Vai al contenuto

Duomo di Cefalù


Alberto73

963 visite

Uno dei posti a cui mi sento più legato è una piccola cittadina in provincia di Palermo: Cefalù! Tale legame affettivo è dovuto sia al fatto che questi luoghi racchiudono ricordi d’infanzia, sia che qui è nata mia nonna materna. Della provincia di Palermo era anche il nonno, suo marito, originario di un paese chiamato Torretta.

DSC_3231a.thumb.jpg.addd716cd502597120b16f37278c65b6.jpg

Caratteristica principale della città, che la rende molto visibile, è la rocca che la sovrasta. Non mi accingo però a parlare non parlerò della rocca, bensì di ciò che si trova nel cuore della città, ovvero il Duomo, il cui nome corretto è ‘Basilica Cattedrale della Trasfigurazione’.

DSC_3254a.thumb.jpg.cd27a5b5a9020f108c4b54efd1f597e1.jpg

Una leggenda narra che la sua edificazione sia legata ad un voto fatto da Ruggero II d’Altavilla, primo re di Sicilia. Il re, sorpreso da una forte tempesta, avrebbe fatto voto di costruire un tempio dedicato a Cristo e ai suoi apostoli se lui e l’equipaggio si fossero salvati. Una volta approdato sulla spiaggia di Cefalù (Cefaleddi per i saraceni) avrebbe mantenuto la promessa facendo costruire l’edificio religioso sul luogo dell’approdo.
Ma questa è solo una leggenda; alcuni documenti storici ci danno una versione dei fatti ben diversa: uno è datato 1145 ed è un diploma di dotazione della chiesa in cui non si fa menzione di nessun voto ma di un sentimento di devozione verso il Salvatore che gli aveva permesso di salire al potere.
Più chiaro ancora è un diploma dell’arcivescovo di Messina, datato 1131, nel quale si parla della fondazione del tempio da parte di re Ruggero “in suffragio, delle anime di suo padre di più memoria, Ruggiero, primo conte di Sicilia, e della madre sua Adelasia regina, e ancora per sua redenzione e soddisfacimento di tutti i suoi peccati, e per sollievo dei poveri e viandanti”.
Delle indagini archeologiche hanno inoltre rivelato la presenza di mosaici del VI secolo legati a una struttura di epoca bizantina che testimonierebbero l'esistenza in loco di un precedente edificio religioso.
Architettonicamente parlando l’edificio è stato realizzato basandosi su modelli costruttivi tipici della Normandia importati dai Normanni soprattutto in Calabria, ma è anche testimone dell’influenza che ha avuto l’architettura araba nelle maestranze siciliane che hanno realizzato questo monumento.
L’intera struttura poggia su un basamento fatto di pietre intagliate, recuperate da edifici della città che un tempo sorgeva sulla cima della rupe.

DSC_3346a.thumb.jpg.2fea60e47474de9dba98f9bee0519adb.jpg  DSC_3347a.thumb.jpg.41c8dd390fb083afc8784cad67e0981a.jpg

DSC_3353a.thumb.jpg.ac7cad56556df25ea0c94a47de77ded0.jpg  DSC_3257a.thumb.jpg.89a6ccd647745a87aba58eaf54644e6e.jpg

Un’ampia scala dà accesso al grande sagrato della chiesa, in origine utilizzato come cimitero, circondato da una cancellata in ferro battuto realizzata nel 1585 in sostituzione del muro perimetrale e interrotta da pilastri, terminanti con una piramide sovrastata da una sfera, posti ai lati dei cancelli d’ingresso e sugli angoli prospicenti la piazza. Sui quattro pilastri rivolti verso quest’ultima nel 1726 le piramidi vennero sostituite da quattro pisatuna, ovvero statue che rappresentano i quattro dottori della chiesa latina: San Girolamo, San Gregorio, Sant’Ambrogio e Sant’Agostino.

