Era su Nikonland.eu, come Marius,  è tornato su Nikonland.it come Viandante,  ecco la sua intervista.

 Raccontaci qualcosa di te

 Sono nato (nel 1972) e cresciuto nella ridente vallata del Mugello, a pochi chilometri a nord di Firenze. In questa valle oggi dimora il mio corpo, lo spirito invece girovaga per le province del Sol Levante. Ho conosciuto la mia compagna giapponese molti anni fa e, da allora e dal mio primo viaggio in Giappone, non sono più tornato alla casa natale se non in senso materiale. In mezzo a queste due distinte epoche della mia vita, ho vissuto un anno a San Paolo in Brasile, paese che mi è rimasto comunque nel cuore. Un periodo che ripenso sempre con molta nostalgia ma che mi strappa sempre un sorriso, e non è poca cosa oggi.

Quando e come ti è nata la passione per la fotografia?

 La risposta è semplice e sconcertante al tempo stesso visto che sto scrivendo questo per un sito di amanti della fotografia…”mai”. So cos’è una passione e so che la fotografia non lo è per me. E’ un piacevole passatempo, è un mezzo col quale creare immagini che mi piacciano, col quale comunicare un mio pensiero o una mia personale visione di qualcosa, con il quale fermare attimi della mia vita, col quale passare un po’ di tempo in compagnia di amici con lo stesso intento…ma non è una passione nel senso stretto del termine, quella cosa che ti travolge, che ti impegna il corpo e, soprattutto, la mente in ogni istante possibile, senza la quale ti senti ansioso e vuoto. Passo lunghi periodi senza sfiorare la fotocamera e non mi pesa neanche un po’, però amo profondamente e rispetto la fotografia per ciò che permette di creare, che sia io o un'altra persona a crearlo ha poca importanza. 

 Qual'è il tuo genere preferito oggi?

 Non ho un genere preferito, ho dei generi che pratico ed altri che non pratico o non so praticare. Mi piace una bella foto a prescindere dal suo soggetto, vorrei saper fotografare tutto ma sono troppo pigro per impegnarmi e provarci. I generi che pratico oggi sono sostanzialmente tre. Macrofotografia

Paesaggio urbano possibilmente notturno,

Minimalismo

E quando hai iniziato?

 Ho scattato le mie prime fotografie in occasione del mio trasferimento in Brasile ad inizio anni 2000, sinceramente chiamarle fotografie mi pare un po’ eccessivo, diciamo che ho preso in mano una fotocamera in quell’occasione. Sono quindi nato e cresciuto digitale, partendo da una modestissima compatta Pentax per approdare nel 2006 sulla sponda del mare Nikon con la D80, sostituita nel 2009 con una D700 che è attualmente ancora la mia unica fotocamera.

 Nikon perchè? Un caso o una scelta?

 Mah, direi che è stata una questione di sensazione. Nel 2006 decisi di comprare la mia prima reflex ed avevo selezionato una Canon, non ricordo il modello ma equivalente della D80, e la D80 appunto. Tutto ciò soltanto informandomi online perché non conoscevo appassionati ai quali chiedere lumi. Ricordo perfettamente che entrai in un negozio a Firenze e chiesi di vedere la Canon prima della Nikon, il marketing e la fama mi avevano attirato verso quel brand. Maneggiai la fotocamera per qualche minuto e poi chiesi di vedere la D80. Presi la Nikon con la mano destra mentre avevo ancora la Canon nella sinistra e ricordo nitidamente di aver percepito a pelle che nella sinistra tenevo un giocattolo e nella destra qualcos’altro. Restituii la Canon al negoziante dicendogli di riporla tranquillamente sullo scaffale perché non sarei uscito di lì con quella macchina, era poco ma sicuro. Poi mi sono definitivamente appassionato a Nikon, all’ergonomia perfetta dei suoi corpi macchina, alla storia dell’Azienda e quant’altro.

Come ti trovi? Cosa ti manca?

Mi sono sempre trovato benissimo in Nikon, non ho mai avuto da dire niente o quasi sul materiale che ho acquistato negli anni, nuovo, usato, più o meno recente (prezzi a parte). Cosa mi manca? Il panorama mirrorless mi sta attirando sempre più e sono anni che seguo con interesse gli sviluppi delle Sony A7 ma mentirei se dicessi che mi manca qualcosa in casa Nikon. Attualmente ha in catalogo quasi tutto ciò che potrei desiderare e il quasi è lì soltanto perché se avessi un D850 mi mancherebbe un 200 micro aggiornato. Ad essere onesti fino in fondo ammetto che comunque la serie Art di Sigma rimane in testa alla classifica delle lenti che acquisterei se dovessi far compere. Si insomma, sono partito col “non mi manca niente ecc.” e sono finito con un corpo Alfa7 fatto da Nikon con ottica Sigma, direi che ho pochi dubbi in proposito ahahah.

Oltre alla fotografia hai altre passioni o interessi?

 Sono da sempre interessato alla musica, dai tempi in cui suonavo la chitarra elettrica in una band heavy metal…bei tempi gli anni 80-90. Così come mi piace una bella fotografia, a prescindere dal soggetto, mi interessa la buona musica a prescindere dal genere. Si ok, è vero, ci sono generi che nemmeno prendo in considerazione ed è sicuramente un mio limite. Diciamo che ascolto prevalentemente metal di vari generi, tendenzialmente molto tecnici, poi bossa nova (lo avevo detto che il Brasile mi è rimasto dentro), cantautori italiani come Guccini e De Andrè per arrivare alla musica operistica che ho iniziato a conoscere ed amare grazie alla mia compagna cantante, sono un fan di Rossini per la sua musica e per il suo essere.

Fotografi i soggetti o gli oggetti di queste altre passioni? 

 No

 Qual'è la foto, o il portfolio, il progetto fotografico da te realizzato a cui sei più affezionato?

Probabilmente il reportage che ho fatto anni fa sul porto del piccolo paese giapponese dove vive mia suocera. E’ stato un lavoro che mi ha impegnato, il mio primo progetto pensato e voluto come tale, e che ha riscosso molto successo in Giappone limitatamente a coloro che lo hanno visto. E’ stato apprezzato anche qua e mi fu chiesto da Nital di pubblicarlo sul loro sito nella sezione Life.

E in futuro?

Ho attualmente in mente un progetto a lungo termine dedicato ai castelli giapponesi. Un racconto che parli di storia, tecniche costruttive, invenzioni, intuizioni, stile e curiosità di queste magnifiche costruzioni militari. Ho iniziato quest’anno ad accumulare il materiale fotografico necessario e metterò tutto insieme nei prossimi anni e con i prossimi viaggi in Giappone. Oltre a questo ho in testa un progetto allo stato embrionale che cercherò di sviluppare e che tratta del rapporto tra utopia e distopia nella società moderna, progetto che svilupperò esclusivamente all’interno di Tokyo. Poi chissà…