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Gas dotti e itagliani...ignari


Max Aquila

829 visite

Spero abbiate la pazienza di guardare questo, tra i tanti video che in questo periodo imperversano sul web, riguardo la crisi di approvvigionamenti e le speculazioni da sciacalli che hanno portato a farci pagare in bolletta un metro cubo di gas dai 0,25€ dei mesi scorsi agli 0,75/1,25€ di questi giorni.

E di fare ognuno per se le relative valutazioni che questi pochi anni di globalizzazione hanno apportato alla libertà di iniziativa imprenditoriale del nostro paese, dei nostri conterranei, del futuro di impresa di questo Paese.

Fare amicizia ieri con Gheddafi e Putin, oggi con Biden o gli algerini, invece di portare avanti le opportunità per cui l'Italia è sempre stata all'avanguardia non in Europa, ma nel mondo...

E poi parlare di pace nel mondo.

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8 Commenti


Commenti Raccomandati

  • Nikonlander

Che tristezza...... :(
Evidentemente c'e' "qualcuno" ci guadagna molto bene ad acquistare il gas all'estero, anche se questo significa dover dipendere, anche politicamente, da altri stati e scaricare sulle spalle degli italiani costi assurdi che invece sarebbero evitabili....

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  • Nikonlander Veterano

Le risorse dovrebbero essere un affare solo per chi vende o per chi le utilizza in proprio e questa sarebbe una sana logica di mercato. Diverso è quando entrano in gioco gli intermediari che operano in una zona grigia che alla politica (in tutto il mondo) piace parecchio frequentare perchè ci si arricchisce e perchè è facile catturare voti.
Gli USA, per esempio, hanno molto petrolio ma la maggior parte dei loro pozzi sono chiusi e dichiarati riserva nazionale. Piuttosto che aprirli preferiscono spendere soldi in guerre per appropriarsi del petrolio altrui. Ma chi ci guadagna veramente? Beh ci guadagnano gli intermediari naturalmente, compagnie petrolifere che non possiedono un solo pozzo, che possono modificare il prezzo del greggio a loro piacimento semplicemente decidendo di far arrivare una petroliera in ritardo di una settimana.
Come credete che abbiano fatto i miliardi gli oligarchi russi? Abramovich (ex patron del Chelsea) è famoso per essere uno dei più grossi intermediari del petrolio (e dei diamanti), come funziona? Semplice: quando una petroliera parte dal golfo Persico, nel momento in cui sta uscendo dal porto, arriva una telefonata dell'armatore al comandante della nave, c'è un cambio di rotta ordinato dal nuovo proprietario del carico, non si va più in Olanda. Si va in Australia ma non si arriverà mai in Australia perchè in vista dell'Australia si cambierà rotta e si andrà verso l'India... alla fine in Olanda si arriverà, certo, ma con un carico che avrà un prezzo più alto del 40%. La brutta notizia è che non è solo una petroliera, sono almeno 150 petroliere che girano senza meta (apparente) per i sette mari.

Solo un esempio.
Ma ciò che sta accadendo in Italia è ben altro. Noi di risorse ne abbiamo pochine e quelle poche non le sfruttiamo nemmeno. Il gas ci serve e non solo per riscaldarci. E ora le cose si mettono anche peggio perchè l'UE ha accettato 50 miliardi di metri cubi di gas dagli USA entro il 2030 per ridurre l'acquisto di gas russo. Tralasciando il prezzo attuale assolutamente fuori mercato esiste un serio rischio per la democrazia. Perchè in vista di elezioni in qualsiasi stato dell'UE il prezzo del gas americano varierà in base al gradimento dei sondaggi da parte di Washington. Ma poi _ siamo seri _ entro il 2030 dovremo andare tutti a elettrico. Il vento e il sole non ci mancano. E poi c'è l'acqua... un paio di generatori eolici basterebbero per alimentare un paio di dissalatori capaci di soddisfare il fabbisogno idrico dell'intera Lombardia (agricoltura compresa) e pazienza se il Po è in secca perchè non piove. Bene, quasi tutti i progetti (centinaia in tutta Italia) per potenziare le rinnovabili con i denari del Pnrr sono stati bloccati dal ministero dell'Ambiente perchè deturpano il paesaggio.
Eppure ho sempre pensato che un ministro occupasse quella poltrona per trovare soluzioni, non per bloccare...


