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Nello scorso Agosto, dopo quasi due anni di preparativi ho realizzato il mio agognato viaggio in Namibia.
Già perché dall'idea al gate di imbarco ci passano trovare amici che siano di buona compagnia, trovare una agenzia affidabile, capire cosa si è più interessati a visitare e via discorrendo. A quel punto i voli per quell'anno saranno strapieni o a prezzi da capogiro, così come gli alberghi, e se ne riparla l'anno dopo.
Noi non siamo tipi da pacchetto all-inclusive con guida-sergente che scandisce i tempi. Andiamo in giro per i fatti nostri, coi nostri tempi, abbiamo noleggiato un pick-up che sebbene enorme conteneva a mala pena noi 5 e i nostri corposi bagagli.

Impensabile ridurre il viaggio a una ventina di foto, comincio quindi con qualche scatto dal deserto del Namib da cui la nazione prende il nome e di cui abbiamo visitato due zone piuttosto turistiche.

La prima è quella di Sossuvlei dove una rara strada asfaltata si incunea per circa 40 Km fra le dune di un rosso intenso.

Qui all'ingresso del parco. Il Namib non è una sterminata distesa di sabbia, c'è anche una rada vegetazione.

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E infatti è popolato da personaggi come per esempio gli struzzi. A volte un 120 mm è più che sufficiente.

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Alberi scheletriti sono un incontro comune, le dune presentano spesso delle striature nere dovute alla magnetite.

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Ci siamo presi la briga di salire su una duna (la nota 45) per ammirare qualche veduta dall'alto. Una mezz'ora di salita meno faticosa del previsto, tutto sommato non si affonda. Da loro in Agosto è inverno e c'era molto vento quindi il sole non ci ha tramortiti per fortuna.

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Mia figlia durante la discesa. Il vento muove la sabbia sulla cresta.

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Più in fondo nella zona di Dead Vlei

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Ci siamo quindi spostati a Walvis Bay, più a Nord. Qui la sabbia è più bianca e per girare si deve fare affidamento sui giri organizzati in fuoristrada. Solo loro possono entrare in questa zona anche perché non ci sono piste, il guidatore della Domenica finirebbe insabbiato o capottato dopo pochi metri.
Io penso che piuttosto organizzerei dei giri a piedi, magari con le ciaspole per evitare di affondare, e per eliminare del tutto le auto, ma ho dovuto sottostare alle regole.

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Qui al limite estremo raggiungibile, poi la costa è inibita agli umani per decine se non centinaia di Km.

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Il giorno dopo un interessantissimo giro, anche questo guidato, ci ha permesso di vedere alcuni degli abitanti del deserto, fra cui spicca il Geko Palmato, veramente bellissimo e simpatico. Va detto che lui vive quasi sempre sottoterra, non so come ma alcuni locali riescono a capire dove sia e scavare per portarlo alla luce. Detto così è da "premio Attila" ma pare che per lui non sia un grosso problema, dopo averlo disturbato per qualche minuto la guida lascia che se ne torni nei suoi appartamenti.

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E qui il suo vicino di casa, la Vipera della Namibia. Assai pericolosa, un morso raramente uccide un essere umano ma per riprendersi ci vogliono parecchi mesi. Passa il tempo sotto la sabbia da cui sbucano solo gli occhi che solo persone con... occhio di lince riescono a vedere.

Per fortuna dei turisti il suo raggio di azione sono una trentina di cm quindi se si sta a un paio di metri risulta inoffensiva.

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Le dune nei dintorni, ricche di magnetite.

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E il camaleonte

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Colgo l'occasione per ringraziare, e segnalare a chi fosse interessato l'agenzia HB Safaris che opera nella capitale Windhoek ma è gestita da italiani, e in particolare Stefania, per la professionalità e la cura maniacale con cui hanno organizzato il viaggio e ci hnno seguiti passo passo prima e durante la vacanza.

21 Comments

Recommended Comments

stenopeic

Nikonlander

  • Nikonlander

Che dire: belle immersive ❤️

Giannantonio

Nikonlander Veterano

  • Nikonlander Veterano

Che bel vedere Francesco !!

Da stampare quella di tua figlia che scende dalla duna.

  • Administrator

Dovrei guardare la carta mondiale che sta dietro il monitor del mio computer per ricordarmi ogni qual volta venga menzionata, dove si trovi la Namibia nella sconfinata distesa di stati del continente africano.

Invece, dopo aver visto le tue foto, mi facilita la presenza dell' Oceano per riuscire a velocizzare la ricerca.

Namibia per me è un ricordo legato al velocista Frank Fredericks, che correva negli anni Novanta in una postura particolare, sempre impettito, più simile ad un rugbysta che ad un 200/400ista come era: pare che si allenasse in quei deserti che ci hai mostrato. E che anche allora solleticavano la mia immaginazione.

Una luce stupenda quella che hai trovato. Avrà prodotto delle ombre spettacolari: quelle che io avrei cercato...

RenatoS57

Nikonlander

  • Nikonlander

Un viaggio bellissimo, un deserto fantastico, raccontato con la gioia di aver vissito un indimenticabile esperienza.

