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Aspettavo con grandissima curiosità l'occasione di provare questo DAC/Amplificatore desktop di HIFIMAN che rappresenta la scelta "entry" tra gli apparecchi di forma tradizionale da tavolo della casa.
E' un apparecchio completamente bilanciato, compreso l'attenuatore e che è in grado di pilotare anche le cuffie più scorbutiche.

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arriva nella scatola di cartone oramai standard per tutti i prodotti HIFIMAN

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sul retro sono riportate le indicazioni di massima del prodotto.

Il marchio R2R Hymalaya richiama il modulo interno di conversione.
Conosco già le potenzialità di questo sistema perché lo uso correntemente "in versione mini" nelle DEVA, cuffie di dimensione standard pensate per l'uso in abbinata con il modulo ricevitore/convertitore R2R/amplificatore, per i miei ascolti portatili.
Ha un suono in linea con le cuffie planari, dolce e dettagliato, neutro e lineare.

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aprendo la scatola compare il foam di protezione e una scatoletta che contiene il cavo di alimentazione nel nostro standard.

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la macchina è molto ben protetta, la confezione è premium nonostante l'aspetto dimesso del cartone.

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ed eccolo qui, con sopra l'unico accessorio, il cavo di alimentazione. Per il cavo USB dovrete provvedere voi.

Si tratta come dicevo di un apparecchio da tavolo di forma tradizionale, 246,5mm x 228mm x 61mm per circa 3 chilogrammi.

Piccolo ma non troppo, molto robusto come fa immaginare il peso.
Peso che per la gran parte è responsabilità del grosso trasformatore toroidale di alimentazione.

Perché l'alimentatore è integrato, come si conviene a tutti gli apparecchi di classe !

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il frontale è caratterizzato dal marchio HIFIMAN su una superficie di alluminio spazzolato (il frontalino è bello spesso e fuoriesce in altezza e in larghezza dalla sagoma del telaio.
Sulla destra c'è il marchio dorato R2R-Hymalaya, in mezzo tra le due manopole, una banda nera che integra le prese per le cuffie.
Le due manopole sono responsabili, quella di sinistra, della selezione tra le modalità di conversione e di amplificazione, quella di destra è invece il comando dell'attenuatore a quattro canali.
Le prese sono complete, single-ended nei due formati standard e bilanciate, coassiale da 4.4mm ed XLR a 4 pin.

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il resto del telaio è nero opaco con gli spigoli morbidi.
La sensazione di solidità è palpabile e il peso rassicurante.

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il retro non presenta sorprese. Ci sono le due uscite di linea, RCA ed Bilanciata e i due ingressi - alternativi - USB, con presa di tipo B o C.
La presa di alimentazione è standard, l'interruttore di accensione è nella stessa vaschetta.

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dettaglio delle uscite, di ottima qualità e degli ingressi, standard.

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il fondello

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bisogna prestare attenzione al selettore del voltaggio che - di fabbrica - dovrebbe arrivare impostato sui 230V per la nostra area.
Deve essere visibile il numero bianco su fondo rosso 230. Se ci fosse il 115V attenzione, perché accendendo l'apparecchio, salterebbe il fusibile di protezione.

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la matricola 

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e un primo piano di uno dei quattro piedini che reggono il telaio, ben dimensionati rispetto alle dimensione e al peso del DAC.

Ed ecco tre viste ravvicinate del frontale

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selettore modalità DAC (NOS e OS) e GAIN (LOW e HIGH) per le cuffie

le prese per le cuffie

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e l'attenuatore del volume che riporta solo MIN e MAX ma non ha tacche intermedie.

Ovviamente io ... l'ho aperto perché le foto di repertorio non mi bastano mai.

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così ho avuto la conferma dell'impostazione razionale anche se con molti cavi volanti

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l'impianto vede il trasformatore toroidale i cui avvolgimenti sono condivisi sulle due schede, le due schede, quella adiacente al frontale relativa ai condensatori di livellamento (30.000 microFarad) e all'amplificazione e quella digitale che comprende sia il ricevitore USB che il convertitore vero e proprio.

