[tecnica fotografica] Un 50mm ha più profondità di campo di un 200mm. Sarà proprio vero?
Sì, anzi no, cioè... dipende.
Anni fa i miei amici erano soliti criticare la mia scelta di fotografare in macro con un 180mm o 200mm micro perchè, secondo loro, in cambio della maggiore distanza di messa a fuoco/di lavoro avrei avuto una minore profondità di campo, cosa importantissima in macro. Che la lunghezza focale fosse inversamente proporzionale alla profondità di campo ottenibile era una cosa risaputa, di cui anch'io ero convinto, almeno a quei tempi.
Poi leggendo, documentandomi e provando, ho capito che non è una una relazione valida in assoluto, ma dipende da altre variabili.
In pratica, a parità di distanza di messa a fuoco è vero che un obiettivo di focale minore avrà una profondità di campo maggiore rispetto ad uno di focale più lunga ad. esempio un 50mm avrà più profondità di campo di un 200mm. Ma...
A parità di copertura di immagine/rapporto di riproduzione invece la profondità di campo, sorpresa, sarà la stessa! Perchè? Perchè per avere la stessa copertura con un obiettivo più corto dovrò avvicinarmi di più, perdendo quindi in profondità di campo. Dura da credere ma è così.
Lo dico io? NO, lo dice l'ottica.
Per calcolare la pdc esistono dei calcolatori di profondità di campo online. eccone un paio:
https://www.dofmaster.com/dofjs.html
https://www.photopills.com/calculators/dof
A titolo di esperimento ho ricavato tramite questi calcolatori la profondità di campo (pdc) relativa al rapporto di riproduzione (RR) di 1:2 sia del 55 f2.8 micro-nikkor Ai che del 200mm f4 micro-nikkor Ai, sulla base delle reciproche distanze distanze di messa a fuoco, inserendo la focale effettiva di ciascuno a quella distanza (55mm e 157mm rispettivamente).
I risultati sono i seguenti:
il 55mm alla distanza minima di 22cm ha un RR di 1:2 ed una pdc di 7.8mm
il 200(157)mm alla distanza minima di 71cm ha un RR di 1:2 ed una pdc di circa 7.8mm
Valori praticamente indistinguibili.
In alcuni vecchi cataloghi nikon c'erano delle tabelle, fra le quali c'era anche quella della profondità di campo a diverse distanze e diaframmi.
I calcoli di queste tabelle sono piuttosto grossolani (ad es. per il 55 micro la profondità di campo risulta essere 0 fino a f8 dove diventa 3 mm), ma ciò che interessa adesso è evidenziare come anche in queste tabelle i dati indicano che allo stesso rapporto di riproduzione e diaframma, obiettivi con focali diverse hanno circa la stessa profondità di campo.
per il 55 micro a 1:2 si avrebbero 2mm, per il 105 micro 3 e per il 200mm di nuovo 2mm.
Ho anche fatto un piccolo esperimento casalingo fotografando un soggetto con il 300mm f4 pf e con il 105mm f2.8 MC entrambi al rapporto di riproduzione di 1:4 ed entrambi ad apertura di diaframma f4.5.
Foto scattata con il 300mm f4 pf a f4.5 RR 1:4
Foto scattata con il 105mm f2.8 MC a f4.5 RR 1:4
Crop della foto scattata con il 300mm:
Crop della foto scattata con il 105 f2.8 MC.
In sostanza, a parità di rapporto di copertura dell'immagine (quindi a distanze diverse dal soggetto), usando una focale corta non si ha il vantaggio di una maggiore profondità di campo rispetto ad una focale più lunga. Per la macro sul campo si ha piuttosto lo svantaggio di doversi avvicinare di più, cosa che può rivelarsi fastidiosa ad esempio se si usa un treppiedi.
Ma le foto ottenute con un cinquanta ed un duecento millimetri comunque sono molto diverse anche a parità di copertura del soggetto, questo è evidente, ma non c'entra la profondità di campo. Lo lascio spiegare a John Shaw, riprendendo quanto scrive a pagina 50 della versione italiana della sua "Guida Completa alla Macrofoto" pubblicato da Editrice Reflex:
[con il teleobiettivo] non è la ridotta profondità di campo che isola il soggetto. Tutti gli obiettivi messi a fuoco per la stessa dimensione immagine (cioè con il soggetto che ha le stesse dimensioni nel fotogramma) e con lo stesso diaframma, danno la stessa profondità di campo. Ciò che fa stagliare il soggetto contro uno sfondo uniforme è l'elevata lunghezza focale, perchè essa inquadra una piccolissima parte di ciò che sta dietro al soggetto.
In poche parole la differenza è data dal diverso angolo di campo. Non dalla diversa profondità di campo.
Variazione dellangolo di campo secondo la focale. "Angoli" puramente indicativi, solo per rendere l'idea, non riflettono quelli reali.
Scattata con il 105mm MC:
Scattata con il 300mm
Nella foto con il 105 la libreria è intuibile perchè la focale "abbraccia" un'area maggiore dello sfondo rispetto al 300mm, ma non è questione di profondità di campo.
Quindi se pensate che usando una focale corta avrete più profondità di campo (a parità di RR)... ripensateci.
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