Con o senza lampione va a gusti. Secondo me pur essendo una foto moto originale (e molto bella) ha un po' troppo spazio vuoto sopra. Tu che abiti lì vicino hai altre occasioni per riprovare. Comunque complimenti.

Grazie Giuseppe.
Sicuramente tornerò...

Tu quale preferisci?

Quella senza lampione. Anche a me piacciono le ombre e i riflessi e ho tentato talvolta di fotografarli, ma così belli credo che si possano fotografare solo lì. Aggiungo una riflessione personale che mi è venuta spontanea quando ho visto questa foto e spero che sia solo una mia interpretazione: Pulvis et umbra sumus (Orazio, Carmi, 4, 7   2000 anni fa).

Grazie Giuseppe. Per il commento e la riflessione. 

Ognuno di ha vicino a casa, a non più di 30/40 km posti interessanti dal punto di vista fotografico ma tendiamo a non "vederli" ed è un peccato perché si possono realizzare scatti molto interessanti. E, soprattutto, ti costringono a pensare alla foto più che al soggetto, che diventa funzionale all'immagine che hai in testa. Quest'anno, finora, ho scattato a non più di 50 km da casa. Con soddisfazione.

Se ci pensi bene, vedrai che vicino a casa tua c'è un posto, o forse due, dove puoi fare ottime foto di ombre e riflessi. 

Per evitare quel lampione in ripresa, sarebbero bastati due passi a destra e un riallineamento del ponte in inquadratura.

Se lo hai voluto inquadrandolo è improponibile chiedersi dopo lo scatto cosa potrebbe essere meglio.

E pazienza per chi ti dica che non gli piace.

Fotografiamo e scartiamo, quando invece non siamo convinti 

Hai vinto un contest con questa foto e...ti poni il dubbio ????

3 minuti fa, Max Aquila ha scritto:

Hai vinto un contest con questa foto e...ti poni il dubbio ????

Condivido tuo pensiero Max ma la domanda non era tanto sulla foto che ha vinto ma in prospettiva futura. Vorrei ritornare sul luogo del "delitto" e farne altre, magari ampia con una sola persona e se sta guardando il cellulare oppure ha un vistoso cappello meglio.
Abito a mezz'oretta da piazzale Roma e tutte le volte che ho bisogno di ricaricarmi, ci vado con la mia Nikon in mano, perdendomi tra le calli.

Mi pongo sempre dei dubbi, per me sono la base per crescere.

A me il lampione non disturba, penso ci possa stare nel contesto presentato.

Senza … personalmente avrei lavorato anche sul taglio.
Diciamo + o – così.

Spero tu non ti offenda per aver toccato/modificato una tua foto.

Personalmente preferisco con il lampione, ancora lo sguardo

2 ore fa, Riccardo Davoli ha scritto:

Condivido tuo pensiero Max ma... 

Mi pongo sempre dei dubbi, per me sono la base per crescere.

Si: il consiglio di Max è che i dubbi bisogna coltivarli al momento dello scatto. Piuttosto che seduti al computer.

La filosofia sta a zero di fronte ad un soggetto, a quanto pare, sempre alla tua portata.

Fosse stata l' unica foto possibile in quel determinato momento: ma nel contest la hai presentata con un titolo che solo adesso ho capito essere attribuito al fanale.

Fotografate sempre e tanto: un modo da avere possibilità di scelta.

Buone vacanze!

Io la preferisco senza, per la linea curva pulita che ha il ponte lo considero un elemento di taglio che disturba la percezione di astratto geometrico della foto. 

Credo che i dubbi dell'autore si potranno risolvere solo tornando a scattare più foto, magari con luci diverse.
A forza di prove si dovrebbero schiarire le idee.
In ogni caso con o senza lampione sono due foto diverse, secondo me; entrambe piacevoli e meritorie.

Secondo me la foto con il lampione contestualizza la scena: è realistica, è Venezia.

La foto senza invece, diventa surreale e si può riferire a qualsiasi luogo, anche immaginario, anche in Cina o Giappone e può essere interpretata anche come un esercizio di calligrafia. Per questo io la preferisco.

7 ore fa, Max Aquila ha scritto:

il consiglio di Max è che i dubbi bisogna coltivarli al momento dello scatto. Piuttosto che seduti al computer.

