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Queen of Saba, concerto di Torino.


Dopo un paio di mesi di pausa riprendo con i concerti, l'occasione è l'apertura del tour dei Queen of Saba, che presentano il loro nuovo album Circo Medusa, il terzo per il duo veneto. Non saprei definire il genere, la voce della cantante Sara Santi, a volte mi ricorda le Prozac+, in altri momenti hanno una vena dub da centro sociale, un po' di hip hop, del soul, un bel mix, gradevole, ottimo da serata alternativa.

I testi a volte intimi, a volte abbracciano temi sociali e di impegno politico (ammesso che siano scindibili le due cose). Suonarono negli eventi che accompagnarono l'Euro song contest di Torino del 2022 e poi nel 2023 nella song week a Tallin. Numerose le collaborazioni, tra queste BigMama (Sanremo 2023/24) e Willie Peyote (Sanremo 2021/25).

Sold out all'Hiroshima Mon Amour, 600 persone circa. In apertura un gruppo teatrale molto fluido... the Nerve:

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Sui gruppi d'apertura, o come si diceva "di spalla" ne parliamo un'altra volta...

Ma veniamo al pezzo forte della serata, Queen of Saba:

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Dimenticavo Willie Peyote è torinese, poteva mancare?

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Bella serata, e direi che il pubblico si sia divertito

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E veniamo alla parte fotografica, ho cercato temi un po' diversi nella gallery che vi ho proposto, spero sia gradita, fatemi sapere.

Sono sempre più convinto che il mattatore indiscusso per questo genere sia il 70/200 2.8, nel mio caso su z6III, l'AF cattura l'occhio anche al buio, uno spettacolo! Anche il 14/30 4 ha il suo potenziale, specialmente se sei appoggiato al palco come nel mio caso, devo però correggere il settaggio: 1/125 a volte è poco anche con un grandangolo spinto come questo, a seconda della dinamicità degli artisti ovviamente.

Altro aspetto da migliorare sono le alte luci, i possibili rimedi potrebbero essere: la lettura spot con limitazione alte luci, il  vecchio correttore di esposizione, D-lighting?, picture control ad hoc? Magari qualcuno saprà consigliarmi per il meglio.

 

Tocca a voi ora!

 

 

Z63_1446.jpg

Edited by marcovitrotto

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16 Comments


Recommended Comments

  • Administrator
Rudolf

Posted

Secondo me il D-Lighting dovrebbe essere possibile disabilitarlo permanentemente. E' dannoso, inutile, una cag*ta pazzesca, incollerei le ascelle con la Loctite a chi lo ha inventato. :36_8_18:

I tempi lenti non hanno nulla a che vedere con le focali in gioco se si fotografano creature non rettiliane. Noi umani abbiamo l'abitudine di muoverci anche solo per respirare.
1/125'' va bene solo con i ciclisti in panning ... :)

Non so come fossero le luci di scena, ma queste foto sembrano tutte un pò fredde. Non trendy, secondo l'uso di farle in resa "canon-style".
In ogni caso eviterei sia le ricette che i picture-control ad hoc.
Si scatta e si vede. Si fa esperienza, ci si riprova la volta dopo (sapendo che sarà tutto diverso).
Almeno adesso hai un kit adeguato allo scopo. Bisogna solo usarlo di più.

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  • Nikonlander
Cavallo 56

Posted

Mi piacciono molto le tue foto, un ottimo lavoro.

Concordo con Rudolf riguardo al  D-Lighting.

Comunque complimenti

  • Nikonlander Veterano
Giuseppe Paglia

Posted

Belle inquadrature, a me piacciono molto :bravo:

Non hai proposto solo temi diversi ma anche WB diversi e (come hanno già sottolineato) alcune foto sono decisamente fredde e avrei preferito un WB coerente per tutte.
Relativamente alle alte luci e ai fortissimi contrasti direi che sono inevitabili e forse anche il bello dei concerti. Se non va bene bruciare il bianco lattiginoso di un cielo in
una foto di panorama non ci trovo nulla di scandaloso bruciare il fascio di luce di un riflettore, l'importante che il viso sia leggibile e il che non significa lettura spot.
Ha ragione Mauro, si scatta e si vede e si valuta di volta in volta.

