Telemann : lavori per due e quattro violini senza basso
Telemann senza basso (lavori per 2 e 4 violini senza basso continuo)
Imaginarum Ensemble, The Shard Band guidata da Enrico Onofri (violino)
passacaille 6 gennaio 2023, formato 96/24, via Qobuz
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il programma del disco, rimarchevole la trascrizione per 2 violini della sonata per flauto e violino TWV 40.111
la formazione con i quattro violinisti
il leader, Enrico Onofri
Telemann è un musicista particolare, famosissimo in vita, dimenticato nei secoli successivi (era una quasi esatto contemporaneo di Bach e Handel), autore di tantissima musica, multiforme di tutti i generi.
E' oggetto abbastanza recente di rilettura critica da parte di musicisti che ne stanno rendendo un profilo più approfondito.
Io ho scoperto le cantate - almeno alcune delle cantate sopravvissute - come musica di primo rango.
Altre composizioni mi lasciano un pò freddino. E' il caso delle fantasie per violino solo, forse perché il riferimento (con Bach) è inarrivabile.
Qui abbiamo musica piacevole, per formazioni di violini, in forma di duetto o di concerto, a due e a quattro.
Che all'apparenza sono stucchevoli ma che al secondo ascolto invece prendono, nonostante la registrazione sia proprio tutta sul registro "sharp" come il nome della band.
Le note, anche in italiano a firma dello stesso Onofri e di Stefano Aresi, ben descrivono il programma musicale "fatto di scherzi, imitazioni, galanti duelli amorosi ed inseguimenti in un vuoto senza basso".
Che è effettivamente causa del primo disorientamento. Aggiungendo una parte di continuo e il raddoppio di alcune parti, avremmo dei concerti alla Vivaldi.
Ma il pubblico di queste composizioni - copiose nel catalogo di Telemann - era quello degli amatori, non dei professionisti che si esibivano in pubblico.
Quindi formazioni amatoriali, per lo più a livello familiare, composte in modo disomogeneo in termini di qualità e livello esecutivo.
Musica abbastanza semplice ed eseguibile facilmente con strumenti differenti a seconda della disponibilità.
Addirittura con la facilitazione di trasposizione di chiave, già in lettura, per passare, ad esempio, dal violino al flauto a becco.
Quindi struttura semplice, forme a canone anziché fugati, imitazioni per terze, divertissement in gusto francese, che era la lingua colta imperante in tutta Europa a quell'epoca.
Di consumo, non destinata a magnificare le doti del compositore ma, piuttosto, la borsa con la vendita delle stampe.
Però non mancano soluzioni interessanti sul piano architettonico e compositivo, come il duetto n. 3 e in tutti i concerti a 4 violini.
Questi, nella loro brevità, offrono comunque quattro movimenti e sono particolarmente concentrati di idee.
Per il piacere di suonare insieme, alla breve, con le dita sulle quattro corde dello strumento.
I violini sono strumenti italiani, originali o copie, dal suono chiaro e perfettamente amalgamato.
Della registrazione ho già accennato : secca, chiara, brillante.
Ma del resto, è un Telemann senza basso ...
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