DA quest’anno Alghero e Olbia ospiteranno la prova italiana del WRC ad anni alterni. E già da quest’anno le prove speciali si sono spostate verso la Gallura con qualche sorpresa che fa tanto vecchio Costa Smeralda. Solite levatacce con tanti chilometri in più da macinare e solite attese, ma non si esagera più come negli anni passati perché tutto è diventato più faticoso per me ed Enzo. La passione c’è sempre ma il fisico non la segue più per cui va bene svegliarsi alle 5 del mattino e infilare lo stradone, va meno bene spostarsi rapidamente da una speciale all’altra per incassare il pieno di foto. Non ce lo possiamo più permettere. Per cui abbiamo preferito concentrare il nostro lavoro in due sole giornate, venerdì e sabato. Tre sarebbero state troppe. Pazienza per il gran finale di oggi.
Come anticipato le sorprese ci sono state con le due prove speciali di Terranova, quella col salto _ a mio avviso _ più spettacolare fra tutti quelli visti sinora e quella che racchiude il tratto più insidioso: la mitica e discesa Kitzbuhel con una esse veloce in mezzo al granito. Vietato sbagliare.
E alle 8 in punto stiamo parcheggiando all’interno del cantiere forestale di Terranova, proprio di fronte alla caserma della Forestale, distante un centinaio di metri dal salto. C’è tanto pubblico ma tutto sommato un servizio d’ordine attento ma non invasivo.
Il motivo per il quale questo salto è così interessante sta nel fatto che le auto arrivano a velocità elevata su asfalto che diventa sterrato proprio nel punto del salto. Lo show ha inizio…
Nonostante il sole, il cielo non prometteva bene. Temporali sparsi, anche di forte intensità. E li abbiamo visti, da dentro l'auto. A Kitzbuhel però la pioggia era già passata prima dell'inizio della speciale. Una luce pessima. In compenso, fango in quantità industriale
Ecco la famigerata Kitzbuhel, una discesa pazzesca con una esse insidiosa tra le rocce di granito e una pendenza impressionante. Si scende "a palla": quì i più bravi fanno il tempo, gli altri tolgono il piede dall'acceleratore. Non ci sono immagini per raccontarlo perchè se non la si vede non si ha la giusta percezione
.... e sotto di lei, il fango...
Takamoto Katsuta, uno che pensa col piede
Tierry Neuville
Dani Sordo
Molta pioggia significa anche molti guadi e sarebbe stato questo l'obiettivo della seconda giornata, trovarne almeno uno
Un raggio di sole alle 8,20 fa la differenza. Solo Zfc col 16-50, contenta di fare il bagnetto mattutino (io un po' meno contento).
Il pomeriggio, invece, è tutto della D500. Le distanze di Loelle richiedono parecchi millimetri. L'attesa è meno faticosa del solito per via della temperatura accettabile viste le condizioni meteo. Cionostante quattro ore d'attesa per il secondo passaggio sono davvero tante.
Tenuta da combattimento
Arrivano....
Elfyn Evans
Dani Sordo
Sebastien Ogier
Per la cronaca ha vinto Terry Neuville
Anche stavolta è andata. Dovremo trovare nuove location per il prossimo anno o sperare in altre novità, giuto per non fare sempre gli stessi scatti.
Copyright Enrico Floris 2023 per Nikonland
Pezzo consigliato: Come Up For Air - Albert Cummings
- 7
- 16
22 Comments
Recommended Comments