Clara e Robert Schumann : concerti per pianoforte e orchestra (Rana/Warner Classics)
Clara e Robert Schumann : concerti per pianoforte e orchestra
Beatrice Rana, pianoforte
Chamber Orchestra of Europe diretta da Yannick Nèzet-Sèguin
Warner Classics, 3 febbraio 2023, formato 96/24, comprato
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Registrazioni dello scorso luglio, disco lungamente anticipato dalla casa discografica.
I due concerti sono legati come molta della musica dei due coniugi.
Il concerto di Clara Wieck è stato a lungo ingiustamente trascurato, oscurato altrettanto ingiustamente da quello del marito.
Clara scrisse il suo concerto intorno ai 14 anni (!). E' coevo dei due concerti di Chopin e dei due di Mendelssohn, sotto la cui guida si esibì nella prima il 9 novembre 1835 al Gewandhaus di Lipsia, ovviamente.
E sinceramente sul piano stilistico non ha nulla da invidiare a quelli dei suoi più famosi colleghi, anzi. Rispetto ai concerti di Chopin, in particolare a quello in Mi minore, ha chiaramente una struttura orchestrare più importante e sviluppata (Chopin non sapeva niente di orchestrazione) ed ha generalmente più inventiva di quelli di Mendelssohn.
Sul piano della brillantezza è in linea con gli stilemi del primo romanticismo ma soprattutto, con l'esigenza di dare la massima evidenza al compositore/solista.
La parte pianistica è indubitabilmente ... virile ! anche più di quella di Robert che scrisse il suo concerto sotto i suggerimenti della brillante moglie.
E sul piano tematico sta testa a testa con Chopin.
Andando a Robert, il concerto è celeberrimo, sappiamo che ha avuto una gestazione problematica (anche Robert ne sapeva poco di orchestrazione e proseguì un pò a tentoni con l'aiuto della moglie e dell'amico Felix).
La parte pianistica è ovviamente scritta per Clara, Robert non aveva questa personalità in pubblico.
Ma la differenza tra l'esuberante esibizionismo del concerto di Clara e quella più moderata di Robert, è qui, sotto gli occhi.
Beatrice Rana dice nel libretto che la parte pianistica del concerto di Clara è ben più impegnativa per il pianista di quella di Robert.
In effetti il concerto di Robert è poca cosa per un solista di oggi.
Però a merito di Robert possiamo dire che apre una pagina nuova nel rapporto pianoforte-orchestra. E sicuramente l'amico Brahms ha preso più dall'approccio moderato di Robert - per assonanza di carattere - che da quello di Clara.
Ma l'assolo di violoncello del primo movimento del concerto di Clara è ... mitico. E se ne trovano gli echi sia nel secondo di Brahms che nel primo di Chaikovsky.
Insomma, vive la difference, come disse Spencer Tracy alla "moglie" Katherine Hepburn parlando dei rapporti tra moglie e marito.
Andando a noi, ho visto filmato di Beatrice Rana in concerto.
Devo dire che la apprezzo di più con direttori sanguigni come Pappano, viene positivamente influenzata.
Quando il direttore ha poco polso lei tende a rallentare un pò troppo.
In questo disco le cose sono un pò miste. Nel concerto di Clara io la vedrei ancora più estroversa.
In quello di Robert a tratti appare anche ... troppo elegante.
Penso che abbia la forza per prendersi la scena con più veemenza.
Ma chi sono io per criticare ?
Yannick mi sembra un pò più robusto di altre volte e questo va a suo merito. Ha una buona orchestra a disposizione, anche se è difficile valorizzare le parti orchestrali di questi concerti.
Non è Brahms e non è Beethoven. E' tutta musica che vive di equilibri instabili.
Comunque, al di là delle mie considerazioni, del tutto personali, è un buon disco che consiglio vivamente, ben più di altri di sedicenti pianiste emergenti incensate dalla critica brittanica.
La Rana ha polsi e braccia che non temono confronti ed ha carattere da vendere. E quando vuole infiamma l'aria, non solo la platea.
Un plauso particolare alla scelta di inserire come encore Widmung , dedica di Robert a Clara, dalla raccolta più appassionata che un uomo probabilmente ha creato per la sua amata.
Anche in questa trascrizione per solo pianoforte - del romantico Liszt - merita da sola il prezzo del biglietto.
Registrazione senza infamia e senza lode, pianoforte brillante e chiara, orchestra a volte un pò squilibrata.
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