E ora un po' di sana polemica, perdonami Max: la guerra in Ucraina non c'entra una mazza con gli aumenti. Solo che gli italiani sono caccia libera per chiunque voglia speculare su qualsiasi cosa. Lo Stato non ci protegge, non lo ha mai fatto e non lo farà mai. A giugno aspettiamoci un'impennata del prezzo del grano. Ci diranno che è colpa della guerra se il granaio d'Europa non potrà più provvedere al nostro fabbisogno ma giusto ieri parlavo con un esperto del settore il quale mi informava che quest'anno per motivi climatici il raccolto del grano sarà disastroso in tutto il mondo. Ma a noi racconteranno la solita panzana e ci faranno pagare le rosette al prezzo della benzina (e senza neanche una fetta di mortadella dentro).


 

  • Sono d'accordo 1
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  • Amministratori
5 minuti fa, effe ha scritto:

Le risorse dovrebbero essere un affare solo per chi vende o per chi le utilizza in proprio e questa sarebbe una sana logica di mercato. Diverso è quando entrano in gioco gli intermediari che operano in una zona grigia che alla politica (in tutto il mondo) piace parecchio frequentare perchè ci si arricchisce e perchè è facile catturare voti.
Gli USA, per esempio, hanno molto petrolio ma la maggior parte dei loro pozzi sono chiusi e dichiarati riserva nazionale. Piuttosto che aprirli preferiscono spendere soldi in guerre per appropriarsi del petrolio altrui. Ma chi ci guadagna veramente? Beh ci guadagnano gli intermediari naturalmente, compagnie petrolifere che non possiedono un solo pozzo, che possono modificare il prezzo del greggio a loro piacimento semplicemente decidendo di far arrivare una petroliera in ritardo di una settimana.
Come credete che abbiano fatto i miliardi gli oligarchi russi? Abramovich (ex patron del Chelsea) è famoso per essere uno dei più grossi intermediari del petrolio (e dei diamanti), come funziona? Semplice: quando una petroliera parte dal golfo Persico, nel momento in cui sta uscendo dal porto, arriva una telefonata dell'armatore al comandante della nave, c'è un cambio di rotta ordinato dal nuovo proprietario del carico, non si va più in Olanda. Si va in Australia ma non si arriverà mai in Australia perchè in vista dell'Australia si cambierà rotta e si andrà verso l'India... alla fine in Olanda si arriverà, certo, ma con un carico che avrà un prezzo più alto del 40%. La brutta notizia è che non è solo una petroliera, sono almeno 150 petroliere che girano senza meta (apparente) per i sette mari.

Solo un esempio.
Ma ciò che sta accadendo in Italia è ben altro. Noi di risorse ne abbiamo pochine e quelle poche non le sfruttiamo nemmeno. Il gas ci serve e non solo per riscaldarci. E ora le cose si mettono anche peggio perchè l'UE ha accettato 50 miliardi di metri cubi di gas dagli USA entro il 2030 per ridurre l'acquisto di gas russo. Tralasciando il prezzo attuale assolutamente fuori mercato esiste un serio rischio per la democrazia. Perchè in vista di elezioni in qualsiasi stato dell'UE il prezzo del gas americano varierà in base al gradimento dei sondaggi da parte di Washington. Ma poi _ siamo seri _ entro il 2030 dovremo andare tutti a elettrico. Il vento e il sole non ci mancano. E poi c'è l'acqua... un paio di generatori eolici basterebbero per alimentare un paio di dissalatori capaci di soddisfare il fabbisogno idrico dell'intera Lombardia (agricoltura compresa) e pazienza se il Po è in secca perchè non piove. Bene, quasi tutti i progetti (centinaia in tutta Italia) per potenziare le rinnovabili con i denari del Pnrr sono stati bloccati dal ministero dell'Ambiente perchè deturpano il paesaggio.
Eppure ho sempre pensato che un ministro occupasse quella poltrona per trovare soluzioni, non per bloccare...


E ora un po' di sana polemica, perdonami Max: la guerra in Ucraina non c'entra una mazza con gli aumenti. Solo che gli italiani sono caccia libera per chiunque voglia speculare su qualsiasi cosa. Lo Stato non ci protegge, non lo ha mai fatto e non lo farà mai. A giugno aspettiamoci un'impennata del prezzo del grano. Ci diranno che è colpa della guerra se il granaio d'Europa non potrà più provvedere al nostro fabbisogno ma giusto ieri parlavo con un esperto del settore il quale mi informava che quest'anno per motivi climatici il raccolto del grano sarà disastroso in tutto il mondo. Ma a noi racconteranno la solita panzana e ci faranno pagare le rosette al prezzo della benzina (e senza neanche una fetta di mortadella dentro).


