[personale] Il mio 2018
Condivido con voi alcune riflessioni sul mio "2018 fotografico", sulla scia del bellissimo esempio di Massimo Vignoli che nel suo blog ha fatto un bilancio della sua "vita fotografica" per l'anno 2018, scrivo vita e non attività perchè nelle sue righe si legge anche un'evoluzione della persona "fotografica". E' da leggere perchè nelle sue parole c'è altrettanta sostanza che nelle magnifiche foto presenti.
Pubblico queste mie riflessioni, non per imitare, nè per vantarmi (anche perchè di motivi non ce ne sarebbero molti) ma perchè, come ha scritto Massimo, riflettere su quel che si è fatto è importante per noi stessi e condividere queste riflessioni può essere di aiuto ad altri che magari sono in cerca di un percorso interessante che rinnovi la loro voglia di fotografare.
Naturalmente io "viaggio" a quote molto più basse di quelle di Massimo sia in quanto a spettacolarità di immagini che di intensità di esperienze, ma questo non credo sia importante. L' importante è riuscire a trovare una strada che possiamo percorrere e ne abbiamo la voglia.
Il mio 2018 è stato un po' diverso dagli anni precedenti come produzione fotografica. Ho fatto quasi più fotografie per lavoro (fossili quindi, ma anche con quelli mi diverto comunque) che al di fuori.
Ho ridotto di molto la parte fotonaturalistica, che una volta assorbiva la quasi totalità della mia attività fotografica. Soprattutto per saturazione, non avendo per motivi diversi possibilità di andare "oltre" ai soggetti che riprendo di solito, mi son sentito un po' sazio.
Accanto alle macro e agli "uccellini" quindi, ho fatto delle incursioni in generi differenti, come il paesaggio urbano in bianco e nero e lo street, sia in bianco e nero che a colori. Lo street è divertente, ma sono ancora ben lontano dal produrre cose accettabili. Il paesaggio urbano, o uno street "largo" sono interessanti ma non so se diventeranno mai il centro della mia attività fotografica. Avevo bisogno di qualcosa di diverso.
Il "qualcosa" c'è stato e a questo proposito riprendo un po' a braccio quello che ritengo uno dei passaggi chiave del blog di Massimo: Per mantenere la passione ho anch'io bisogno di costruire, farmi un progetto che mi catturi e seguirlo, se possibile fino a portarlo alla vita, rendendolo concreto, tangibile ("toccabile"), con delle stampe oppure con un libro. Altrimenti so che finirei per scattare con meno convinzione, a rischio di affievolire la passione ed arenarmi in qualche "secca".E' comunque per me un percorso, mi motiva pur lasciandomi libero di fotografare qualsiasi altra cosa mi venga in mente, quando ne abbia voglia.
Nel mio caso la scelta del progetto fotografico 2018 è stata frutto un'insieme di eventi che è inutile ripercorrere, sta di fatto che mi sono messo a fotografare i gatti di strada (che amo tantissimo) ed ho cominciato a farne un portfolio, parte del quale lo avete già subito nelle mie gallerie ...poi ho selezionato una location e delle immagini per tirarne fuori un lavoro coerente.
Finalmente, in coincidenza con la fine dell'anno, il tutto l'ho concretizzato in un libro, come ho fatto due anni fa per le libellule.
Quindi nei buoni propositi per il 2019 (torno a copiare Massimo ) c'è continuare con le foto naturalistiche ma non troppo e l'individuare e sviluppare un nuovo progetto da seguire (alcune idee girano già per la testa, sto aspettando che si fermino...).
E la partecipazione attiva a Nikonland, come sempre!
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