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che é completamente integrato nei due moduli HIFIMAN HYMALAYA, qui nella versione I.

Si tratta di moduli integrati composti dalla scala di resistenze di precisione che viene controllata da un microprocessore programmato dal produttore.

Ogni modulo si incarica di effettuare la conversione da digitale ad analogico, generando la corrente che va all'amplificatore o alle uscite di linea (quelle in rosso sono le RCA mentre quelle in nero sono le XLR).

L'integrazione è elevata, nulla a che vedere con il dispendio di mezzi che mette in campo un produttore più "analogico" come Audio-gd i cui prodotti abbiamo recensito su queste pagine.
Del resto dimensioni, pesi ed ingombri definiscono classi diverse tra questi apparecchi.

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un'altra vita dell'interno con i moduli di conversione in primo piano in corrispondenza delle uscite e delle entrate.

 

Visto nel dettaglio, diamo un'occhiata alle indicazioni del produttore, prese dal suo sito, alla pagina del prodotto.
Ricordo che DAC è uscito nel 2022 e da allora nel catalogo HIFIMAN sono entranti altri apparecchi ed è stata introdotta un'altra generazione dei moduli R2R.

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il modulo originario è stato premiato al VGP in Giappone

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qui abbiamo lo schema a blocchi.

L'amplificatore, definito "high-current" è in grado di uscire con 10,7 Volt per 4.4 watt su 36 Ohm dalle uscite bilanciate.

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il funzionamento viene garantito come realmente bilanciato a partire dai convertitori, duali, per procedere con i buffer verso l'attenuatore che è analogico e a quattro canali (per le due semionde positiva e negativa del destro e del sinistro) fino all'uscita cuffie.

Attenzione, le due uscite di linea posteriori invece non sono amplificate ma fisse, alla tensione nominale standard.
Non si tratta in pratica di un preamplificatore ma solamente di un convertitore di linea con integrato un amplificatore cuffie.
Chi volesse collegare dispositivi esterni - come diffusori - dovrà utilizzare uno stadio di amplificazione/attenuazione esterno.

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è quello che abbiamo fatto noi per provarlo. Uscendo con cavi XLR di qualità verso l'amplificatore a valvole Stax con cui alimentiamo di solito le HIFIMAN Jade II cuffie elettrostatiche dal suono chiaro e dettagliato (quelle che abbiamo in testa in questo momento).

In questo modo il segnale - immaginiamo a 5 Volt - in uscita dal EF400 verrà poi trattato dall'amplificatore e il livello del segnale in uscita verso le cuffie, regolato dall'attenuatore dell'amplificatore STAX.

Se si volessero collegare dei monitor amplificati, cosa possibile ma scomoda, sarà necessario regolare il volume direttamente dai monitor (che normalmente hanno la manopola dietro, impossibile da raggiungere e da vedere ...).

 

Anticipavamo che nel frattempo i moduli HYMALAYA sono stati aggiornati e ne esistono di due nuove versioni che equipaggiano i nuovi DAC che intanto sono stati presentati da HIFIMAN.
Come segno di attenzione per i propri clienti, però, per l'EF400 è stato avviato un programma di aggiornamento che permette di sostituire i due convertitori originali con due delle nuove serie.
 

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i due nuovi moduli, denominati PRO e disponibili in due diverse versioni, vengono descritti da HIFIMAN come superiori ai leggendari PCM1704

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sia in termini di rapporto segnale/disturbo che di distorsione.
Probabilmente anche di musicalità, visto il tempo che è passato.
E non potrebbe essere altrimenti.

Il programma di aggiornamento :

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promette un notevole incremento di prestazioni in termini sonori.
Con un miglioramento "drammatico" dell'esperienza di ascolto.

