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Roby c

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Una Subacquea davvero Speciale


Roby C

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Siamo nel 1977, e le macchine fotografiche Nikon sono all'avanguardia ma i tempi erano quelli che erano.. solo tre anni dopo, sarebbe arrivata la F3 che, in un caso come questo avrebbe risolto<; ma eravamo lontani.. le esigenze stringevano e allora che fare? il nome del richiedente non aveva ostacoli, era NG..  dall'altra parte Nikon, con lungimiranza fece buon gioco e allora.. un colpo di lima di qui.. un tubo di là.. una modifichina da nulla ad una FE saltano fuori..  il mirino? ma ci mettiamo il meglio del meglio.. l'oblò? ma un dome da paura..  quante ne produciamo? facciamo un centinaio dai..  50, me le tengo in casa io..  ( quel io è Nikon )  25 le diamo a NG, e le altre... beh.. sub fotoamatori che ci hanno i soldi.. ne troviamo...

il tubo d'acciaio era dello spessore di 1/2 pollice, pari a circa 12mm o poco più.. all'interno pure un MD 12 e vai...

 

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vista frontale

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vista posteriore

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il mirino dall'alto  bella bestia...

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la macchina inserita

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con la parte posteriore chiusa

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lo spessore

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alcuni componenti

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le chiusure

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vista chiusa posteriormente

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il prisma che... fuoriesce

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e il nome fuori standard

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Il dome da.. paura..     Valerio, si chiama così vero?

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e il complesso visto a posteriori aperto..

 

 

 

 

 

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11 Commenti


Commenti Raccomandati

  • Nikonlander Veterano

Si, ma dobbiamo andare un po' più indietro del '77 perché è di 9 anni prima l'esperienza di un fotografo di NG che prese la cupola Dome (appunto) di una bussola nautica per adattarlo ad un segmento di tubo tornito tubo in cui poter montare una nikon con l'occhio di pesce.

 

quello scafandro che tu qui hai richiamato è noto come ocean eye, il dome è 8" che sarà negli anni '80 lo standard di Aquatica (e di NG) per le riprese grandangolari.

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Questa e' una ocean eye , con i suoi bei manubri della bicicletta.

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L'alloggiamento della fotocamera era un po' spartano, la gommapiuma serviva per tenerla in posizione :(

Poi arrivò il primo modelle che spaccò sul serio: Aquatica III.

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Lo scafandro era più grosso ed il dome era sempre l'otto pollici. Questo modello era disponibile anche in versione Canon F1.

E queste qui che seguono sono le mie Vintage Housing

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Si vede che son parenti strette della ocean eye. Queste erano le Aquatica 80n le ultime di Aquatica con gli oblò con passo a vite. Aquatica passerà alla baionetta con la Aquatica 90 e ci resterà. 

Dobbiamo agli intrepidi fotografi di National e a quella zuppiera di plexiglass le foto più spettacolari del mondo sommerso.

 

 

Modificato da Valerio Brustia
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  • Nikonlander Veterano

Bene.. non dubitavo che rispondevi per le rime.. con una serie di scatti che, se non provocato..  :marameo:   :marameo: scommetto che non avresti mai messo..  xD    xD

Però a mio parere, la nota importante non è che acquatica e soci non producano questi scafandri o i loro eredi, quanto che tra tutto quanto ho visto nel museo Nikon di Tokio, ... questa mi era sfuggita.. ammesso che ci fosse,  era in vendita come antiquariato e prodotta dalla Nikon stessa, non mi era mai capitato di vederla..

Modificato da Roby C
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  • Nikonlander Veterano

Occorre fare un po' di ordine temporale. La ocean eye è sicuramente anteriore al 77. Io mi ricordavo di Littlehales del NGM che nel 1968 entra in mare con qualcosa che è il prototipo della oceaneye.

di certo nel 1971  la ocean eye è di uso comune in america tra i professionisti della ripresa subacquea come lo scatto seguente dimostra.

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questo signore è Chuck Nicklin (pioniere della ripresa foto e cine subacquea) ed in mano ha una Ocean eye. La foto è del '71.

 

qualche anno fa su wetpixel comparve un annuncio di vendita di like new uw gear. Trattavasi di una Ocean Eye nuova di pacca rinvenuta in California in un box a pagamento scaduto ( come nel serial televisivo )

venduta in un istante. Forse ho qualche foto di quell'affare se le trovo le metto qui.

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  • Nikonlander Veterano

Ho trovato nel mio HD un paio di foto di una Ocean Eye più evoluta rispetto a quella arancio che ho postato in precedenza. Ecco lo scafandro venduto su Wetpixel qualche anno fa era identico a questo oggetto che risale ai primi anni '80 perchè è la Ocean Eye per Nikon F3 con pentaprisma sportivo e trascinatore MD4

 WK9.jpg.5ff26af9f1d5298212391ccae8dd0b6f.jpg WK10.jpg.ba79cf3acdf228b5b66e795fadc099a7.jpg

 

Osservando invece lo scafandro di Nikon che ha pubblicato Roby, mi sa che la storia è un po' più complicata. Infatti se guardiamo il seguente scafandro di produzione artigianale qualche dubbio deve venire:

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Non può non sfuggire una sospetta similitudine con lo scafandro Nikon di cui sopra (si osservino le viti di blocco dei manubri, ma anche la disposizione dei comandi, del mirino e soprattutto la chiusura che si risolve con il solo portello posteriore amovibile e piatto.