Certo. Il mio dubbio non è venuto in fase di scatto ma dopo il commento di NicoKosc e da lì è nata la "prova" con la conseguente richiesta di un parere.

9 ore fa, RenatoS57 ha scritto:

Spero tu non ti offenda per aver toccato/modificato una tua foto.

Figurati Renato. Guardando il tuo ritaglio, penso che senza lampione sia meglio più stretta, come hai fatto tu.

4 ore fa, Giuseppe Casella ha scritto:

La foto senza invece, diventa surreale e si può riferire a qualsiasi luogo, anche immaginario, anche in Cina o Giappone e può essere interpretata anche come un esercizio di calligrafia.

Mi piace questa considerazione. Io l'ho vista legata a Venezia, ma senza lampione e più stratta diventa un non luogo che potrebbe essere ovunque nel mondo. 

Grazie a tutti per i commenti.

Scusate il ritardo...

Riccardo apri un tema enorme: scegliere!

Nello specifico preferisco CON, se manca la sentinella cade tutto. Viene a mancare il primo punto di attenzione. Il lampione da una nota di colore e soprattutto delle linee verticali in contrasto con il ponte quasi orizzontale. In questo senso il taglio un po' più stretto rende la diagonale più evidente, basso sx-alto dx che mi piace molto. Ma come sempre le certezze sono prossime allo zero.

Il tema è vasto dicevo, quante volte abbiamo scartato senza appello uno scatto che invece era da salvare e sviluppare? O meglio che altri avrebbero salvato e sviluppato. E più in generale cosa ci colpisce in una fotografia? Il giudizio che diamo noi "addetti ai lavori" è lo stesso che da l'utente medio web? Ed infine, sasso in piccionaia, siamo sicuri di saper valutare un'immagine??? (sempre che questo sia necessario..., possiamo far prevalere la pancia al cervello ed al cuore, va di moda).

Beato chi ha certezze, io una sola, tutto questo è il bello della fotografia.

Un gioco: 20 scatti di un'uscita ( di più, di meno, fate voi), tema/progetto a piacere purchè tutti coerenti, ne scegliamo 2 poi passiamo il malloppo dei 20 a qualcun altro che elegge i suoi 2 e così via. Alla fine si confrontano i risultati, le sorprese non mancheranno.

Buon ferragosto.

(vediamo chi per primo posta una bella anguria rossa...)

3 ore fa, marcovitrotto ha scritto:

Il tema è vasto dicevo, quante volte abbiamo scartato senza appello uno scatto che invece era da salvare e sviluppare? O meglio che altri avrebbero salvato e sviluppato.

E' proprio vero. Scegliere è difficile tanto più siamo legati emozionalmente allo scatto, al suo momento. Per questo io, dopo una prima scelta "generosa", aspetto qualche tempo per effettuare una seconda selezione più "severa" ed elaborare le foto rimaste. Proprio per cercare di essere più oggettivo, per quanto si possa essere  oggettivi con i propri scatti.

Quando visiono le foto dopo una sessione capita che mia moglie, passando, mi dice "bella quella foto", mi giro e le dico che l'avrei scartata....a quel punto mi interrogo sul perché la vediamo in modo differente. Poi, riguardando la foto, mi accorgo che è si bella ma non è come la volevo io. 

Altre volte mi accorgo che riguardando foto del passato rivaluto foto che in un primo momento avevo valutato "poco" e, al contrario, declasso foto che avevo valutato bene. Il tempo e le esperienze mi fanno vedere le foto con occhi diversi. 

La qualità, non essendo misurabile, stimola infinite discussioni. E queste, quando rimangono nel rispetto delle idee altrui, mi piacciono assai.

Il 15/08/2024 at 07:27, marcovitrotto ha scritto:

[...] Il tema è vasto dicevo, quante volte abbiamo scartato senza appello uno scatto che invece era da salvare e sviluppare? O meglio che altri avrebbero salvato e sviluppato. E più in generale cosa ci colpisce in una fotografia? Il giudizio che diamo noi "addetti ai lavori" è lo stesso che da l'utente medio web? Ed infine, sasso in piccionaia, siamo sicuri di saper valutare un'immagine??? (sempre che questo sia necessario..., possiamo far prevalere la pancia al cervello ed al cuore, va di moda).

Beato chi ha certezze, io una sola, tutto questo è il bello della fotografia.