Probabilmente - maligniamo noi - supereranno anche l'unico difetto che abbiamo riscontrato in questo DAC e di cui parleremo nella sezione di ascolto.
Legato forse alla potenza degli FPGA di controllo installati nei moduli (nostra ipotesi).

 

***

 

Bene, lo abbiamo visto, lo abbiamo pesato, lo abbiamo aperto. Sappiamo che offre fino a 4.4 watt di potenza sulle cuffie nelle uscite bilanciate e che ha un selettore per elevare eventualmente il guadagno di uscita.

Anticipo che qui io l'ho usato esclusivamente in NOS, trovando la modalità senza oversampling la più dinamica e dettagliata. Mentre con le cuffie che ci sono in casa, non è stato necessario usare il Gain più elevato, anche qui per conservare una buona riserva dinamica.
Per di più, il volume non è mai andato oltre un quarto o poco di più. Segno che la potenza c'è se le cuffie non sono di quelle impossibili.

E il suono ?

Sul principio suonava secco ed asciutto. Dopo due settimane in cui l'ho tenuto costantemente acceso - cosa segnalata dal led anteriore (unica spia che denota l'attività della macchina) e dal teporino a cui si porta il DAC mentre lavora, si è sciolto.
E di molto, diventando dolce e pulito.
La stessa identica esperienza che ho riscontrato con le DEVA PRO che all'inizio erano inascoltabili e poi nel tempo sono diventate di un chiaro e di un suadente inaspettato, quasi fossero delle ammiraglie.
Segno che anche le resistenze e gli FPGA hanno un'anima e che si deve rodare per diventare ascoltabile.

Consiglio - anche se l'EF400 non è un classe A - di accenderlo un pò prima di usarlo. Oppure di lasciarlo sempre acceso, tanto consuma poco.
Vi ripagherà in classe e calore.

Intanto che scrivo sono tornato sull'uscita cuffie dell'EF400 cui ho collegato - in bilanciato le Edition XS.
Devo anticipare che gli abbinamenti non sono banali con questo amplificatore.

Ho trovato non piacevolissime le Ananda Nano, per esempio, mentre splendide e calde le Sundara Closed Back. Divine, le Audivina, magistrali le Arya Organic.

Ma adesso le Edition XS mi stanno piacendo ancora di più (Beethoven, 9a sinfonia, Danish National diretta da Adam Fischer).

Naturalmente qui saranno i vostri gusti e le vostre orecchie a guidarvi. Ma con gli Audio-gd le Ananda mi piacciono di più delle Edition XS, qui è il contrario.

***

 

Alcuni disco ascoltati

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Beethoven i concerti per pianoforte e orchestra. Giovanni Bellucci

Suono del pianoforte chiaro e perfettamente posizionato su un'orchestra "leggera" ma ben dimensionata

 

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Temptation, Chantal Chamberland

Bel basso profondo ma veloce, pelli frizzanti, voce suadente e caldissima di Chantal.

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Hadewych Van Gent, violoncello, nella sonata per viola di Rebecca Clarke

alzo appena il volume perché me lo chiede la musica. Il cello è roco ma esteso fin al suo registro più acuto.
Il pianoforte è in secondo piano, basso, come se stessimo seduti tra il pubblico e non sul palco.

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Bach, Magnificat, Rias Kammerchor Berlin e Akademie fur Alte Musik Berlin

Ascolto biased perché si tratta di una delle mie composizioni preferite.
L'equilibrio tra le parti è eccellente, senza che nulla turbi l'ascolto.
Musica barocca dal vivo, come essere in chiesa durante l'esecuzione, nelle panche di sinistra, in quinta o sesta fila.

