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[cultura] Perchè i Gatti non Governano il Mondo?


Silvio Renesto

807 visite

Sto preparando una cosa divulgativa sul Gatto nelle antiche culture ed ho pensato di  offrirne un assaggino anche a voi, sperando di far cosa gradita: un pezzetto della parte sul Gatto nell'antica Cina.

I Cinesi hanno un rapporto molto articolato coi Gatti, dall'amore appassionato al... mangiarseli (vale anche per i Cani...).

 

 

 

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Stampa ottocentesca che raffigura un  mercato dei Gatti. In Cina  Gatti erano venduti come acchiappatopi e come animali da compagnia fin dal primo millennio (nostro).

In ogni caso  Cinesi avevano capito molto bene la psicologia felina, lo si vede nelle loro leggende. Una che mi pare deliziosa  è quella che spiega perchè non sono i Gatti a governare il mondo al posto dell'Uomo:

Quando l'Imperatore Celeste, (o gli Dei, dipende dalle versioni) dovettero decidere chi doveva governare il mondo appena creato, pensarono di affidare il compito alle creature più intelligenti, cioè i Gatti, che allora sapevano anche parlare. I Gatti dissero che per loro andava bene. 


 

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Tempo dopo l'imperatore Celeste venne in visita e trovò gran confusione.  Cercò i Gatti e li trovò  che dormivano al sole o che giocavano ad inseguire farfalle ed uccellini, a far capriole... Li rimproverò e i Gatti promisero che da allora in poi avrebbero fatto il loro dovere. Invece alla visita successiva l'Imperatore Celeste trovò la stessa situazione ed i Gatti che dormivano acciambellati o che giocavano senza preoccuparsi del resto del mondo. 

 

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Allora si arrabbiò molto e chiese spiegazioni. i Gatti ammisero che in fondo a  loro non interessava nulla del governo del mondo,  preferivano di gran lunga farsi i fatti loro, che nominassero qualcun altro.

L'imperatore dovette arrendersi e liberare i Gatti dall'incarico. Consultatosi con i suoi Ministri Celesti, pensarono di passare la carica all'Uomo: Per punizione però tolse la parola ai Gatti e la diede all'Uomo. Per questo i Gatti stano zitti.

 

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Vincent in meditazione. Ommmmm!

 

Scusate ma era un po' che non parlavo di gatti.


 

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6 Commenti


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  • Amministratori

18 ottobre 1952, Corea

Il sergente Frank Praytor nutre con un contagocce una gattina di due settimane. La mamma della micina venne uccisa durante gli scontri a fuoco e il sergente decise di adottare il cucciolo. Le diede il nome di "Miss Hap", ovvero "incidente" in inglese perché, come disse, "era nata nel posto sbagliato al momento sbagliato".

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  • Nikonlander Veterano

Bellissima immagine! 

Ma il senso della storia Cinese è che i Gatti amano fare quello che vogliono loro.
Il che però non vuol dire non provare affetto ;). Di storie  di gatti che amano gli umani o addirittura li salvano da pericoli ce n'è tante (anche se  meno che per i cani).
Tra quelle recenti mi  aveva impressionato questa, un atto che di solito pensiamo facciano solo i cani: . 
 

 

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  • Nikonlander Veterano
5 ore fa, Silvio Renesto ha scritto:

Il che però non vuol dire non provare affetto

L'errore più grosso che facciamo noi umani è quello di valutare i comportamenti animali con il nostro senso "umano"

Gli animali, tutti, hanno un comportamento caratteristico della loro specie, frutto di evoluzione, se questi entrano in contatto o in comunità con uno o più umani allora possono anche modificare il loro comportamento perché hanno capacità di adattamento. 

Alcuni sviluppano una dipendenza. (succede spesso coi cani che sono più socievoli dei gatti)


Dipende anche da che "umano" accudisce l'animale e quale istinto ed atteggiamento è in grado di scatenare.

A me non stupisce che quel gatto abbia difeso il suo amico umano, perché è un atteggiamento che ho già visto fare, non sono certo che sia affetto o capacità di provarlo, ma sicuramente era suo interesse difendere un membro della sua comunità anche a rischio della sua vita.

In ogni caso sono cose belle, ci sono tanti atteggiamenti animali dai quali noi umani dovremmo prendere esempio.

Più di una volta mi sono coricato sul divano con l'emicrania ed il ghiaccio in testa, ed il mio gatto a venire a consolarmi col suo nasino umido seduto accanto a me perché mi vede in difficoltà, forse è uno modo di scambiare i favori di quando in difficoltà l'ho aiutato io? Chissà!

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  • Nikonlander Veterano
17 minuti fa, Dario Fava ha scritto:

... non sono certo che sia affetto o capacità di provarlo, ma sicuramente era suo interesse difendere un membro della sua comunità anche a rischio della sua vita. 
...

Hai ragione, forse più che affetto avrei dovuto scrivere legame, personale, di branco, istintivo, affettivo chi lo sa. Gli inglesi infatti traducono con bonding (capacità di creare un legame).

Se posso allargarmi: Nel suo splendido libro "Cat sense", che ti consiglio vivamente visto che sei gattofilo (l'edizione italiana dovrebbe avere un titolo fuorviante del tipo "l'intelligenza del gatto"...),  John Bradshaw  fa questo ragionamento: sembra proprio che ormoni simili attivino emozioni  simili in tutti i mammiferi, per cui un parallelo emotivo per quanto approssimativo lui pensa si possa fare. E' divertente come spiega la contentezza del suo gatto quando lui torna dal lavoro.

PS Anche a me è capitato che in un momento di agitazione il gatto mi venisse a leccare il naso come dire "non preoccuparti" (ma anche che scappasse sotto un letto quando ho pronunciato la parola "trasportino", lasciandomi sbalordito). :) 

PPS Consiglio John Bradshaw perchè è un antrozoologo, docente universitario il cui lavoro è studiare le relazioni uomo/animale, non scrive cose di tipo animalista/sentimentale.

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  • Nikonlander Veterano

Pensa che i miei gatti non dormono con me, ma in quei 3gg in cui la Tigre volata dal 4 piano è stata ricoverata, la Sofì ha voluto venire a dormire sul mio letto, non c'è stata storia mi ululava alla porta.

56 minuti fa, Silvio Renesto ha scritto:

ma anche che scappasse sotto un letto quando ho pronunciato la parola "trasportino", lasciandomi sbalordito)

Tra l'altro è interessante la capacità di percepire le intenzioni, dopo ormai 16 anni di convivenza è comprovato che quando io ho un'intenzione, che può essere dare una pastiglia (quindi una cosa saltuaria non ricorrente) entrambe sentono che sto per fare, ma vale per un sacco di cose, non c'è altra spiegazione, io non la considero una cosa soprannaturale ma una sensibilità a percepire le vibrazioni energetiche.

Come quando uno della famiglia sta tornando a casa, si trova a piano terra e loro si piazzano davanti alla porta, quattro piani più su, come fanno?

Ora parliamo di gatti ma so anche di cani con queste capacità, oltre a quella di saper riconoscere ed associare le parole, che per il cane è più facile.

Ricordo sempre quando morì mio nonno in ospedale a Parma, il suo cane (a Piacenza) si mise ad ululare, esattamente all'ora in cui trapassò.

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  • Nikonlander Veterano

Azz, non saprei come andrebbe a finire il mondo se lo governassero dei natural born killers.
In fondo, forse, non sarebbe poi tanto diverso da ora.

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