Grazie per la tua condivisione.

Francesco Contu

Nikonlander Veterano

  • Nikonlander Veterano
39 minuti fa, Max Aquila rfsp ha scritto:

Dovrei guardare la carta mondiale che sta dietro il monitor del mio computer per ricordarmi ogni qual volta venga menzionata, dove si trovi la Namibia nella sconfinata distesa di stati del continente africano.

Invece, dopo aver visto le tue foto, mi facilita la presenza dell' Oceano per riuscire a velocizzare la ricerca.

Namibia per me è un ricordo legato al velocista Frank Fredericks, che correva negli anni Novanta in una postura particolare, sempre impettito, più simile ad un rugbysta che ad un 200/400ista come era: pare che si allenasse in quei deserti che ci hai mostrato. E che anche allora solleticavano la mia immaginazione.

Una luce stupenda quella che hai trovato. Avrà prodotto delle ombre spettacolari: quelle che io avrei cercato...

Grande atleta Fredricks.

La questione delle ombre, che giustamente sollevi ed è stato un mio cruccio, è difficile da gestire perché è sconsigliato girare col buio in macchina per via degli animali e degli sterrati dove la foratura e il fondo infido sono sempre in agguato.

Dall'albergo, relativamente vicino alle dune rosse, avevamo più di un'ora di macchina più lungaggini per i permessi ingresso al parco e... pit stop alla toilette.

La sera stessa solfa...

Penso che la cosa migliore sia essere aggregati a tour specifici per fotografi che si muovono di conseguenza, anche guidando al buio e sono in zona all'alba e/o al tramonto.

Ho foto fatte al tramonto e all'alba in alcuni resort dove ci si poteva muovere a piedi fra i sentieri e che pubblicherò. Bei posti ma non sono quelle dune...

  • Administrator
4 ore fa, Francesco Contu ha scritto:

Grande atleta Fredricks.

La questione delle ombre, che giustamente sollevi ed è stato un mio cruccio, è difficile da gestire perché è sconsigliato girare col buio in macchina per via degli animali e degli sterrati dove la foratura e il fondo infido sono sempre in agguato.

Dall'albergo, relativamente vicino alle dune rosse, avevamo più di un'ora di macchina più lungaggini per i permessi ingresso al parco e... pit stop alla toilette.

La sera stessa solfa...

Penso che la cosa migliore sia essere aggregati a tour specifici per fotografi che si muovono di conseguenza, anche guidando al buio e sono in zona all'alba e/o al tramonto.

Ho foto fatte al tramonto e all'alba in alcuni resort dove ci si poteva muovere a piedi fra i sentieri e che pubblicherò. Bei posti ma non sono quelle dune...

Ma le ombre di cui dico, sono quelle generate dalla luce: più intensa la luce, più nette e chiuse le ombre...

Il buio non mi interessa, mai .

Francesco Contu

Nikonlander Veterano

  • Nikonlander Veterano
1 ora fa, Max Aquila rfsp ha scritto:

Ma le ombre di cui dico, sono quelle generate dalla luce: più intensa la luce, più nette e chiuse le ombre...

Il buio non mi interessa, mai .

Ok capito, in quella zona appena si alza il sole è una impresa trovare queste condizioni, ho fatto però degli scatti in un canyon da quelle parti e lì chiaramente le ombre c'erano. Sono via per lavoro e non posso caricare nulla per una settimana...

  • Administrator
2 ore fa, Francesco Contu ha scritto:

Ok capito, in quella zona appena si alza il sole è una impresa trovare queste condizioni, ho fatto però degli scatti in un canyon da quelle parti e lì chiaramente le ombre c'erano. Sono via per lavoro e non posso caricare nulla per una settimana...

si, solo per suggerire, per l'avvenire che come in queste tue foto...

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...dove c'è Luce, c'è Ombra

Basta cercarla

Antonio Biggio

Nikonlander Veterano

  • Nikonlander Veterano
8 ore fa, Francesco Contu ha scritto:

Grande atleta Fredricks.

La questione delle ombre, che giustamente sollevi ed è stato un mio cruccio, è difficile da gestire perché è sconsigliato girare col buio in macchina per via degli animali e degli sterrati dove la foratura e il fondo infido sono sempre in agguato.

Dall'albergo, relativamente vicino alle dune rosse, avevamo più di un'ora di macchina più lungaggini per i permessi ingresso al parco e... pit stop alla toilette.

La sera stessa solfa...

Penso che la cosa migliore sia essere aggregati a tour specifici per fotografi che si muovono di conseguenza, anche guidando al buio e sono in zona all'alba e/o al tramonto.

Ho foto fatte al tramonto e all'alba in alcuni resort dove ci si poteva muovere a piedi fra i sentieri e che pubblicherò. Bei posti ma non sono quelle dune...

