosciuta come la lenticchia di “Castelluccio IGP”.
L’evento della fioritura del Pian Grande, solitamente, viene collegato alla fioritura della lenticchia. In realtà non è proprio così, sarebbe riduttivo riportare alla sola fioritura della lenticchia, quello che è uno spettacolo floreale unico al mondo.
Occorre precisare che il fiore della lenticchia è piccolo e bianco,
che in un ambiente esente da pesticidi di sorta, si amalgama insieme ad altre specie vegetali spontanee. Si tratta di specie vegetali che prosperano proprio negli ambienti coltivati. Quello delle piante spontanee è spesso visto come un problema, eppure nella piana del Castelluccio la presenza di queste colture si trasforma in una potenzialità. Le radici di queste piante, infatti, fanno in modo che nel terreno si mantenga un costante livello di umidità, che permette alla lenticchia di svilupparsi. Inoltre consentono di prevenire la perdita dei nutrienti dal suolo, che è interessato da un forte drenaggio. Ovviamente non vengono seminate insieme alla lenticchia, ma si propagano naturalmente nei campi e di anno in anno li colonizzano.
Ecco quindi che nell’attesa dello sviluppo della lenticchia, i visitatori e gli abitanti di Castelluccio possono godere di uno spettacolo floreale del tutto naturale, dato dalle fioriture spontanee. Durante tutto il periodo si assiste ad un concerto di colori, dato dal fatto che le fioriture delle diverse specie vegetali non avvengono nel medesimo periodo, ma si susseguono in periodi temporali diversi.
A dare inizio alle fioriture sono le corolle gialle e delicate della senape selvatica, che si mischiano insieme ai primissimi papaveri, che iniziano a tingere di rosso la piana. Questo avviene verso gli inizi di maggio, e durante questo mese, con il passare dei giorni, si aggiungono sempre nuove note di colore. Verso metà maggio iniziano a comparire le note bianche portate dalla camomilla bastarda e dal leucantemo. Si aggiunge, sempre a maggio, anche il grazioso blu dello “specchio di Venere”, che può virare al violetto e al celeste.
Maggio è il mese del risveglio della natura e quindi dell’inizio della preparazione alla vera fioritura, che vede il suo culmine nei mesi di giugno e inizio luglio, quando arriva anche il fiordaliso che dona alla piana l’ultimo tocco di colore, con il suo particolare violetto. Ed ecco quindi che tra i mesi di giugno e luglio il Pian Grande del Castelluccio e i due piani Piccolo e Perduto, offrono questo spettacolo.
Il periodo di massimo splendore della fioritura è solitamente tra fine giugno e la prima decade del mese di luglio.
Quest’anno, purtroppo, prima il freddo prolungato fino alla fine di aprile e successivamente il grande caldo secco, in assenza di pioggia ha fatto terminare in anticipo la fioritura.
Mentre, dodici mesi fa ho potuto ammirare una delle fioriture più belle e lunghe di sempre tanto che si era protratta fino al 20 luglio.
Il Pian Grande il 10/07/2018
Il Pian Grande l' 8/07/2019
2018
2019
Inoltre, mi preme sottolineare che Castelluccio è stata fortemente danneggiata dal sisma del 2016 e la zona rossa, seppur ridotta rispetto agli anni precedenti, fa ancora un effetto raccapricciante vedere la mole di rovine ancora non rimosse. Nonostante ciò, sul luogo si può soddisfare ogni tipo di esigenza alimentare, oltre ad acquistare ottime confezioni del prelibato legume, direttamente dai produttori. Mentre per dormire occorre riferirsi alle varie strutture ricettive presenti nella zona di Norcia.
L' ammasso di rovine stringe il cuore
Infine, una raccomandazione, per chi vorrà andare a vedere questo spettacolo della natura, mantenetevi nei percorsi e nei viottoli intorno agli appezzamenti coltivati, evitando di calpestare le colture, per rispetto alle persone che ci lavorano per ottenere con fatica un prezioso raccolto.
Quest'anno il divieto di accesso non è servito
Modificato da Gianni54
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