DSC_3246a.thumb.jpg.ad00f8f6a96a83503fa6f5ce17e2ea3e.jpg

DSC_3250a.thumb.jpg.a76808b91ab230a0a03af299d95650af.jpg

DSC_3259a.thumb.jpg.87efb8171b6aa7b840415a5506a58b66.jpg

DSC_3260a.thumb.jpg.35f11c4247abde2e5565e2b19271df9b.jpg

DSC_3276a.thumb.jpg.468ce84975ca64a46704fe52d44b3388.jpg

Sul sagrato troneggia la facciata principale della chiesa delimitata da due torri a pianta quadrata leggermente diverse l’una dall’altra in quanto rappresentano l’una il potere spirituale della Chiesa e l’altra il potere temporale della Monarchia. Le due torri, sulle quali si aprono delle finestre bifore e che sulla sommità più stretta rispetto alla base presentano una terminazione piramidale, conferiscono un aspetto più tipico di una fortezza che non di un edificio sacro.
Sulla facciata della basilica troviamo un portico a tre archi (due a sesto acuto e quello centrale a tutto sesto) sorretto da quattro colonne, da cui si accede all’edificio religioso.
La pianta della chiesa è a croce latina divisa all’interno in tre navate rispetto alle quali il transetto presenta un’altezza maggiore.

DSC_3361a.thumb.jpg.74f815c3d2fb148ecbfdf29935b592c1.jpg

DSC_3262a.thumb.jpg.0ef867b9a41c50d424d157cc7851a633.jpg

Fin dall’origine le decorazioni a mosaico furono realizzate esclusivamente nel presbiterio, mentre nel resto dell’edificio, anche se si può presumere che fossero previste, non vennero mai iniziate. Le figure rappresentate nell’abside sono disposte in ordine gerarchico dove la figura più importante è il ‘Cristo Pantocratore’ realizzato nella parte alta. La mano destra del Cristo rappresenta, con le due dita unite , la doppia natura, divina e umana, di Gesù mentre con l’altra mano regge un Vangelo aperto. Subito sotto troviamo la Madonna circondata dai quattro arcangeli. Nelle due fasce sottostanti sono raffigurati, in una Pietro e Paolo con gli evangelisti, mentre nell’altra alcuni degli apostoli identificati da un ‘titulis’ ovvero il nome.

DSC_3406a.thumb.jpg.f12efe293dbdb80fc48098571b1fb1f9.jpg  DSC_3410a.thumb.jpg.4a895b8a0ac2c15de7406fd357a79f0b.jpg

All’interno della chiesa è presente il monumento sepolcrale del Vescovo Castelli, nel quale un gruppo marmoreo rappresenta il prelato intento a distribuire elemosine, un mendicante nudo che riceve una camicia da lui e due fanciulli, un bimbo e una bimba.

DSC_3375a.thumb.jpg.564cb8156dbaa478ce02e304ca036c8f.jpg

Accanto all’altare troviamo il fonte battesimale: una vasca circolare realizzata utilizzando un unico blocco di lumachella decorata con 4 leoncini a rilievo. Due di essi sono rappresentati in movimento mentre gli altri due sono fermi in quanto i due leoni fermi hanno già ricevuto il battesimo mentre quelli in movimento si dirigono verso la luce.

DSC_3355a.thumb.jpg.5f2296e03c97c6f2ece328f7582a643f.jpg

Pregevole è l’altare d’argento situato nell’abside a sinistra dell’altare maggiore; realizzato da artigiani palermitani, è stato ivi posto nel XVIII secolo.

DSC_3359a.thumb.jpg.59e7604ca8b098dfae9d67fb88649c3c.jpg  DSC_3266a.thumb.jpg.4e46f0134c985f5932add79f21a7d43a.jpg

All’interno del santuario si trova inoltre una statua della Madonna con Bambino realizzata nel 1533 dalla bottega di Antonello Gagini. Nel bassorilievo ai piedi della statua è rappresentata la dormienza di Maria con le effigi del committente e della moglie.
Per chi fosse interessato è possibile fare delle visite guidate della cattedrale secondo tre percorsi diversi.
Qui trovate gli altri articoli del mio blog. Al prossimo articolo! Ciao ciao!

 

  • Mi piace ! 7
  • Eccellente, grazie ! 2

1 Commento


Commenti Raccomandati

Ospite
Aggiungi un commento...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

×
×
  • Crea Nuovo...