Historic Minardi Day 2025

Belle foto e reportage Renato.

Sei un grande appassionato di questo sport.

Interessanti le due Praga hai altre foto?

Hai risvegliato dei bei ricordi, grazie.
Complimenti per le foto.

Complimenti, belle foto davvero e ... bellissimi ricordi ... ma anche quanta nostalgia da parte mia

Belle foto. Grazie.

Complimenti Renato, gran bel reportage con ottime foto.

Chissà che goduria per le orecchie sentirle passare a tutto, o quasi, gas.

Quando sei andato? Io ero lì Sabato, quasi tutto il giorno alle acque minerali ma non ti ho visto.

Ho fatto un salto ai box e non ho riconosciuto nessuno, Merzario non l'ho visto.

Per me le macchine più belle Lotus 72 e Tyrrell P34, poi ho un debole per la March di Brambilla anche se era un cassone se confrontata a macchine come la 312T di Lauda, un'astronave avanti di almeno 5 anni.

Le mie foto le sto ancora sistemando.😉

Grazie a tutti, felice di avervi risvegliato i ricordi di un tempo.

Giannantonio, si, gli sport motoristici è qualcosa che ho dentro, quando entro in circuito per assistere ad una manifestazione l’adrenalina sale a 1000.
Della Praga Bohema posso aggiungere questa foto fatta in Tosa:

Riccardo, che musica, il V12 poi …

Francesco, che peccato, anche io sono stato li il Sabato. A saperlo!!!
Sarebbe stato bello ritrovarsi insieme un’altra volta. Il fatto è che io e mio cugino abbiamo deciso all’ultimo momento altrimenti mi sarei fatto sentire sicuramente.
Io sono innamorato della Lotus 72, la Tyrrel P34 è fantastica per la sua unicità e il Betone del Vittorio è una questione di cuore.

Appunto non da poco !!!

Le due Tyrrell P34 con motore Ford Cosworth DFV V8 del 1976 e 1977 sono di proprietà di Pierluigi Martini il quale le ha anche ristrutturate. L’esemplare del ’76 è l’unico esistente, mentre quello del ’77 è uno dei tre modelli ancora in circolazione.

bellissimo reportage contornato da una serie di ottime foto! rivedere la Lotus JPSo la March di brambilla e la Wolf di Scheckter mi han fatto tornare indietro nel tempo.Poi il leggendario Merzario! grazie della condivisione.

Siparietto tra Merzario e un vecchio amico dal titolo: “L’incontro”
Le foto sono di mio cugino, io ero troppo preso nel cercare di farmi autografare il berretto.

Arturo Merzario, 82 anni ma si vede che apprezza ancora la compagnia delle donne
Gira lo sguardo e … “Ermanno anche tu qui?”
Ermanno sta per Ermanno Cuoghi (90 anni), non un meccanico, ma IL MECCANICO !!!

Poi ancora … “Ermanno io e te siamo due sopravvissuti”.

Per terminare con … “Vieni qui amico mio” segue un lungo e sentito abbraccio.

Porcapupazza!!!!!

Poi non ci si spiega perché la F1 di oggi fa pena, chi non capisce si facesse un giro qui sul tuo post.

Una nota

Il Barilla sta usando foto di archivio F1 degli anni ‘70 per fare pubblicità ai suoi spaghetti. Non è un caso.

Grazie Renato

la Tyrrell 6 ruote: quale altra auto può dimostrare la spinta ad osare, a lanciarsi ad inseguire idee diverse, che imperversava in Quella F1 !!! Chi c’era allora, io ero un bimbetto ma ricordo bene, non dimentica lo stupore , e anche l’ironia che venne spontanea, che quella macchina, con un asse anteriore n più, provocò. Una roba del genere oggi è impossibile perché VIETATA. Oggi è vietato inventare. E il problema è l’AI??? MAVAFFANCU…….!!!!!!!

Bellissimo reportage: complimenti! Mi hai riportato alla mente tanti ricordi della F1 di quegli anni.

Chissà se tra 20/30 anni ricorderò allo stesso modo questa assurda F1 di oggi.

Ma è una domanda retorica...

Non voglio entrare inutilmente in sterili polemiche, tuttavia, in passato c'era innovazione a tutti i livelli, appunto, come la Tyrrel con due assi anteriori (citata da Valerio Brustia) ma mi viene in mente la Ferrari con le gomme posteriori gemellate, e anche le prime vetture con le minigonne (non vorrei sbagliarmi, ma mi pare che la Lotus fu una di quelle, non ricordo piu' chi fu la prima), le Renault che monto' il motore 1500 turbo. (Correggetemi se sbaglio, ai tempi avevo circa 15 anni e ne parlavo al liceo con il mio compagno di banco).

Mi viene in mente la Ligier, che aveva un baricentro molto basso (e ce ne parlo' sempre al liceo il professore di fisica e di matematica dei tempi quando ci parlo' del baricentro).

C'erano innovazioni tecnologiche, alcune positive, altre forse inutili o ai tempi non ancora sufficiente mature, ma si innovava.

La F1 era il top dell'automobilismo come innovazione e di conseguenza anche come spese e ricerca tecnologica.