Infatti, io un viaggio così lo farei solo con fotografi, è sicuramente un mio modo di vedere, ma per me la parte fotografica è la ragione principale del viaggio, oltre ovviamente a conoscere posto e persone, ma voglio cercare di portare a casa degli scatti adatti alla location, fatte nelle ore giuste e nel momento giusto. In un viaggio così le foto le farei con il cellulare, non hai il tempo di fermarti, goderti il posto, i momenti, vedere il calar del sole ecc.
Per quanto riguarda le foto ti hanno già detto, grazie per la condivisione.

  • Administrator
18 minuti fa, Antonio Biggio ha scritto:

Infatti, io un viaggio così lo farei solo con fotografi, è sicuramente un mio modo di vedere, ma per me la parte fotografica è la ragione principale del viaggio, oltre ovviamente a conoscere posto e persone, ma voglio cercare di portare a casa degli scatti adatti alla location, fatte nelle ore giuste e nel momento giusto. In un viaggio così le foto le farei con il cellulare, non hai il tempo di fermarti, goderti il posto, i momenti, vedere il calar del sole ecc.
Per quanto riguarda le foto ti hanno già detto, grazie per la condivisione.

per carità: per avere rompiballe che ti vedono scattare in un posto e ti arrivano addosso per fare la stessa cosa anche loro.

Qualunque sia il viaggio (amo viaggiare anche da solo) ho dimostrato che anche con moglie e figli piccoli miei ed altrui al seguito, si possa fare comunque un efficace report basato sugli aspetti più a cuore. Certo che pochi e pazienti è la ricetta migliore: infatti spesso io mi sono estraniato per andare (o restare) a scattare. Basta essere reparati al divorzio...🤣

Botte piena e moglie ubriaca, si sa...🤷

Antonio Biggio

Nikonlander Veterano

  • Nikonlander Veterano
Adesso, Max Aquila rfsp ha scritto:

per carità: per avere rompiballe che ti vedono scattare in un posto e ti arrivano addosso per fare la stessa cosa anche loro.

Qualunque sia il viaggio (amo viaggiare anche da solo) ho dimostrato che anche con moglie e figli piccoli miei ed altrui al seguito, si possa fare comunque un efficace report basato sugli aspetti più a cuore. Certo che pochi e pazienti è la ricetta migliore: infatti spesso io mi sono estraniato per andare (o restare) a scattare. Basta essere reparati al divorzio...🤣

Botte piena e moglie ubriaca, si sa...🤷

Capisco e concordo, però magari sentendosi prima con chi organizza si può capire se ci si troverà con 50 fotografi a fare la stessa foto o se si sarà in pochi e una volta accompagnati nel posto ognuno farà da sè. Per me oltre le 5 persone, salvo che non si vada in posti come New York, non è accettabile.

Valerio Brustia

Nikonlander Veterano

  • Nikonlander Veterano

1 e’ il giusto, 2 c’è uno di troppo. La penso come Max.

Francesco, posto spettacolare, si vorrei vederne di più.

Francesco Contu

Nikonlander Veterano

  • Nikonlander Veterano

Io evito i gruppi come la peste, mi piace andare in giro con chi mi va, dove mi va e fermarmi quanto mi va.

Sicuramente ho perso qualche occasione ma il resto me lo sono goduto.

Ognuno però ha le sue preferenze.

Pedrito

Nikonlander Veterano

  • Nikonlander Veterano

Bel reportage Francesco, in uno di quei viaggi che si ricordano per sempre. Indipendentemente dall'impossibilità di scattare tutte le foto che si vorrebbero fare. Ma mi sembra che te ne sei perse poche...

Giuseppe Paglia

Nikonlander Veterano

  • Nikonlander Veterano

Tanto, con chiunque si andasse, non riusciremmo a visitare tutti i posti che meritano di essere visti in un posto come la Namibia ... a meno di non pensare a una lunga vacanza rotfl

Francesco, ogniqualvolta vedo foto della Namibia non posso non pensare al mio viaggio del 2010 e provare un po' di tristezza e anche molta invidia!

cris7

Nikonlander Veterano

  • Nikonlander Veterano

Bel reportage con tante variegate e belle foto... complimenti!!!

happygiraffe

Nikonlander Veterano

  • Nikonlander Veterano

Bellissimo viaggio e bellissime foto! Penso, però, che difficilmente una foto possa rendere bene l'idea della vastità dei paesaggi desertici, almeno questa è l'idea che mi sono fatto in un contesto simile in Marocco.

Andrea Marzorati

Nikonlander

  • Nikonlander

Sono stato in Namibia diverse volte, ne sono innamorato e mi fa sempre piacere immagini scattate in quel meraviglioso paese

Tanker

Nikonlander Veterano

  • Nikonlander Veterano

bellissime le foto con il contrasto tra il colore della sabbia e il cielo azzurro

Gianni

Nikonlander Veterano

  • Nikonlander Veterano

Posto Spettacolare...spero tu ne posti ancora di Belle foto.

Maxbunny

Iscritto+

(edited)

  • Iscritto+

Non scrivo su questo spazio da molto, la Namibia merita un'eccezione. Visitata in autonomia nel 2007, un viaggio di 3 settimane tra i più belli che abbia mai fatto.
Complimenti per le foto.

Ti lascio un contributo

Sossusvlei

Edited by Maxbunny

Guest
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