Mostra: Dal cuore alle mani: Dolce&Gabbana
Milano, Palazzo Reale
Mostra: Dal cuore alle mani: Dolce&Gabbana
Non tutti amano, o meglio comprendono le estrosissime creazioni di alta moda confezionate dagli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, uno su tutti il sottoscritto, ma non si può che rimanere ammirati per le vere e proprie opere d’arte (alla pari di dipinti e sculture) che scaturiscono dalla modellazione e sapiente cucitura dei vari tessuti.
Le foto che seguono (Zf con 24-120/4) ne sono un chiaro esempio anche se non rendono appieno quello che invece l’occhio può vedere.
Il percorso espositivo si sviluppa attraverso 10 sale che esplorano 10 differenti temi.
Ad accogliere il visitatore nella prima sala dedicata al Fatto a Mano i dipinti ispirati al Grand Tour delle collezioni Alta Moda di Dolce&Gabbana firmati da Anh Duong.
A seguire, L’arte e la maestria del vetro, dove i minuziosi dettagli di ricami e cristalli che arricchiscono gli abiti incontrano lavorazione del vetro veneziano.
La terza sala è un tributo a “Il Gattopardo”, dove gli ambienti della versione cinematografica di Luchino Visconti del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa sono rievocati a Palazzo Reale con un setting immersivo che riproduce la famosa scena del ballo.
Al tema della devozione è dedicata la quarta sala, che si presenta avvolta in un’atmosfera barocca: sotto l’egida del Cuore Sacro, lo spazio presenta un contemporaneo sancta sanctorum, uno scrigno che custodisce una selezione di creazioni di Alta Moda e Alta Gioielleria che alternano il fascino del nero Sicilia all’opulenza dell’oro.
Ma il cuore della mostra è la quinta sala, che fornisce uno speciale (ed emozionante) scorcio su quella pratica laboratoriale che è il fulcro dell’Alta Moda, dell’Alta Sartoria e dell’Alta Gioielleria di Dolce&Gabbana: uno spazio che riproduce fedelmente gli ambienti della sartoria e dei laboratori della casa di moda, e che vede sarti e artigiani lavorarvi realmente (tutti i venerdì dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00), per offrire al visitatore un viaggio nella realizzazione di queste creazioni, dall’ideazione alla finalizzazione.
Il percorso prosegue con un focus sull’architettura, protagonista della sesta sala: un’installazione immersiva di videomapping in dialogo con le opere d’arte rinascimentali che adornano la selezione di abiti posta al centro della sala.
Non poteva mancare la ricchezza della tradizione artigianale siciliana, oggetto della settima sala grazie a una speciale installazione decorata a mano da maestri pittori della maiolica e del Carretto Siciliano.
A contrasto con il coloratissimo universo di quest'ultima, il visitatore accede poi nel candore assoluto dell'ottava sala dedicata a Giacomo Serpotta, maestro del periodo Barocco che dedica il proprio talento alla lavorazione dello stucco e dove trova posto una selezione di abiti della Collezione Alta Moda “Stucchi”.
Chiudono la mostra le ultime due sale, emblema dell'opulenza e della ricchezza delle creazioni della maison: nella nona sala la dimensione del mito, le divinità̀ greche che si materializzano sotto forma di abiti eterei provenienti dalla Collezione Alta Moda presentata nella Valle dei Tempi di Agrigento e una selezione di creazioni di Alta Sartoria impreziosite da eleganti lavorazioni a mosaico celebrano la ricchezza delle basiliche bizantine italiane.
Nella decima sala lo spettatore si immerge nel mondo dell’Opera e si ritrova all’interno di un teatro all’italiana, dove il sipario cremisi e gli ordini dei palchi si aprono su una scena che vede protagoniste le creazioni ispirate alle Opere più̀ amate dagli stilisti, da Turandot, alla Madama Butterfly, dalla Traviata alla Fanciulla del West.
Confessione finale, la mia descrizione delle 10 sale tematiche è solo fotografica, perché lo scritto proviene da chi può effettivamente spiegare il tutto nello specifico (sito della rivista Grazia), che non può essere sicuramente il sottoscritto.
A concludere, il consiglio è questo: Nikonlander, portate le vostre signore a vedere questa mostra (aperta fino a fine luglio), rimarranno estasiate e anche voi seppur titubanti e magari prevenuti all’inizio, uscirete alla fine contenti per averla visitata.
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