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Art+Pepper + Eleven, 1960, 192/24

classico delle mie sessioni di test, qui sono passato alle HIFIMAN Audivina, prima avevo le Edition XS.
Elevata dinamica, il sax è li da qualche parte sulla sinistra ma rivolto verso destra, quando aumenta il volume si incrementa lo spazio che occupa lo strumento.
Le cornette e le trombe stanno dietro Art mentre i tromboni sono a destra. Con le percussioni ovunque.
Prestazione eccellente, giusto un filo monitor ma che mi convince, perché continuerei ad ascoltare il disco anziché scrivere.

Mi fermo qui, era giusto per confermare l'impressione di avere un eccellente front-end al servizio di cuffie che conosco benissimo e di cui mi fido.

Sinceramente io non so cosa vogliano espressioni "nero come le pece" che scrivono certi recensori.
Se si riferiscono al "silenzio di fondo", credo che non esista oppure se c'è, viene creato ad arte da certi chip.
Qui abbiamo un suono complessivamente da giradischi con una bella testina MC.
Ma perfetto in ogni dettaglio.

Davvero, non scherzo, non saprei cosa dirvi se non ne foste soddisfatti. Adesso provo ad ascoltare le Audivina con l'Audio-gd R27HE.

Ok, ok, non parlo più. Non c'è confronto. Ma qui sono passato da un front-end da 3 chili e 400 euro ad uno di 29 chili e quasi 5.000 euro (ho l'interfaccia digitale in mezzo; tutto con rigenerazione di corrente).

Ma, se voi non avete cuffie Top of The Line e avete un budget contenuto, sinceramente non saprei di cosa potreste lagnarvi ... di questo HIFIMAN EF400.

 

CONCLUSIONI

 

Pro:

  • piccolo, compatto, ma rassicurante nella sua costruzione tradizionalmente da tavolo (devo ammettere che i nuovi modelli a sviluppo verticale non mi fanno impazzire !)
  • realmente bilanciato
  • suono naturale come norma per i convertitori R2R
  • nessuna gamma in evidenza, dopo un rodaggio nemmeno troppo lungo ed avendo l'accortezza di lasciarlo scaldare prima di usarlo (o tenerlo sempre acceso)
  • la prestazione è degna di un alto di gamma, sarà veramente difficile se non passate giornate intere ad ascoltare musica dire che potreste desiderare di meglio (ma si, sappiamo che gli appassionati sono incontentabili ed è per questo che esistono macchine di costo superiore)
  • anche se i moduli R2R integrati sono superati dai modelli successivi, HIFIMAN ha avviato una campagna di upgrade (a pagamento) che sembra conveniente
  • uscito a circa € 700 adesso è scontato e non è difficile trovarlo per poco più della metà : a questo prezzo è un affarone !

Contro:

  • nell'ascolto si avvertono talvolta nei passaggi di traccia o di livello degli scrocchi che ricordano quelli dei vinili. Probabilmente un limite nel regolare livelli di segnale molto diversi.
    A me non da alcun fastidio ma per qualche purista potrebbe essere un problema
  • le uscite di linea non sono controllate dall'attenuatore, sono fisse, quindi ogni dispositivo connesso suonerà al massimo se non ha un suo attenuatore
  • l'unica entrata disponibile è quella USB. E' un precisa scelta di progetto ma a qualcuno potrebbe non bastare
  • non c'è un display che dia le indicazioni minime di funzionamento, tipo la frequenza di campionamento del segnale o altro. 
    L'impostazione è minimal
  • da curare l'abbinamento con le singole cuffie, io ho trovato che per alcune il suono è eccezionalmente chiaro e piacevole, per altre "quasi" detestabile, anche se tutte HIFIMAN.

Insomma, bello, ben fatto, solido, be n costruito, con un aspetto premium eppure piuttosto economico.
Completo per quanto riguarda la prestazione sonora ma minimal nell'approccio - sia delle entrate che delle uscite - e nelle funzioni.
Ma quello che promette lo fa : fa suonare bene le cuffie e converte il segnale digitale in un analogico ... veramente tale !
A differenza di tanti suoi colleghi Sigma-Delta fatti con lo stampino il cui suono sembra la fotocopia dell'originale.
Ovviamente non si pretenderà la luna. Per quella ci sono front-end di livello adeguato alle aspettative di tutti.

