Il JPG non può essere mio nemico
I SHOOT IN RAW.
E' il motto che sta sulle magliette di Jared Polin. Perché lui scatta solo in RAW.
Ma anche io, scatto per lo più solo in RAW, tranne che lo sport.
Eppure non ho mai dichiarato guerra al JPG Nikon.
E in questo blog preparo gli appunti per un eventuale articolo futuro dove mi piacerebbe raccogliere anche commenti pratici da parte dei presenti online.
Quindi, siccome io scatto in RAW, me ne stropiccio delle impostazioni della fotocamera, tanto poi posso sistemare tutto con Lightroom.
Dipende.
Dipende, questo è un approccio possibile a condizione che si sappia però che si deve fare la foto in astratto, senza basarsi in alcun modo sulle evidenze che ci mostra la fotocamera.
Come se avessi di fatto una Nikon F a pellicola. Ma con una pellicola che conosciamo bene. Niente esposimetro e soprattutto niente bilanciamento del bianco (e quindi di fatto né tonalità, né controllo del colore).
Perché ?
Ma semplicemente perché se noi ce ne stropicciamo del JPG perchè tanto scattiamo in NEF, le nostre Nikon invece se ne stropicciano dei NEF, che depositano "intonsi" sulla scheda di memoria, perché elaborano in tempo reale i JPG e su quelli basano le loro valutazioni.
Le Nikon attuali - ma diciamo tutte le Nikon degli ultimi 20 anni - hanno un elaboratore di immagini molto sofisticato che "ragiona" in tempo reale sull'analisi effettiva delle immagini registrate.
Le Nikon Z e le reflex in modalità Live View, elaborano a mirino/display in tempo reale le immagini.
Ma questi non sono NEF, sono JPG. La conversione è continua, istantanea, automatica.
E si basa :
sull'esposizione, in base alla modalità impostata o alle nostre impostazioni se in manuale (no auto-ISO)
sul colore misurato (quindi sul bilanciamento del bianco) effettivamente ... sul JPG convertito dall'immagine catturata
sulla curva di rendering dell'immagine elaborata, calcolata in base al PICTURE CONTROL impostato
non se ne esce. Noi possiamo dire che abbiamo in mente la nostra immagine, ma se usiamo gli automatismi della macchina e ci fidiamo di quello che ci mostra - ANCHE IL SEMPLICE ISTOGRAMMA per le fotografie o le "Zebre" per il video - questo si basa sull'elaborato JPG prodotto da Nikon.
Che tra tutti i marchi è quello che, specie con gli ultimi Picture Control Flexible Color è andata più avanti in quella che gli americani chiamano "scienza del colore".
Noi fotografi andiamo a memoria e impariamo a conoscere e a fidarci della nostra macchina. Ma dovremmo capire come questa "ragiona".
La nostra Nikon ragiona in base alle nostre impostazioni di Esposizione, Bilanciamento del Bianco e Picture Control.
questa è la vite del Canada che copre metà casa mia. Qui ripresa con il nostro Picture Control Velvia 100
qui invece più o meno la stessa scena con il Picture Control Ritratto.
Non sto a declinare i parametri, vedete la curva tonale impostata nel primo (quella del secondo la sa solo Nikon).
Ma vi assicuro che il colore è cambiato, e usando White Balance su Auto cambia la misurazione. Come pure l'esposizione.
Sebbene io scatti in manuale e con ISO fisso 500.
Ovviamente non ci sono variazioni importanti tra le due scene, anche perché oggi il cielo è coperto e qui siamo in ombra
Ve lo dimostro ancora più esplicitamente con questi tre scatti "identici" a parte il Picture Control applicato.
questo povero fiore di zucca che non maturerà mai a causa dell'incedere della cattiva stagione, è stato ripreso in Fujifilm Superia, in Velvia 100 e in Standard Nikon.
Vedete che l'esposizione è diversa, la prima foto è chiaramente sbiadita, le tonalità differenti.
Eppure non ho cambiato esposizione né bilanciamento del bianco.
Ma avrei dovuto per compensare le differenze !
Ecco, spero di avervi incuriositi.
Le nostre Nikon si basano sul proprio motore di elaborazione immagini che tiene conto di tutte le nostre impostazioni in tempo reale e su quelle basano le loro decisioni.
Se noi impostiamo tutto secondo la nostra "perizia" prendiamo il controllo totale della situazione, se invece lasciamo fare alla macchina allora dobbiamo essere certi di avere fatto impostazioni coerenti con la foto che vogliamo fare.
Ma ragionando in JPG, non in termini di NEF che tanto sistemo tutto in Lightroom.
Altrimenti è facile che la foto verrà una schifezza o, almeno, diversa da come l'avremmo voluta.
Se poi, come è il caso di praticamente ognuno di noi, tranne di chi lavora ancora come se avesse la Nikon F, si basa sulle proprie decisioni di impostazione su quello che vede a mirino ...
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