Erano giustificati quei motori, quei consumi, parlavamo di motori turbo 1500 cc o 3000 cc di cilindrata se aspirati.

Oggi ci sarà anche l'AI, ci saranno le auto ibride, ci sono limiti nei consumi, ma c'e' anche tanta, tantissima ipocrisia e tantissimi interessi che non hanno ormai piu' nulla a che vedere e a che fare con 4 ruote scoperte, tenute insieme da un telaio, con una scocca piu' o meno aerodinamica (per semplificare), e con un motore da millemila cavalli.

Adesso ci sono migliaia di divieti, migliaia di regole. Non si sa piu' se un pilota ha vinto la gara o si e' qualificato perche' poi ci sono decine di controlli a tutti i livelli, bandiere gialle, proibizioni, divieto di superare una linea colorata.

Ora, capisco, e condivido che oggi non ci siano piu' fortunatamente incidenti come in passato (e' stata una bella conquista dei nostri tempi), auto piu' solide, meno rischi di incidenti, una serie di norme che cercano di evitare danni, di ridurre gli impatti. Quindi, ben vengano sicuramente queste novità.

Pero' si e' perso lo spirito della F1.

Sarà che mi sta bene che si fermino a cambiare le gomme, ma che sia obbligatorio farlo e montare le mescole diverse previste, mi sembra un'idiozia bella e buona.

E' come se un ciclista a metà gara dovesse sostituire le ruote della bicicletta o se un calciatore dovesse cambiare le scarpe di calcio con altre con mescola diversa.

E che questo venga venduto come necessario ad aumentare la spettacolarità di gare in cui non vince piu' il migliore (Verstappen a parte 😀 ) a me non fa particolarmente piacere.

(Mio modesto parere, non necessariamente condivisibile).

Che roba meravigliosa che si può vedere ancora in giro... Altro che noia, questo racconto è bellissimo e bellissime sono le foto di corredo. Insomma, altri tempi, altri ricordi. E poi l'immarcescente e immarcescibile Arturo Merzario. Ma vuoi mettere...😃

Grazie

finchè era innovazione la F1 andava alla grande.Poi è subentrato il business e tutto è andato a catafascio.A quei tempi,anni '70,si poteva metter in piedi una scuderia e via,ricordo di aver finanziato tramite Autosprint Arturo Merzario che non si sa per quale motivo non finiva una gara causa rottura dei semiassi....poi oggigiorno le vetture son divenute troppo lunghe e troppo dipendenti dall'aerodinamica,questa esasperazione porta alla noia odierna.Mi sta bene che si siano fatti passi avanti nel campo della sicurezza,però lo spirito pioneristico di un tempo è ormai perduto.da anni nonla guardo più,ho provato un paio di volte ma ho lasciato perdere,meglio decisamente seguire il WEC.

Le Formule Minori e Stradali

Sessione del mattino alle Acque Minerali

Premessa: non tutte le macchine sono state riconosciute e catalogate, chi ha le competenze e le conoscenze per integrare il racconto fotografico è il benvenuto; da parte mia aggiunerò sotto ad ogni foto la corretta descrizione ricevuta.

  
Lucchini RS2 di Arturo Merzario e Giovanni Li Calzi del 1997, quest'ultimo alla guida

 
Pagani Huayra Roadster BC

Alfa Romeo GTA

Formula Italia

March 743 Ford Novamotor di Formula 3 del 1974 ex Hans Binder (Monaco Grand Prix ’74)

Ralt Rt3 Alfa Romeo Novamotor Team Pavesi con cui Pierluigi Martini (alla guida) vinse il Campionato Europeo di Formula 3 nel 1983

Brabham BT16 motorizzata BRM Formula 2 del 1965

Lola T96/50 Formula 3000 motorizzata Judd del 1996

March 772  Formula 2 motorizzata BMW del 1977 ex Bruno Giacomelli

Reynard 89D Formula 3000 del 1989 ex Marco Apicella

Lola B52/00 V8 motorizzata con un’aspirato da 4.2 litri di derivazione Ferrari, con livrea che omaggia le storiche Sauber-Alfa Romeo

Le Formule Minori e Stradali

Prima sessione del pomeriggio alla Tosa

Bizzarrini 5300 GT Corsa motorizzata V8 Chevrolet 1965

Alfa Romeo 156 WTCC del 2006 ex Augusto Farfus

Lancia LC1 del Mondiale Sportprototipi 1982

Lancia LC2 del Mondiale Sportprototipi 1983

Ford Escort RS1600

 
Lola T96/50 Formula 3000 motorizzata Judd del 1996

 
Brabham BT16 motorizzata BRM Formula 2 del 1965

Monteverdi Onyx Ore-2 motorizzata Hart Cosworth DFR 3.5 V8 del 1990 Hart Cosworth DFR 3.5 V8
Questa macchina è un F1 che partecipò a parte del campionato del 1990

 
Ralt RT30 Ford Cosworth Team Pavesi Racing del 1986 ex Pierluigi Martini guidata da Luis Pérez Sala

“ Lola B02/50-52 che sostanzialmente è una F1 degli anni 2000 “ ???

