Tamron 150-500 f5-6.7 per nikon Z, recensione.
Ormai uso questo zoom tele da un bel po' e, visto che non se ne parla più di tanto voglio condividere le mie impressioni.
Prima facciamo le presentazioni:
Nome: Tamron 150-500mm f/5-6.7 Di III VC VXD (lunghetto, come spesso accade con i Tamron!).
Caratteristiche essenziali (l'elenco completo lo trovate in vari siti:
Apertura massima f 5-6.7
Apertuta minima f 22-32
Minima distanza di messa a fuoco 60cm a 150mm, 1,8m a 500mm
Rapporto di riproduzione 0.32 (1:3) a 150mm, 0.27 (1:3.7) a 500mm
Lamelle diaframma 7
Diametro filtri 82mm
Dimensioni (a 150mm): 206 x 93mm
Peso: 1875 gr
Tropicalizzato (così dicono)
Anello treppiede presente, ruotabile, asportabile, compatibile ARCA.
Fronte e retro:
Lo schema ottico (ripreso dalla presentazione di Mauro Maratta):
Ergonomia.
La prima volta che l'ho preso in mano sono rimasto sorpreso perché è sì compatto (a 150mm) ma pesa più di quanto sembri.
L'impressione è di robustezza e costruzione accurata. La grossa ghiera dello zoom offre la giusta resistenza, la piccola ghiera usabile per la messa a fuoco come molti focus by wire funziona ma non posso dire che sia una gioia usarla (in ogni caso non metto quasi mai a fuoco in manuale quindi non è un gran problema) .
Diversamente dal 180-600 nikon passando dalla minima alla massima focale si allunga e si sbilancia (ecco perché c'è una delle palline mordicchiate del mio gatto a sostenerlo a 500mm).
Da un lato i tipici cursori per la regolazione della messa a fuoco, quello per selezionare le distanze è a tre posizioni, cosa che apprezzo enormemente in quanto oltre alla messa a fuoco completa e quella da 10m a infinito c'è la posizione minima distanza - 10m che a trovo utilissima per velocizzare al messa a fuoco con certi soggetti come libellule, anfibi, rettili...
E' presente un blocco dello zoom a 150mm per evitare lo zoom creeping, ossia che si allunghi mentre si cammina con lo zoom puntato verso il basso, cosa che fa volentieri.
E' presente anche una porta USBC per aggiornamenti firmware senza bisogno di basette. Ho aggiornato il firmware contemporaneamente all'aggiornamento della Z8 per i problemi di compatibilità e mi sembra ne abbia beneficiato in velocità e precisione.
Ho comprato una serie di tappini per proteggere la presa ma li perde inesorabilmente.
L'anello per il treppiedi è ottimo, solido, ruotabile, con il piede compatibile ARCA e due occhielli per infilare la tracolla in modo da non sforzare la baionetta della fotocamera.
Il paraluce a baionetta è in solida plastica è di dimensioni ragionevoli, si può montare rovesciato per il trasporto. E'gommato (o qualcosa del genere) sulla parte anteriore e ha le cerchiature interne per ridurre i riflessi.
Come funziona.
Il diaframma varia così:
150mm f5
200mm f5.3
300mm f5.6
400mm f6.3
500mm f6.7
La focale effettiva alla minima distanza di messa a fuoco è
113 mm effettivi a 150mm nominali (a 60cm)
300mm effettivi a 500mm nominali (a 180 cm)
Questo comportamento è tipico di tutti i tele e tele zoom specialmente se hanno distanze di messa a fuoco brevi, esclusi pochi obiettivi di alto livello.
L'autofocus (dopo l'aggiornamento del firmware) è veloce e sufficientemente preciso ma capita a volte che in una raffica qualche foto non sia a fuoco. Non ho fatto confronti, non ho praticamente mai provato il 180-600 e le poche volte che ho avuto in mano il 100-400 Z, quest'ultimo mi è sembrato più reattivo.
La stabilizzazione, combinata con quella della Z8 fa il suo dovere, non ho fatto test ma non ho incontrato problemi di mosso.
La qualità dell'immagine a mio parere è veramente ottima per uno zoom tele ad ampia escursione di questo livello, anche sul sensore da 45 megapixel della Z8, soprattutto se chiuso di mezzo-uno stop a 500mm. Secondo me su un sensore da 24 megapixel risulterebbe eccellente.
Un briciolo di aberrazione cromatica appare ogni tanto in situazioni forzate nelle zone a maggiore contrasto, ma nulla di preoccupante.
Lasciamo spazio alle foto, tutte da foto a pieno formato senza crop e senza l'uso di lenti addizionali o tubi in quelle ravvicinate come ogni tanto faccio in modo da rendere pienamente l'idea di come funziona l'obiettivo da solo.
le foto delle libellule qui sotto sono state scattate in formato FX, in Dx, l'ingrandimento diventerebbe ancora più interessante.
Recommended Comments