Ideale l'abbinamento con HIFIMAN Edition XS per chi ama la musica classica, Sundara Closed Back per chi invece preferisce jazz o musica moderna.

***

Nota per gli utenti Windows. Il DAC non viene visto dal sistema se non installate prima i driver scaricabili dal sito ufficiale.


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operazione che porta via due minuti e poi non si deve fare più nulla.
Il driver viene visto da Audirvana e dal lettore Qobuz ed è stabilissimo.

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22 Comments


Recommended Comments

  • Administrator
Rudolf

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in uso come convertitore di linea (livello di uscita fisso di default) mentre alimenta il venerabile Stax SRM-006t a valvole con le HIFIMAN JADE II

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é ancora presto per parlarne perché ha solo una cinquantina d'ore di rodaggio e gli alti devono ancora ammorbidirsi.
Ma la prestazione con le Sundara Closed Back è già rispettabile.

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  • Nikonlander
Lucky

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Il 17/10/2024 at 13:27, M&M ha scritto:

é ancora presto per parlarne perché ha solo una cinquantina d'ore di rodaggio e gli alti devono ancora ammorbidirsi.
Ma la prestazione con le Sundara Closed Back è già rispettabile.

Perdonami Mauro, non voglio assolutamente aprire una polemica, e voglio esprimere solo una mia opinione, da confrontare magari con la tua, ma la questione del "rodaggio" delle elettroniche, mi ha sempre convinto quanto la "direzione obbligatoria" dei cavi di collegamento.... Posso concepirlo per diffusori e cuffie, dove i materiali delle sospensioni, quelli delle membrane, e dei coni stessi, possono subire leggere modificazioni fisiche con la movimentazione creata dall'utilizzo (cosi' come anche dall'inutilizzo e dagli anni trascorsi...). Posso anche comprenderlo nei dispositivi a valvole, dove queste ultime cambiano nel tempo le loro caratteristiche elettriche, ma nei dispositivi puramente discreti, non riesco proprio a comprendere come 100 ore di funzionamento possano cambiare le caratteristiche elettriche progettuali di un semiconduttore o di una resistenza (correttamente dimensionata in potenza) o di un condensatore. D'altro canto, se cosi' non fosse, tutti i computer che abbiamo, e che utilizzano analoghe componentistiche, dovrebbero mutare le loro caratteristiche, e mostrare malfunzionamenti o, di contro, "migliorare" le loro prestazioni dopo un certo periodo di utilizzo, non credi ? Non e' che, alla fine, stiamo parlando solo di autoconvincimento, o adattamento acustico del ns. cervello, o di altre 100 ore di utilizzo in piu' della cuffia ?
Luciano

  • Administrator
Rudolf

Posted

Sono assolutamente d'accordo. Salvo che sugli elementi di potenza che, per esperienza, so che si ammorbidiscono con l'uso e poi, invecchiati troppo, diventano "vetusti", un pò come i cristiani.

Detto questo, in generale si fa il rodaggio anche degli amplificatori, per avere omogeneità di resa musicale di tutto quanto, anche dei cavi (che, in quanto a direzione, io li distinguo solo tra bilanciati e non, con i primi che sono direzionali per forza, in quanto hanno spina da una parte e presa dall'altra :rotfl:).

Audio-gd roda per 300 ore tutti i suoi dispositivi per essere sicura che non ci siano inconvenienti ma poi suggerisce di farlo per altre 500 ore a casa (e posso assicurare che la differenza dopo 3 o 4 mesi di ascolto è evidente).

Questo HIFIMAN non sta cambiando in maniera avvertibile anche perché di "cose al sole" ne ha pochine, mentre per altri amplificatori con elementi di potenza importanti, armature e trasformatori grossi, invece ho notato un notevole cambiamento, specie su alte e medie frequenze.