  • Nikonlander
Riccardo Davoli

Posted

Complimenti Marco, tutte ottime foto. La mia preferita è l'ultima e quella con la palla colorata alle spalle della cantante.

Per quanto riguarda la luce trovo che l'hai gestita molto bene e il risultato finale lo trovo equilibrato e coerente.

Non m i convince molto lo sviluppo delle foto del gruppo spalla.

In casi come quello uso l'esposizione spot* perchè mi salva le altissime luci. Per il resto concordo che si scatta e si vede il risultato anche se spesso, quasi sempre, le luci cambiano molto frequentemente in modo non prevedibile, quindi eventuali correzioni non sempre si riescono a portare. Per questo motivo uso WBAuto1, M con ISO automatici, D-Lighting OFF.

 

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  • Nikonlander
marcovitrotto

Posted

Grazie a tutti per l'interesse ed i complimenti.

Nell'ordine: Mauro, è un peccato non funzioni il d-lighting perchè nelle intenzioni dovrebbe servire proprio a questo, compensare le zone con esposizioni molto differenti. Le luci frontali spesso sono fucsia-lilla su questo palco, variano velocemente. Il tono un po' freddo andrebbe corretto, è dovuto soprattutto alla desaturazione dell'incarnato, non amo molto le facce troppo colorate, ma basterebbe regolare meglio la temperatura in PP.

WB, anch'io Auto (e tutto il resto M, iso auto), in questo contesto non me ne sono preoccupato, se il caso correggo in PP. 

Il mio problema non sono i fasci dei riflettori, ma i volti bruciati che vorrei evitare. Una soluzione potrebbe essere quella di Riccardo, spot*, che riduce l'esposizione anche di 4-5 stop, quello che vorrei capire e se usato in assenza di alte luci torna ad essere una lettura spot normale? Un'altra possibilità è il matrix abbinato al riconoscimento facciale, a quanto dice il manuale espone sui visi, facendo una media immagino, se funziona sarebbe un buon compromesso.

Una cosa va considerata, ogni concerto ha luci diverse e, soprattutto,  stai lì i primi 3 brani, c.a. 9-10 min, per non contare la trovata di uscire al buio e restarci per eseguire il primo brano.... Per questo cerco un settaggio o volendo due, da non dover far prove e correzioni sul momento.

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  • Administrator
Max Aquila rfsp

Posted

20 minuti fa, marcovitrotto ha scritto:

...

Nell'ordine: Mauro, è un peccato non funzioni il d-lighting perchè nelle intenzioni dovrebbe servire proprio a questo, compensare le zone con esposizioni molto differenti. 

WB, anch'io Auto (e tutto il resto M, iso auto), in questo contesto non me ne sono preoccupato, se il caso correggo in PP. 

Il mio problema non sono i fasci dei riflettori, ma i volti bruciati che vorrei evitare. Una soluzione potrebbe essere quella di Riccardo, spot*, che riduce l'esposizione anche di 4-5 stop, quello che vorrei capire e se usato in assenza di alte luci torna ad essere una lettura spot normale? Un'altra possibilità è il matrix abbinato al riconoscimento facciale, a quanto dice il manuale espone sui visi, facendo una media immagino, se funziona sarebbe un buon compromesso.

Una cosa va considerata, ogni concerto ha luci diverse e, soprattutto,  stai lì i primi 3 brani, c.a. 9-10 min, per non contare la trovata di uscire al buio e restarci per eseguire il primo brano.... Per questo cerco un settaggio o volendo due, da non dover far prove e correzioni sul momento.

Ancora....!!!

Per la verità ti rispondi da solo alla fine: come puoi pensare di trovare un settaggio o due per gestire luci da palco: diverse ad ogni concerto per temperatura colore, intensità, cromia????

Idem per il D-lightning: fa cagare in luce diurna...come puoi pensare che possa gestire salti da 10-15 EV tra luci ed ombre di un palco????

