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Ange Terrible : Anastasiya Petryshak e Lorenzo Meo


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Ange Terrible : Anastasiya Petryshak, violino e Lorenzo Meo, pianoforte
Musiche di Debussy, Ravel e Messiaen
Sony Music, 27 gennaio 2023, formato 96/24, via Qobuz

***

Ammetto che la bionda Anastasiya Petryshak nel disco Sony del 2018, alle prese con Vivaldi e con uno Stradivari sensazionale prestato per l'occasione, non mi aveva colpito molto, anzi : sembrava un disco promozionale, piuttosto tirato via, come da stile dell'etichetta.
Ci riprovano nell'operazione, scomodando per la copertina anche un body-painter (quelli ovviamente non sono tatuaggi !).

Lei suona spesso con Lorenzo Meo in concerto e quindi l'amalgama è consolidato.

Per idee personali ritengo che questo repertorio per violino e pianoforte, sia pensato per una violinista e per un pianista, almeno lo credo sia per Debussy che per Ravel che conosco molto bene.
Lei dimostra personalità nella sua parte, forse si vorrebbe a volte che lo stesso facesse il pianista ma forse è più colpa della registrazione un pò troppo brillante.

Dopo la sonata di Debussy compare il primo angelo, Les Angelus, composto per voce e pianoforte nel 1892, qui arrangiato per violino.
E' una composizione breve, un pò lamentosa che apre la strada alla pertinacia del violino nella sonata di Ravel, dove il duo da probabilmente il meglio di se.
Non siamo sul piano delle migliori interpretazioni di questa sonata, entrambi sono un pò troppo trattenuti - a tratti - mentre ci vorrebbe più trasporto e follia.
Ma è una discreta lettura.

La stessa cosa mi permetto di sottolineare nella Tzigane che vuole un violino assolutamente spregiudicato ed esibizionista.
Ma si tratta di una composizione estremamente complicata ...

Chiudono il disco due lunghi brani di Messiaen, un tema con variazioni, estremamente dinamico ed impegnativo al massimo.
E poi un arrangiamento di un movimento del Quartetto per la fine dei tempi, dove ricompare l'angelo, terribile, ad annunciare la fine del mondo.

Quest'ultima non è musica che sta stabilmente nel mio repertorio prediletto ma mi sembra che i due si trovino su un livello più alto con questo genere, mi sbaglierò.

In conclusione, bel disco, un passo avanti notevole rispetto a quello di esordio della violinista, con un programma impegnativo, registrato in soli 4 giorni, tutto in Italia.
E con un servizio fotografico pregevole. Ma è evidente che Anastasiya se lo merita. Del resto qui siamo su un sito di fotografi, no ?

La registrazione è dell'ottobre 2020, fatta alla sala Fazioli di Sacile, Meo suona ovviamente un fantastico Fazioli F308, di gran lunga il miglior pianoforte del mondo:
Lei invece ha un Roberto Regazzi del 2012. Un violino con un suono molto aperto.
Il disco è interamente italiano nella realizzazione.

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