Lo scafandro si differenzia solo per il frontale, un oblò a cupola ma molto meno generoso dell'otto pollici.

A pensar male si fa peccato ma spesso ci si prende: credo che Nikon si sia appoggiata a qualche artigiano che aveva già messo insieme uno scafandro. Nikon si è limitata a prendere un pentaprisma magnificatore e a calottare una FE con quell'attrezzo.

Varrebbe la pena di indagare di più

 

ciao 

Modificato da Valerio Brustia
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  • Nikonlander Veterano

Io ho trovato lo spunto su Nikon Historical, per andare più a fondo... come nelle Marianne :marameo: e lì di fondo ce ne sarebbe, dovrei iscrivermi, e questo esula il mio compito; comunque sia.. quello che mi ha polarizzato è stato il fatto della produzione di cento apparecchiature complete marcate " Nikon "e poi, i furbini.. se ne sono tenute la metà per venderle a quanto volevano..  ma ripeto la notizia era che erano marcate Nikon non Caio & Sempronio..

Gli scatti erano d'ausilio al pezzo che a suo tempo era in vendita, peccato che la cifra non era presente, sarebbe stato interessante saperla, comunque Valerio hai messo delle cose interessanti, grazie.

 

Un ultima cosa, quando poi il ciclo di vita delle FEA, giunse al suo termine, NG mise assieme con i pezzi di alcune di queste e delle FM, un'altra piccola serie ma erano pochi esemplari.

Modificato da Roby C
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  • Nikonlander Veterano

Sì questa cosa della FEA l'avevo letta. Vale la pena osservare un paio di dettagli

Il primo è che National era una potenza così significativa da potersi rivolgere direttamente ad un costruttore per avere del materiale fotografico "customizzato". Non avvenne più, tanto che il dipartimento fotografico di NG dovette correre ai ripari, come hai scritto tu, per rimettere in servizio quegli scafandri unici. La faccenda si risolse con la nascita di Aquatica che da Montreal per anni rifornì le "borse" utilizzate dai grandissimi fotografi di National.

Il secondo aspetto è che NG aveva al suo interno un laboratorio fotografico in grado di ri-assemblare una fotocamera con parti di altre fotocamere. Una specie di Boscoli (multimarca) con in più un'officina elettro-meccanica deputata alla realizzazione di strumenti per la fotografia; alcuni di questi oggi paiono banali (come i telecomandi) ma allora, 40-50 anni fa, non lo erano affatto.  Dalle esigenze editoriali di una pubblicazione diffusa in tutto il mondo sono nati oggetti che oggi usiamo nelle nostre riprese fotografiche. Rammento che la Society era una organizzazione senza fini di lucro e tutto l'utile derivato dalla rivista veniva (e viene) reinvestito in progetti di ricerca scientifica oltre che per chiudere i conti, cioè rifornire i propri fotografi accreditati del materiale necessario per le riprese.

Oggi non è più così, a parte la strettissima cerchia di fotografi dello staff, ciascuno si arrabatta con i suoi risparmi. NGM però assiste ancora per quanto riguarda la logistica.

Tornando a noi a me manca un pezzo nella linea temporale degli eventi. Mi manca il passaggio in cui da strumenti semi artigianali come la OceanEye nacque e crebbe Aquatica. Parlo sempre di questo costruttore canadese perchè è stato il primo a costruire i suoi scafandri attorno agli oblò e non viceversa. In Europa per vedere dispositivi equivalenti dobbiamo attendere la fine degli anni '90 quando Seacam fa un investimento poderoso e lancia sul mercato le sue Silver housing che possono montare un Dome da 230mm non più in metacrilato ma in cristallo ottico. Prima di questo "evento" qui nel vecchio continente il dome in metacrilato da 20cm non è stato mai adottato dalle varie Hugy, Subal costruttori affermati che continuavano pervicacemente a offrire scafandri con piccoli oblò, sempre in cristallo ottico, adatti al fisheye ma non ai grandangoli rettilineari.

A noi europei la plastica evidentemente stava sui marroni ;). Oggi anche aquatica offre un Superdome in cristallo ottico da 9,5" cioè circa 230mm. Quando son passato da Montreal nel 2012 e sono andato a vedere la sede di Aquatica, ho chiesto come mai ci avevano messo tanto a proporre anche loro un dome port così specifico. Ebbene , mi hanno risposto che "è solo marketing, il vecchio 8" va benissimo uguale e costa 1/4"

Qual'è la verità?

