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Marin Marais: Folies d'Espagne, La Rêveuse & Other Works / Jean-Guihen Queyras • Alexandre Tharaud


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Marin Marais: Folies d'Espagne, La Rêveuse & Other Works
Jean-Guihen Queyras, violoncello
Alexandre Tharaud, pianoforte
harmonia mundi, 27 gennaio 2023, formato 24/192, via Qobuz

***

 

Premetto che mi sono sorbito svariate volte i Piece de Viole del Marin Marais e anche quelli del suo Maestro, Monsieur De Sainte Colombe.
E' musica sopraffina ma che alla lunga ti sopraffà per la gamma sonora piena ma monodica e ti ci vuole una bella sorsata di Coca Cola per riprenderti.
Ma tutta la musica seicentesca francese è così. Pensiamo a Lully e a Rameau che scrivevano grand-operà di 3 o 4 ore per intrattenere un Re insonne e annoiato con giochi pirotecnici, balletti e situazioni divertenti o equivoche.
Riprese secondo la sinossi sono indigeste.

Ma gente in gamba come William Christie le ha rese frizzanti e nuove anche per il palato contemporaneo che ha altri tempi ed altre aspettative (e altre esperienze di ascolto e visione).

Qui abbiamo una operazione simile, la riscrittura moderna del meglio di Marais, compresa la celebre Sonate alla Maraisienne e le sue variazioni sulla Follia di Spagna da sempre nei programmi anche contemporanei, con un violoncello dell'epoca (uno splendido Goffredo Cappa made in Saluzzo nel 1696) e un pianoforte Yamaha che più contemporaneo non ce n'è.
Gli ingredienti li inserisce l'eclettico e spettacolare Alexandre Tharaud, sempre a suo agio con qualsiasi repertorio ma che dimostra nel recente una certa affinità elettiva con il barocco del suo Paese.

Il risultato alle mie orecchie è splendido, una riscoperta - di musica comunque bellissima - è un ascolto per larghi tratti entusiasmante.

Bravò !

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2 Comments


Recommended Comments

  • Nikonlander Veterano

Mi hai anticipato, perché di queto disco ne avrei scritto anch'io a breve, preso da un genuino entusiasmo! 

Onore a Queyras e Tharaud, che se ne strasbattono delle letture storicamente informate su strumenti d'epoca e ci suonano il loro Marais sui loro strumenti moderni! Lo fanno con amore, con passione e divertendosi un mondo. Qui si ride e si balla alla corte del Re Sole! 

Questo è uno dei dischi che più mi ha entusiasmato negli ultimi tempi. A tratti questo Marais irreverente mi ricorda perfino Philip Glass :ph34r:

Per me questo è un disco stra-super-consigliatissimo e lo dice uno che normalmente si addormenta con questo repertorio.

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