Formule Minori

Seconda sessione del pomeriggio in Pit Lane

 
Lola 91/50 Cosworth Formula 3000 del 1991 ex-Forti Corse che fu giudata Emanuele Naspetti

 
Reynard 89D Formula 3000 del 1989 ex Marco Apicella

 
Lola T96/50 Formula 3000 motorizzata Judd del 1996

 
Lola B52/00 V8 motorizzata con un’aspirato da 4.2 litri di derivazione Ferrari, con livrea che omaggia le storiche Sauber-Alfa Romeo

Edited September 25Sep 25 by RenatoS57

Ottimo, la 59 è una Bizzarrini 5300, progettata dal mitico Giotto, nomen omen. Per quanto Bizzarrini abbia progettato motori straordinari per Ferrari e Lamborghini, monta un motore di derivazione Chevrolet.

Bizzarrini fu, insieme a Chiti ed altri, uno degli epurati dal Drake a seguito della "rivolta di palazzo".

La 123 ritengo sia una Giulia GT carrozzata non ho capito bene da chi, l'ho vista anche a Monza qualche anno fa.

Grazie per l’imbeccata sulla Bizzarrini.

Per la 123 non ho trovato niente.

caspita,una bellissima serie di immagini con soggetti interessantissimi! bel lavoro!

Al tempo della Tyrrel 6 ruote prendevo autosprint tutte le settimane, erano tempi di ricerca vera, 8 cilindri Ford VS 12 Ferrari, poi l'era del 6 cilindri turbo, poi il 10 aspirato, ora ci sono le ibride e mille limitazioni, ma larghe e lunghe come un camion.

Non ricordo ... come andava la Tyrrel a Montecarlo ? e se ci fosse stato un cambio gomme quanto impiegavano :-)))

36 minuti fa, stenopeic ha scritto:

Al tempo della Tyrrel 6 ruote prendevo autosprint tutte le settimane, erano tempi di ricerca vera, 8 cilindri Ford VS 12 Ferrari, poi l'era del 6 cilindri turbo, poi il 10 aspirato, ora ci sono le ibride e mille limitazioni, ma larghe e lunghe come un camion.

Non ricordo ... come andava la Tyrrel a Montecarlo ? e se ci fosse stato un cambio gomme quanto impiegavano :-)))

Nel 76 a Monaco finirono 2a e 3a dietro la Ferrari di Lauda, nel 77 si ritirarono ma in generale fu per loro un anno disgraziato.

Invece il 76 fu ottimo, 3o Scheckter fra i piloti e 3i fra i costruttori, a podio in molte gare e ne vinsero una. Era un'ottima macchina anche se la ricordiamo più per l'aspetto folkloristico che sportivo. Non a caso altri fecero esperimenti simili.

Belle foto, grazie per la carrellata.
Purtroppo quando vedo la Tyrrel P34 il mio pensiero va immancabilmente al suo pilota storico, Ronnie Peterson, passato alla Lotus poco prima della sua tragica fine. All'epoca seguivo avidamente tutti i GP trasmessi dalla Rai, e quindi anche quella maledetta partenza a Monza nel 1978, e ricordo come fosse oggi la sua Lotus nera "John Player Special" letteralmente spezzata in due poco dietro le ruote anteriori.... con le ruote e la parte anteriore a metri di distanza da quel che restava dell'abitacolo.

1 ora fa, Francesco Contu ha scritto:

Non a caso altri fecero esperimenti simili.

Si ma altri fecero cose geniali e assurde nello stesso tempo ... l'aspirapolvere con minigonne AlfaRomeo dopo un paio di gare lo proibirono 😆

21 ore fa, Lucky ha scritto:

Belle foto, grazie per la carrellata.
Purtroppo quando vedo la Tyrrel P34 il mio pensiero va immancabilmente al suo pilota storico, Ronnie Peterson, passato alla Lotus poco prima della sua tragica fine. All'epoca seguivo avidamente tutti i GP trasmessi dalla Rai, e quindi anche quella maledetta partenza a Monza nel 1978, e ricordo come fosse oggi la sua Lotus nera "John Player Special" letteralmente spezzata in due poco dietro le ruote anteriori.... con le ruote e la parte anteriore a metri di distanza da quel che restava dell'abitacolo.

Eh sì, il rovescio della medaglia è che i piloti si ammazzavano. Questo è l’unico fattore di pregio delle gare F1 di oggi, l’incidenza di tragedie e’ stata ridotta in modo quasi totale. (Quasi)

E ricordate la Lotus 56B, una 4 ruote motrici, sola e unica ad utilizzare un motore a turbina in F1?

Derivata dalla Lotus 56 progettata per correre la 500 miglia di Indianapolis del 1968, venne successivamente adattata come 56B ai regolamenti della Formula 1. Nella stagione 1971 fu guidata in tre gare da Dave Walker, Reine Wisell e Emerson Fittipaldi.

Io la ricordo a Monza, ero presente alle prove del venerdì, con alla guida “el Ratón” il mitico Emerson Fittipaldi. La si riconosceva subito per il suo inconfondibile rumore “aeronautico”.