Attenzione che anche i condensatori invecchiano e con gli anni, andrebbero sostituiti perché ... cambiano dati di targa.
Mentre gli amplificatori in Classe A, suonano decisamente meglio da molto caldi a caldissimi, quindi almeno dopo mezz'ora dall'accensione.
Insomma è un terreno teoricamente affrontabile sul piano razionale - e qui ti seguo - ma che nella pratica è di ampia variabilità.

Parlo per esperienza e ci mancherebbe se voglio essere polemico.

  • Administrator
Rudolf

Posted

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un affare del genere, altro che rodaggio ha bisogno, perché tutti i componenti si portino nelle condizioni di utilizzo standard. ;)

  • Administrator
Max Aquila

Posted

1 ora fa, M&M ha scritto:

un affare del genere, altro che rodaggio ha bisogno, perché tutti i componenti si portino nelle condizioni di utilizzo standard. ;)

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vabbè...con l'ingrediente segreto...!

Leone Ferraresi

Posted

Nella mia esperienza il rodaggio fa sempre bene.

Non si tratta di adattamento delle orecchie (perché in generale non si fa ascoltando ma lasciando suonare il macchinario) ma di portare in condizioni di utilizzo componenti nuovi di fabbrica.
Che anche se "elettronici" hanno una vita loro.

Non credo che la cosa valga per i cavi di segnale ma per quelli di potenza che portano molti ampere non ci giurerei che non serva.

Il discorso cavi è ancora più ampio di quanto non sembri. Io mi sono accorto che i cavi di alimentazione schermati con spine serie, contribuiscono alla pulizia del suono eliminando un certo effetto "antenna" che si accompagna sempre con i cavi in dotazione.
Non dico cavi da 1000 euro l'uno ma anche solo da 40-45 l'uno.
Provare per credere.

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io l'inverno scorso ho preso un paio di questi (cinesi, da 48 euro) e sono contento.
Sembrano dei biscioni, ma effetto psicoacustico o reale, amplificatore e preamplificatore suonano più puliti.

  • Administrator
Rudolf

Posted

Le valvole - sia di segnale che di potenza - sono il caso più classico in cui il rodaggio è indispensabile (così come farle scaldare bene prima ancora di cominciare a "mettere un disco") ;)

Sui cavi si potrebbe aprire una enorme parentesi, ma qui sarebbe decisamente O/T.

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Leone Ferraresi

Posted

Bella prova e complimenti per le foto. Nelle altre recensioni in rete al massimo mettono quelle del produttore ... altro che interni.

Quindi stai dicendo che suona benissimo per un attrezzo da 400-500 euro ma che confrontato con il tuo sistema di riferimento da 5000 euro si sente la differenza.
E vorrei vedere.

Ma allora rispetto ad un combo SMSL tipo il DO200 o simili, come lo vedresti ?

  • Administrator
Rudolf

Posted

Discorso articolato.

1) si, sembra una cosa ovvia ma non è sempre verificata. Intendo dire che ci sono degli apparecchi enormemente costosi senza una vera giustificazione.
E che è difficile poi apprezzare realmente.
Qui il passaggio è di tutta evidenza perché realmente ci sono gli elementi che permettono ad una cuffia di alta gamma di differenziarsi dalle altre.
Con un front-end di fascia bassa o media le possibilità espressive di un paio di cuffie possono non risaltare.
Mi capitava con le HE1000 stealth che sul R28 - che pure è un eccellente combo - non suonavano troppo diverse dalle mie Arya.
Passando al R27HE invece è tutto apparso evidente.
Quindi di fondo è inutile pensare di prendere le HE1000 e poi cercare di sfruttarle su un SMSL o un Topping, anche di quelli esaltati dalle recensioni.
Ma vale anche il viceversa, le HE1000 SE sul EF400 non si troveranno al loro meglio e stenteremo a sentire grandi differenze rispetto alle Edition XS.

