Effe
Ed eccoci ad un nuovo appuntamento con i Nikonlander: Questa volta è Enrico Floris (Effe) che si racconta.
Raccontaci qualcosa di te
Mi chiamo Enrico Floris, ho 59 anni, sono nato e vivo a Sassari. Ho lavorato per quasi 40 anni nel settore editoriale e oggi faccio il pensionato-fotografo. Ah, dimenticavo, tengo famiglia e questo significa che il tempo non è da classificare risorsa scontata.
Quando e come ti è nata la passione per la fotografia?
Avevo 10 anni quando ricevetti in regalo una Kodak Instamatic, Immagina un bambino col potere di fermare il tempo: fantastico, ero meglio di Superman. La prima reflex la ebbi a 15 anni, una Minolta srt101 con un 55mm f. 1.7, mai avuto tra le mani niente di più bello e intrigante, E fu questo l'inizio di una lunga avventura.
Parco dei Sette Fratelli
Foschia
Qual è il tuo genere preferito oggi?
Mi piacciono tutti (anche se non in tutti riesco a cimentarmi), ma tornando indietro di quarant'anni opterei per il reportage di viaggio. Forse per la mia innata curiosità e per la cronica sete di conoscenza.
Alligatori
Oltre a ciò provo grande attrazione per il mare come soggetto e prediligo le luci invernali, inclinate e distanti che attraversano l'aria limpida e mostrano sfumature di colore sorprendenti.
Fuori dalla Grotta
Tramonto invernale
L' estate è finita
Duna
Profilo
E quando hai iniziato?
Mi piaceva la fotografia sportiva che ho praticato per diversi anni, quando riuscivo ad ottenere gli accrediti, impresa complicata per qualsiasi amatore non professionista. Grande divertimento e grande fatica, Non è un genere facile (ma quale lo è?). Ero molto giovane e con tante energie da spendere,
Surf
Kite
Nikon perchè? Un caso o una scelta?
Una scelta. Ogni volta che mi capitava di maneggiarne una provavo una sensazione di sicurezza. Al di là della qualità delle lenti, il corpo era solido e nella foto sportiva i maltrattamenti sono una costante: botte, pioggia, polvere, fango. E io non sono mai stato il tipo da rinunciare a una buona foto per proteggere la fotocamera. Non succederà mai. Le mie Nikon non mi hanno mai tradito e va bene così. Non cambiero mai perchè, a parte l'abitudine al marchio, di queste fotocamere adoro l'ergonomia, sembrano fatte per me.
Detto questo dovrei migliorare e aggiornare la mia attrezzatura. Mi mancano un paio di obiettivii di qualità che spero di avere presto. E mi sarebbe utile anche una mattonella mirrorless perchè in certe situazioni la reflex è troppo vistosa e rumorosa. Ma in questo Nikon non mi può aiutare, per il momento.
Oltre alla fotografia hai altre passioni o interessi?
La musica, non potrei vivere senza e anche se non mi considero un esperto sono affascinato dal jazz.
Fotografi i soggetti o gli oggetti di queste altre passioni?
Qualche volta mi è capitato, ma credo che tutti noi in qualche modo usiamo la fotografia come elemento catalizzatore delle nostre passioni.
Qual'è la foto, o il portfolio, il progetto fotografico da te realizzato a cui sei più affezionato?
Una foto esiste. La scattai a mia figlia tanti anni fa quando praticava il nuoto da agonista. Inquadratura dall'alto, di spalle, pochi secondi prima della gara, immobile sul blocco e sullo sfondo l'acqua ferma della corsia. Un momento di assoluta solitudine per l'atleta. Ma è mia e non la pubblicherò mai.
Purtroppo non esistono progetti. La mia vita fotografica è stata sempre dispersiva e questo spiana la strada a parecchie recriminazioni; e genera frustrazione perchè non si può porre rimedio alle scelte fatte in gioventù. Attualmente però sono impegnato in un progetto di fotografia sociale sulle aree degradate della mia città. Lavoro complicato e lungo nel quale le condizioni di luce fanno la differenza.
E in futuro?
Continuerò a fare il fotografo randagio, macinando chilometri e scatti. Ma ho anche idee da sviluppare, magari potrà venirne fuori qualche buon progetto, in un disperato tentativo di recuperare le opportunità perse.
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