TRE x QUATTROCENTO
400mm è la focale "standard" di un obiettivo dedicato allo sport.
Attorno a lui poi esistono teleobiettivi medi e leggeri, oppure, dal versante opposto, i superteleobiettivi, quelli che ci avvicinano tanto al soggetto, quanto ci allontanano dal denaro necessario per acquistarli...
Cosa ci fanno allora nella stessa foto, qui sopra, tre tele da quattrocento millimetri, così differenti per forma, dimensione, epoca, tecnologia ?
Semplicemente ...si fanno compagnia, accomunati dal passaggio temporaneo del più giovane dei tre, sulle mie baionette Nikon.
Dettagli per capire di cosa stiamo parlando? Allora, dal più alto al più basso abbiamo:
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Nikkor-Q 400mm f/4,5 su AU-1 Focusing Mount, per un peso complessivo di 4190gr , schema semplicissimo, 4 lenti in 4 gruppi singoli
presentato in occasione delle Olimpiadi di Tokyo del 1964, dove divenne il protagonista assoluto delle riprese, grazie all'intercambiabilità sulla geniale unità di messa a fuoco con le torrette di altre tre focali, delle quali era la più corta (600-800 e 1200 mm). La sua struttura semplicissima, chiamata Ernostar, serviva a diminuire l'aberrazione sferica ed il coma, ma nulla poteva contro l'aberrazione cromatica assiale che restava evidente. Questa serie di obiettivi rimase immutata fino all'arrivo della successiva, nella seconda metà degli anni Settanta, ottenendo in quel decennio molto successo specie tra i fotonaturalisti. -
Nikkor 400mm f/3,5 IF-ED AiS del 1982, terza serie del quattrocento mm presentato nel 1976, ancora una volta in occasione delle Olimpiadi di Montreal. Pesa 2760gr
ed ha uno schema di 8 lenti in 6 gruppi, Introdotto in continuità con il più luminoso 300/2,8 presentato nel 1972 alle olimpiadi invernali di Sapporo, ed al gruppo dei tele presentati nel 1975 tra i quali oltre al 300/4,5 c'erano già il 600/5,6 l/800/8 ed il 1200/11, tutti quanti muniti di lenti ED (Extralow Dispersion) per minimizzare l'aberrazione cromatica assiale.
Progettato dagli ingegneri Nikon Nakamura ed Arashida, l'obiettivo è costruito con una struttura a tre gruppi. Il primo gruppo è composto da tre lenti che insieme funzionano come una lente convessa, il secondo gruppo è anch'esso costituito da tre lenti che formano una struttura concava e il terzo gruppo è una lente unita in una struttura convessa. L'adozione del sistema di messa a fuoco interna (IF) di Nikon, con il quale solo il secondo gruppo si sposta con la messa a fuoco, ha portato a una messa a fuoco agile dall'infinito al primo piano.Le lenti ED sono il primo e il secondo elemento dell'obiettivo dalla parte anteriore. -
Nikkor Z 400mm f/4,5 VR S : il passante in visita ai parenti anziani... 1245gr e schema da 19 lenti in 13 gruppi
Basterebbe questo a smettere di descriverlo, ma è a casa mia non solo in visita di cortesia, ma per lasciare traccia del suo passaggio tra gli articoli di Nikonland. Per cui me ne sentirete ancora parlare.
Ma cosa ci porta in questo mio club, dove "Omnia Vincit Amor..." (e noi cediamo pericolosamente a questi amori) se non proprio l'amore parentale che mi ha spinto a scattare due foto con ognuno dei tre tele sulla mia Z9, piegando il Nikkor Z a lavorare in manual focus (lui, così preparato con i suoi motori AF) per rispetto alla vetustà dei suoi avi....?
Non ridete... lo faccio già io, che ho dovuto scomodare un robusto monopiede in alluminio e ferraccio, per sostenere i due mitici 400mm non Ai ed AiS, ormai pesanti per le mie braccia da fotografo senza specchio !
Cominciamo col quattrolenti mio coetaneo...
proseguiamo col prodigioso IF-ED f/3.5 dei miei 18 anni
e concludiamo questo scherzo di famiglia con il game changer, lo Z400 ...
Nikkor è Fede x Tempo....
Max Aquila photo (C) per Omnia Vincit Amor di Nikonland 2022
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