2) l'enfasi oggi va sostanzialmente al chip utilizzato per la conversione, ai chip usati per l'amplificazione e alle capacità di contorno, non necessariamente di natura musicale.

Ma il chip conta poco o nulla se l'alimentazione è switching e se la potenza è erogata da un circuito integrato.
Può esserci differenza con i cosiddetti amplificatori a discreti.
Ma poi stai a vedere e i discreti sono solo una piccola parte della circuitazione, mentre il resto avviene a mezzo di operazionali o moduli già fatti.

Quando hai una alimentazione sovradimensionata (come il caso di questo EF400 rispetto al contesto), convertitori realmente analogici, un attenuatore passivo vero (e non una semplice decimazione del segnale digitale) e una circuitazione realmente bilanciata, il risultato si sente subito all'ascolto, anche casuale.

Se vedi le recensioni online quelli parlano di rumore di fondo, nero di fondo, spazio e altre amenità di poco senso. La dinamica è l'intervallo in gamma piena, non uno zero molto zero che poi si perde andando verso il 100.

L'SMSL DO200 ce l'ho, va bene con cose di fascia bassa, noi qui l'abbiamo adibito a pilotare due JBL da 5 pollici con un subwoofer cinese. Per ascoltarci musica pop.

I discorsi che faccio io su queste pagine invece sostanzialmente riguardano chi ascolta musica registrata bene in ripresa diretta, non elettronica. Se uno ascolta musica techno, "colonne sonore", Rihanna e Beyoncé sinceramente starà bene con le cuffiette o gli auricolari dell'iPhone, non necessita di alcunché di quanto parliamo qui.

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Leone Ferraresi

Posted

Forse comincio a capire.

E come vedresti questo EF400 contro l'audio-gd R28 con cuffie tipo Ananda o Arya ?

  • Administrator
Rudolf

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L'Audio-gd R28 è una macchina di categoria superiore anche se simile nell'impostazione.

Ma ha alimentazione sovradimensionata, stadi di alimentazione e di amplificazione in classe A, 2 moduli di conversione R2R per canale, uno per semi-onda, quasi 10 watt di potenza di uscita a transistor che permetterebbero di fare un amplificatore di potenza (per diffusori) da 50 watt, attenuatore servocontrollato R2R a quattro canali separati (non un potenziometro come quello dell'EF400).
Telaio più grosso e pesante, dissipazione del calore ottimale (che è generato in quantità enormemente superiore a quanto invece fa l'EF400 che è solo caldino anche dopo giorni di accensione).

Nel suono credo non ci possano essere confronti ma sarebbe ingeneroso, l'R28 andrebbe eventualmente provato con l'HIFIMAN Serenade o Prelude che io non conosco.

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Leone Ferraresi

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Ma in caso dici che vale la pena prendere uno di questi EF400 scontati e poi fare l'aggiornamento ?

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Rudolf

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21 ore fa, Leone Ferraresi ha scritto:

Ma in caso dici che vale la pena prendere uno di questi EF400 scontati e poi fare l'aggiornamento ?

No, avrebbe senso se uno ce l'ha già e vuole migliorarne il suono.
Ma se uno deve fare l'acquisto adesso, HIFIMAN ha lanciato l'EF600 che ha i moduli PRO

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e si trova sui 600~700 euro.

Peccato per quella forma un pò stile "The Jetsons" :( ma ne parlano tutti bene ;)

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di fatto, guardando lo schema a blocchi è come questo EF400 ma con lo sviluppo verticale.
Le prestazioni promesse sono a livello del venerando PCM1704K se non meglio.
Ha anche più ingressi e pure la porta wireless.