Spot* : prima di tornare a ragionare come uno spot normale dovrebbe trovare tutto il parco luci al grigio medio al 18% di riflessione... Ma per rendersene conto, basta fare delle prove a casa... Non all' ingresso del concerto...xD

Domanda: ma pagando il biglietto ti farebbero restare per tutto il concerto, oppure ti caccerebbero lo stesso dopo i due-tre brani che ti concedono con l' accredito?

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  • Nikonlander
Riccardo Davoli

Posted

16 minuti fa, Max Aquila ha scritto:

Spot* : prima di tornare a ragionare come uno spot normale dovrebbe trovare tutto il parco luci al grigio medio al 18% di riflessione... Ma per rendersene conto, basta fare delle prove a casa... Non all' ingresso del concerto...xD

Non so come ragiona, non ho visto l'algoritmo, ma la misurazione Spot* a me, sottolineo A ME, risolve bene il problema di gestire le continue, enormi, differenze di luci sul palco di un concerto rock e dintorni e il risultato che ottengo mi va bene per il tipo di risultato (foto) che ho in mente. Sempre senza dimenticare che il tempo di modificare settaggi non ce né molto. Trovare un automatismo valido aiuta molto.

Nei concerti di musica classica o jazz questo problema non esiste perchè le luci rimangono invariate, o quasi, per tutto il concerto e si possono fare tutte le prove si vogliono.

 

  • Administrator
Max Aquila rfsp

Posted

32 minuti fa, Riccardo Davoli ha scritto:

Non so come ragiona, non ho visto l'algoritmo, ma la misurazione Spot* a me, sottolineo A ME, risolve bene il problema di gestire le continue, enormi, differenze di luci sul palco di un concerto rock e dintorni e il risultato che ottengo mi va bene per il tipo di risultato (foto) che ho in mente. Sempre senza dimenticare che il tempo di modificare settaggi non ce né molto. Trovare un automatismo valido aiuta molto.

Nei concerti di musica classica o jazz questo problema non esiste perchè le luci rimangono invariate, o quasi, per tutto il concerto e si possono fare tutte le prove si vogliono.

 

Ve l' ho consigliata infinite volte in queste occasioni su Nikonland.

È la richiesta di Marco ad essere improbabile 

E le volte che mi è capitato di scattare a teatro o durante concerti ho SEMPRE tolto Matrix in favore delle altre cellule esposimetriche, a seconda delle situazioni.

Fin dai tempi delle reflex a pellicola 

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  • Administrator
Max Aquila rfsp

Posted

Smettetela di parlare di settaggi, ma soprattutto di pretendere di organizzarne.

Se siete fotografi valutate potenza, temperatura e direzione delle luci e ragionate di conseguenza.

Se avete poco tempo a disposizione, imparate a velocizzare il vostro istinto.

Basta parlare di settaggi in fotografia che non sia di riproduzione e sistematica (cataloghi e simili...)

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  • Nikonlander
marcovitrotto

Posted

Premesso che il mio dubbio è solo di natura espositiva, per evitare visi bruciati,

ho fatto qualche prova con due oggetti con circa 5 stop di differenza nella stessa inquadratura:

-definitiva sepoltura del D-lighting, che impostato al massimo funzionerebbe (parlo solo a livello espositivo, non ho considerato altri aspetti), ma solo in jpeg..., se importi in LR il file raw non ne tiene conto....quindi inutilizzabile.

-spot* riduce l'esposizione anche fino a  7-8 stop se presente nell'inquadratura e non nel solo quadratino di MF, una fonte luminosa o anche un modesto riflesso. In pratica anche in assenza di forti luci, ma con variazioni tonali modeste, sottoespone di 2/3, 1 stop rispetto allo spot normale. Quindi utile se non in presenza di luci dirette in camera o forti differenze di luminosità, altrimenti obbliga a recuperi di ombre molto rumorosi in PP. Potrebbe essere gestibile con correzione di +1 diaframma e qualche attenzione, da provare.

-matrix con riconoscimento facciale, non sono riuscito a creare le condizioni di bruciatura sulla fronte di mia figlia..., anche per non ustionarla per davvero. La lettura direi che è molto simile a quella spot, quindi matrix in questo caso espone sul viso che l'AF aggancia e non sull'intera scena (con tutti i suoi calcoli), come fa normalmente.