Mah, personalmente il dome port migliore è quello che mi garantisce massimizzazione della nitidezza periferica, ottima resa al controluce oltre che una nitida separazione aria acqua nelle riprese mezz'acqua con un 18-20mm su FX. La geometria, quindi la dimensione del Dome è sempre stato IL PARAMETRO fondamentale per avvicinare questi caratteri salienti; per questo motivo ho sempre cercato di evitare di scendere sotto agli 8"  (ho tre foto con il 16mm dietro al 6"). Il materiale con cui è fatto il dome l'ho sempre valutato in modo secondario. Oggi tutti quanti, ma proprio tutti, si stanno orientando verso le zuppiere in cristallo ottico. Oggi non esiste costruttore che non offra una scodellona da 20-25cm di diametro in vetro swarosky. Ovviamente mi tenta molto, ma devo indagare meglio per capire QUANTO è il vantaggio che se ne ottiene, perchè uno svantaggio certo l'ho già ben presente: $$$$$

 

 

 

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  • Nikonlander Veterano

Valerio, perdona forse, la domanda..  ma a chiederlo ai costruttori direttamente, che ti scrivano il perché di una soluzione al posto di un'altra? non ti sarebbe fattibile? forse potresti ricevere delle risposte corrette, lo scrivo da profano..  sperando in bene..

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  • Nikonlander Veterano

Ma il bello è scartabellare nel web e cercare informazioni.

Ci sono anche delle discrete imprecisioni lo so (c'è una time line della fotografia che colloca la OceanEye nel 1960, sa di vaccata), poi basta incrociare le informazioni da fonti diverse.

Beh, non credere che sia risolutiva la domanda diretta. Spesso la risposta non è gradevole per chi la deve esporre quindi è piena di omissis. La storia di Aquatica è piena di omissis, ti dico solo che è stata rilevata dai dipendenti alla fine degli anni '90 ed ha perso il filo diretto con NGM. Oggi non è più leader del mercato nemmeno negli USA, superata a destra e a sinistra dalle nuove tecniche di costruzione CNC. Sai, finchè sei un drago a con le fusioni in  getto in sabbia hai poco da temere. Negli anni '90 sono arrivate le prime macchine CNC a costo contenuto e sono stati disponibili gli sbozzi di alluminio anticorodal di dimensioni faraoniche 35x35x20 roba del genere (!!). Aquatica è rimasta indietro ed ha perso terreno senza riuscire a recuperarlo. Oggi è un'azienda che offre molto ma non è disponibile a fare modifiche ad OC. E' un errore che ha pagato caro.

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  • Nikonlander Veterano

Sono in tante le aziende che o per una ragione o l'altra, sono rimaste al palo.. e quindi anche se blasonate sono out...  

peccato..

Comunque quanto ho scritto io arriva dalla bibbia, e l'errore è possibile ma... estremamente raro.. se parliamo di Nikon Historical..

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  • Nikonlander Veterano

Scusa Roby, come avrai capito mi riferivo alla storia di aquatica e non al perché un dome in cristallo è "meglio" di uno in plexiglass. Anche qui chiedere al costruttore serve a poco. Occorre chiedere a chi fotografa molto e questi in genere ti dicono che 

1) il cristallo è più robusto e non si riga per un nonnulla, cioè si riga anche lui ma richiede più forza. Ciò significa che un dome in cristallo ha vita più lunga.

2) il dome in acrilico è piu soggetto a riflesdi interni.

occhio in entrambe i cadi si tratta di strumenti ottici perciò lo spessore è costante, non ci sono malformazioni nel plexiglass insomma è si plastica, ma non è pvc delle bottiglie ! 

I costi

un dome in plexiglass di 200-250mm è commercializzato tra i 500 e i 750 euro (dipende dalla marca)

in cristallo siamo tra i 1700-2300 euro, stessa dipendenza dal manufacturer.

beh, c'è da pensarci a lungo no?

 

 

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  • Nikonlander Veterano
27 minuti fa, Roby C dice:

 

Comunque quanto ho scritto io arriva dalla bibbia, e l'errore è possibile ma... estremamente raro.. se parliamo di Nikon Historical..

No no non è un errore è una comoda omissione.

Ho guardato con attenzione e lo scafandro nikon è del tutto identico a quello giallo che ho postato sopra.

Ho commesso un errore: Non è una Ocean Eye, mi sbagliavo di grosso! E non è nemmeno una sua evoluzione.

La Ocean Eye della fine anni '60 era composta di due parti: il guscio che alloggiava la fotocamera e l'oblo e basta, tenuto a chiusura stagna tramite tre ganci a leva che tirano la base del dome contro il guscio in alluminio premendo sulla guarnizione. Solo con la versione per nikon F3 la oceanEye diventa in tre parti: guscio posteriore, guscio anteriore entrambe in alluminio quindi oblò sempre agganciato con i ganci a leva ma al semiguscio anteriore. I ganci a leva per tenere fisso l'oblo erano una peculiarità della OceanEye.

Lo scafandro nikon è composto si in tre parti ( posteriore, anteriore e oblò) ma l'oblo è avvitato al corpo anteriore e la chiusura posteriore è un semplice coperchio piatto tenuto in sede e premuto sull'OR con ganci a leva.

Se potessi svitare l'oblo dallo scafandro giallo otterrei  un corpo scafandro identico al NIKON!

la conclusione è una sola. Non si trattava di un progetto proprietario.

 

 

Modificato da Valerio Brustia
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