Godox V1 Pro-N - Il semplificatore
Tempo fa sono stato incaricato dalla mia unica nipote di effettuare le foto al battesimo di sua figlia, fissato per lo scorso 31 Agosto. Non potendo rifiutare tale incombenza, mi sono messo a studiare la situazione per prevedere i possibili incidenti di percorso:
- cerimonia alle ore 18,00 in chiesa – luci artificiali con conseguente utilizzo del flash.
- cena in agriturismo sul giardino antistante la villa (un tempo era l’aia) alle ore 20,00, già con le luci accese e oscurità incombente, per cui, anche qui, l’utilizzo del flash era obbligatorio.
Infatti, nonostante il 31 agosto sia stata una bella giornata di sole, a quell’ora il buio della notte era ormai imminente e come avevo previsto il flash ha dominato la festa.
Nell’attesa dell’evento ho iniziato a fare alcune prove con i lampeggiatori presenti nel mio corredo un Nikon SB 910 e un Godox V350 N. Il secondo è risultato essere troppo piccolo per la situazione ed il primo, dati gli anni sulle spalle (1/2014), ha una lampada non più molto efficiente ed una ricarica lampo, pur con batterie cariche, sensibilmente lunga. Quindi, dopo un momento dove il panico stava prendendo il sopravvento, ho iniziato a rileggere i diversi articoli presenti su Nikonland sui flash e quando ho riletto la prova del Godox V1, sia di Max (V1: Semplicemente un drago) che di Mauro (V1: Senza pensieri!), seguito da un commento molto positivo di uno che ci lavora come Dario Fava, ho deciso di aggiungere al parco flash il Godox V1 Pro-N, visto che dal mio rivenditore online era in offerta ad un prezzo allettante. Grazie a Nikonland di esistere.
La scatola
Flash completo di accessori, con la cupola opalina (AK-R 11) ed il diffusore (AK-R13), non facenti parte del corredo della confezione, ma acquistati a parte.
V1-Pro con inserito il componente di luce di riempimento staccabile “SU-1”, che consente di fungere da luce di riempimento, quando la parabola è orientata in alto o di lato, per sfruttare la luce riflessa. In pratica la vera differenza fra il V1 ed il V1-Pro.
La batteria presenta la presa USB-C per la ricarica, non presente su quella del V1.
Monitor e pannello di comando
Si può inserire manualmente anche il funzionamento in manuale o in TTL tramite un cursore posto in alto a destra del vano batteria (non presente nel V1), mentre in basso a destra si trova il pulsante per la rimozione della stessa.
V1 senza l’illuminatore di riempimento staccabile “SU-1”.
Di seguito inserisco alcune foto eseguite per provare l’attrezzo, prima del severo utilizzo nell’evento non ripetibile. Le foto sono state fatte con il flash montato su Z 8 e 105mm MC F.2.8 VR S, tranne l'ultima scattata con la Z 8 e 24-120/4 S
Venendo allo strumento in parola, posso solo dire che il titolo di Mauro “V1: Senza pensieri” corrisponde a verità assoluta. Infatti, anche senza leggere il manuale delle istruzioni, il pannello dei comandi è di facile intuizione ed agevolmente programmabile. Nell’uso con la Z 8 (che si sposa a meraviglia) in “TTL”, ho adoperato una sottoesposizione sul flash di 0,3 o 0,7 stop, a seconda di come l’ho utilizzato. Con la parabola nuda (-0,7 stop), con innestato il diffusore (-0,3), con la cupola opalina nessuna correzione.
Sia il diffusore che la cupola sono accessori assolutamente indispensabili, sia per attenuare che per diffondere ulteriormente il lampo. Inoltre, questi due accessori, si montano in un attimo con dei semplici contatti magnetici (idea meravigliosa).
Il V1-Pro copre un angolo che va dal 28mm al 105mm e la parabola motorizzata si adatta automaticamente all’ottica utilizzata e segue perfettamente i movimenti dell’eventuale zoom utilizzato.
Altra cosa molto positiva è il brevissimo tempo di ricarica del lampo, in pratica un battito di ciglia. Infatti, il flash è sempre pronto a far luce, che in modalità “TTL”, dosa sapientemente con ogni tipo di lettura esposimetrica.
Per montare lo strumento sulla slitta porta flash basta girare una ghiera verso destra fino a sentire un clic e per toglierlo basta premere il pulsante di sblocco presente sulla citata ghiera ed il gioco è fatto.
Mi scuso per la scarsità di nozioni tecniche sull’uso del V 1 che rimando ai due esaustivi articoli di Max e Mauro che sono dei veri maestri nell’utilizzo dei flash, mentre io sono solo all’elementari.
Purtroppo, non ho la liberatoria per pubblicare le foto della cerimonia, ma se mio figlio, visto che lui frequenta facebook, trova foto della festa, mi riterrò libero di fare altrettanto e le posterò.
Le immagini, sono state scattate con la Z 8 ed il 24-120/4 S con il flash montato sulla slitta ed una volta scaricate sul “PC”, hanno sorpreso anche il sottoscritto, in quanto erano già buone. Dopo alcuni aggiustamenti (il più delle volte ritocchi all’inquadratura) sono state subito donate alla committente, che ha ampiamente manifestato il suo apprezzamento, anche se io non sono mai soddisfatto.
In conclusione, questo Godox mi ha fatto fare la pace con questo tipo di luci, che fino ad ora ho usato ma mai amato. Con questo V1, non ho avuto lampi violenti o chiazze di luce sui volti, ma morbide carezze di luce, un’illuminazione ben distribuita delle scene sia lavorando con grandangolo che col medio tele ed l’eliminazione assoluta degli occhi rossi. Un ulteriore miglioramento ci deve essere dal lato dell’utilizzatore.
Conto di popolare con altre immagini scattate con il V1 Pro questo blog, per avvalorare con ulteriori prove pratiche le ottime impressioni ricavate dal breve ma intenso utilizzo di questo interessantissimo flash.
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