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Brahms : brani per pianoforte - Perahia/Sony


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Brahms : brani per pianoforte
Murray Perahia pianoforte
Sony Classical, 2010, formato 96/24

***

Questo è uno dei dischi che amo di più, di Perahia e di Brahms.
Pubblicato nel 2010 dopo venti anni dal precedente.
Una sorta di incursione di Perahia in Brahms.

Sappiamo che Perahia predilige i classici e non frequenta i contemporanei.
E legge "i classici" come Bach, Mozart, Beethoven e Brahms. Come me.

La sua lettura é sempre misurata, modesta. L'antitesi del pianista virtuoso che celebra se stesso sul palco.
Lo ricordo così, l'unica volta che l'ho visto al Conservatorio di Milano, oramai troppi anni fa.

Con Brahms gli riesce anche il miracolo di essere originale, mettendo qualche cosa di nuovo in ognuna delle celebri variazioni Handel, che insieme alle Paganini, sono tra le pagine più importanti della letteratura pianistica (in assoluto) e tra le mie composizioni preferite (in assoluto).
E' l'opposto di Katchen, eppure c'è carattere. Non c'è alcun sentimentalismo (è così che deve essere eseguito Brahms !) ma c'è tanto sentimento.
I ritmi sono pacati e incalzanti. Il basso deciso ma sommesso.
Sono sottolineati i richiami "unghereschi" del Brahms più popolare, tra le pieghe delle variazioni che sono virtualmente una serie di danze, nello stile barocco ma del tutto "romantiche" per collocazione storica.

Fino a quel monumento contrappuntistico che è la fuga finale che tanto deve avere ispirato anche Busoni.

Nelle altre composizioni sciolte, le opere della seconda parte della vita del Brahms pianistico, Perahia alterna un tocco molto umile nei brani intimisti e uno più virile ma asciutto nelle rapsodie e nelle ballate.

Probabilmente c'è qualche cedimento e in più di un momento si vorrebbe sentire di più l'anima del pianista.
Ma nel limite c'è la sua grandezza, grande servitore della musica di Brahms.

Disco che anche dopo oltre 10 anni mi appassiona ascoltare, pur con qualche asprezza nella registrazione, il passaggio da CBS a Sony Classical non ha giovato (ma nemmeno, il successivo a DG, se è per quello ...)

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2 Commenti


Commenti Raccomandati

  • Nikonlander Veterano

Vabbè, ma questo è uno dei dischi più belli di sempre! Perahia raramente delude, ma qui siamo su livelli ancora più stellari del solito. Mi piace di lui il senso del ritmo infallibile, il suono terso e la naturalezza delle sue interpretazioni dove sembra che la musica parli da sé.

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