Paganini : 24 capricci e altri capricci - Maria Duenas
Paganin : 24 capricci e altri capricci
Maria Duenas, violino
DG 14/2/2024, 96/24, via Qobuz
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Ventidue anni appena compiuti lo scorso dicembre e una personalità da vendere.
Ha un contratto con la DG dal 2022 ed è già uscito un disco dedicato al concerto per violino di Beethoven (e tanto altro) registrato nel 2023 con Manfred Honeck.
Qui le registrazioni sono per lo più del 2023.
La registrazione è eccezionale, il violino è immacolato e radiografato nello spazio.
Ammetto di averlo ascoltato solo con le cuffie HIFIMAN Mini Shangri-la e che questo disco basterebbe a motivarne l'acquisto (delle cuffie).
Ma smarcato l'aspetto audio - sempre importante - questa è una vetrina di repertorio violinistico di livello straordinario di quasi 3 ore di cui non c'è da scartare nulla.
La scusa sono i capricci di Paganini, qui presi in maniera molto liberale, giocando sul significato per noi latini della parola capriccio, che occupano la prima parte dell'album.
Ma poi c'è tanto altro, da Fritz Kreisler a Saint-Saens, Sarasate, Wieniawski, persino Berlioz.
Anche un pezzo originale dedicato alla violinista di Jordi Cervello dall'evocativo titolo di Milstein Caprice.
Già, perché Cervello pensa che la Duenas ricordi Milstein. Ed è vero ma con in più quel piglio tutto spagnolo che in questo repertorio si evidenzia.
La qualità tecnica è galattica, ma non è un virtuosismo fine a se stesso, è coerente con il mezzo e il fine.
Il violino in prestito è per lo più lo Stradivari del 1710 appartenuto al Duca di Camposelice, di proprietà di una fondazione giapponese e che è stato già protagonista del (insipido ?) disco dedicato ai 12 Stradivari di Janin Jansen.
Ecco, non vorrei esagerare perché sono due violiniste di temperamento opposto e ci sono anche circa 20 anni di distanza tra l'olandese cresciuta a Bach e contrappunto in famiglia e la spagnola di Granada che vive ... di capricci e che già compone.
Ma potrebbe essere un cambio della guardia. Se sarà così lo vedremo nei prossimi anni.
Si potrebbe anche pensare che il concerto tradizionale per violino ed orchestra le dovrebbe andare stretto, ma no, perbacco, per niente. E si permette anche di scriversi una cadenza per il movimento centrale.
insomma, Yo Soy Marìa !
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