Dopo i 3 brani generalmente puoi rimanere a sentirti il resto del concerto, ma non sotto il palco e non potresti fotografare, poi in realtà si fanno le inquadrature lunghe da fondo sala, ma è un altra cosa.

Cosa non ci si inventa per passare la domenica.

 

 

 

 

  • Like 2
Luciano francesco Costa

Posted

A me le tue foto piacciono! Forse alcune non riproducono al cento per cento l'atmosfera reale,ma le trovo comunque belle.

I concerti rock sono un'ottima palestra per fare esperienza.

  • Nikonlander
marcovitrotto

Posted

Grazie Luciano,

mi rendo conto che è un genere tecnicamente difficile, a volte mi chiedo come facessi nella seconda metà degli '80 e negli anni '90 a farli con una Pentax ed un 135mm 3,5...., tanti scarti e ti accontentavi di una, due foto passabili a concerto. Con i gioiellini di oggi è tutta un'altra cosa, ma se cerchi un risultato almeno tecnicamente discreto, hai il tuo bel da fare. A dirtela tutta in giro vedi anche cose in certe gallery che non mi sarei neppure sognato di trasferire sul HD del pc, nel cestino direttamente dalla scheda!

Ma alla fine sui 6" dello smartphone va bene tutto, e come vedi, qui su Nikonland no, ma  è quello che mi piace, che spinge ad evolversi. Mi capita spesso in PP di pensare:  questa Rudolf me la mette per cappello! Quest'altra pure Riccardo Davoli, che è un signore, mi insulta!

  • Nikonlander
marcovitrotto

Posted

2 ore fa, Luciano francesco Costa ha scritto:

I concerti rock sono un'ottima palestra per fare esperienza.

beh c'è anche chi ci campa, e bene! Un mio modello è Guido Harari, sabato vedrò una mostra di Henry Ruggeri a Casale M.to, vediamo se è all'altezza del primo.

  • Like 2
  • Nikonlander Veterano
Giuseppe Paglia

Posted

11 ore fa, marcovitrotto ha scritto:

una mostra di Henry Ruggeri a Casale M.to

la mostra che ha allestito in collaborazione con il giornalista, disc jockey e scrittore astigiano Massimo Cotto, poco prima che lasciasse questa terra a soli 62 anni, rendendoci orfani della sua grande cultura musicale. 

  • Nikonlander
Riccardo Davoli

Posted

11 ore fa, marcovitrotto ha scritto:

Quest'altra pure Riccardo Davoli, che è un signore, mi insulta!

No Marco, non mi permetterei mai di insultarti.
In fotografia ci sono gusti differenti, sensibilità differente, obiettivi differenti e io non mi permetterei mai di giudicarli. Questo non vuol dire che non li possa commentare con libertà e suggerire un punto di vista diverso lasciando la possibilità di non condividerlo.

Entrando nel caso specifico, le foto dei Queen of Saba mi sono piaciute anche per la luce forte, dura e colorata mentre quelle del gruppo spalla non mi convincono per come le hai sviluppate, in particolare le prime due. Sono a colori senza colori o bianco e nero senza grigi intermedi? 

Certo è che se le volevi proprio così a me va' benissimo. E il fatto che a me non convincono lascia il tempo che trova.

 

PS: forte la loro musica. Non li conoscevo e mi piacciono le loro canzoni.

  • Nikonlander
marcovitrotto

Posted

7 minuti fa, Riccardo Davoli ha scritto:

No Marco, non mi permetterei mai di insultarti.
In fotografia ci sono gusti differenti, sensibilità differente, obiettivi differenti e io non mi permetterei mai di giudicarli. Questo non vuol dire che non li possa commentare con libertà e suggerire un punto di vista diverso lasciando la possibilità di non condividerlo

come dicevo, un signore...

le prime sono virate selenio/seppia, mi piaceva l'effetto un po' vintage.

@Giuseppe, si proprio quella, cerco di andarci sabato mattina, se non l'hai vista e sei in zona ci sentiamo.

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Guest
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