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Leone Ferraresi

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Ma dici che te lo manderanno da provare un EF600 ?
Io ho un budget ristretto e vorrei cambiare anche le cuffie (ho delle Sennheiser HD660 di cui sono un pò stufo : le trovo noiose) ma leggendoti mi sto rendendo conto che non solo conta la sorgente ma anche l'amplificatore.
E qui se ho capito bene, la potenza è tabta e di qualità. No ?

  • Administrator
Max Aquila

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12 ore fa, Leone Ferraresi ha scritto:

Ma dici che te lo manderanno da provare un EF600 ?
Io ho un budget ristretto e vorrei cambiare anche le cuffie (ho delle Sennheiser HD660 di cui sono un pò stufo : le trovo noiose) ma leggendoti mi sto rendendo conto che non solo conta la sorgente ma anche l'amplificatore.
E qui se ho capito bene, la potenza è tabta e di qualità. No ?

Le Sennheiser non ti vanno a genio ?

Leone Ferraresi

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12 ore fa, Max Aquila ha scritto:

Le Sennheiser non ti vanno a genio ?

Non è che non mi vanno a genio, le ho da quando sono uscite.
Ma adesso mi annoiano. ;)

  • Administrator
Rudolf

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Il 29/10/2024 at 07:47, Leone Ferraresi ha scritto:

Ma dici che te lo manderanno da provare un EF600 ?
Io ho un budget ristretto e vorrei cambiare anche le cuffie (ho delle Sennheiser HD660 di cui sono un pò stufo : le trovo noiose) ma leggendoti mi sto rendendo conto che non solo conta la sorgente ma anche l'amplificatore.
E qui se ho capito bene, la potenza è tabta e di qualità. No ?

Non credo, non per il momento.
L'italiano è un pò una minoranza linguistica per il mainstream anglofono e dobbiamo accontentarci di quello che avanza.

Ad ogni modo, visti i prezzi attuali, io non mi farei scappare l'occasione del EF400 fintanto che se ne trovano ancora in giro.
E l'abbinata con le HIFIMAN Edition EX ti farà dimenticare rapidamente le Sennheiser.

Per quanto ne so io, oggi non c'è un apparecchio R2R bilanciato né una combinazione equivalente sul mercato, per questi soldi.
Negli anni a venire ci sarà modo di crescere.
Enjoy ! ;)

 

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  • Administrator
Rudolf

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in questo momento, l'EF400 fa da DAC allo Stax a valvole che pilota le Jade II con il bellissimo disco Chandos dedicato alle sonate per violino e pianoforte del mio Busoni

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si possono distinguere tutti i registri del violino che ha una voce leggermente roca mentre il pianoforte è caldo e presente.
Una bella prova

  • Nikonlander
Lucky

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Per restare in tema..... :P

 

Meme Haendel.jpg

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  • Nikonlander
cismax

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:x3x: bella questa 

Leone Ferraresi

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Il 31/10/2024 at 07:42, M&M ha scritto:

Non credo, non per il momento.
L'italiano è un pò una minoranza linguistica per il mainstream anglofono e dobbiamo accontentarci di quello che avanza.

Ad ogni modo, visti i prezzi attuali, io non mi farei scappare l'occasione del EF400 fintanto che se ne trovano ancora in giro.
E l'abbinata con le HIFIMAN Edition EX ti farà dimenticare rapidamente le Sennheiser.

Per quanto ne so io, oggi non c'è un apparecchio R2R bilanciato né una combinazione equivalente sul mercato, per questi soldi.
Negli anni a venire ci sarà modo di crescere.
Enjoy ! ;)

 

Grazie, mi metto in caccia :)

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Leone Ferraresi

Posted (edited)

Bene ! volevo poi confermare che ho comprato l'HIFIMAN EF-400 direttamente da loro.
Insieme ad una Ananda Nano in offertona ;)

E mi sto trovando benissimo !
Grazie di tutti i consigli dati ad un appassionato poco informato come me :o

Edited by Leone Ferraresi
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