 

evidentemente non hai guardato il video.

Si parla di tutt'altro: specificamente di questo:

Cita

Noi di risorse ne abbiamo pochine e quelle poche non le sfruttiamo nemmeno.

 

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  • Nikonlander Veterano
Adesso, Max Aquila ha scritto:

evidentemente non hai guardato il video.

Si parla di tutt'altro: specificamente di questo:

 

Guardato con attenzione. E il commento ristretto è nella prima riga del mio intervento.
Il punto saliente non è tanto che non utilizziamo quelle risorse ma il perchè  non le utilizziamo. E il servizio giornalistico non può fornire una risposta, può solo dirci cosa succede.
Fra l'Italia e il gas russo c'è qualcuno che guadagna molto ed è protetto dalla politica. Ciò che ho evidenziato è che  per molti versi ciò accade anche in altre parti del mondo... e poi mi è sfuggita la mano e ho provato anche a scusarmi :)

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  • Amministratori
1 ora fa, effe ha scritto:

Guardato con attenzione. E il commento ristretto è nella prima riga del mio intervento.
Il punto saliente non è tanto che non utilizziamo quelle risorse ma il perchè  non le utilizziamo. E il servizio giornalistico non può fornire una risposta, può solo dirci cosa succede.
Fra l'Italia e il gas russo c'è qualcuno che guadagna molto ed è protetto dalla politica. Ciò che ho evidenziato è che  per molti versi ciò accade anche in altre parti del mondo... e poi mi è sfuggita la mano e ho provato anche a scusarmi :)

si... e pensavo di averlo espresso abbastanza chiaramente pure io

Cita

Fare amicizia ieri con Gheddafi e Putin, oggi con Biden o gli algerini, invece di portare avanti le opportunità per cui l'Italia è sempre stata 

 

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  • Nikonlander Veterano

Sì Max hai espresso chiaramente :). Beh, ti dirò, sono solo affari e in qualsiasi momento vanno bene. Pecunia non olet.
In questi giorni stiamo assistendo a qualcosa di sorprendente: la Turchia ha deciso di accogliere tutti gli oligarchi russi scacciati da Londra. Ha aperto le banche ai loro miliardi, ha aperto gli aeroporti ai loro jet privati e i porti ai loro megayacht. Ah, dimenticavo, ha anche perfezionato l'acquisto di nuovi missili da Putin.
Nessuna lamentela perchè tutti sanno che le bandiere esposte al vento sventolano esattamente come le banconote.

Però se mettiamo dentro la parola Italia il discorso diventa spinoso perchè il comportamento dei nostri governi è schizofrenico e indecifrabile. Insomma, passino le amicizie a convenienza, passi il mancato sfruttamento delle nostre risorse, ma che solo una volta, dico una, il popolo italiano ne abbia tratto beneficio... Come dicevo non siamo mai stati garantiti da chi ci ha governato.

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  • Amministratori

No: io direi che a questo punto non debba passare sottobanco proprio nulla.

Che gli organismi deputati alla Trasparenza facciano il loro dovere e resocontino giorno per giorno il recupero delle risorse e della capacità lavorativa nazionale in ogni ambito.

Che non accada più che, telefonando alla ditta artigianale veneta che vende biciclette a sentir loro MADE IN ITALY per ordinarne una, che mi rispondano che stanno aspettando da sei mesi i telai, la componentistica e i ricambi dalla Cina con furore: che sarà mai allora questo madeinitaly: il sellino e le decal del negozio?

O il concime e l'olio di semi.

O quanto altro serva alla nostra sopravvivenza e che eravamo ben in grado di produrre da soli.

Speriamo almeno che piova: almeno quello non dovrebbe dipendere dalla politica...tranne nelle imprecazioni !!!:dentone:

  • Sono d'accordo 1
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  • Nikonlander Veterano

Solo ora sono riuscito a vedere il video. Francamente sul fatto che dovremmo usare quel gas non mi ritrovo. Se ho capito bene i numeri, estraendone 30 miliardi di metri cubi per anno lo finiremmo in 4 o 5 anni. Se è così facciamo bene a tenerlo per riserva.
Ma questo non vuol dire che non si debba lavorare veloci per migliorare il nostro posizionamento sia in relazione alle energie rinnovabili, nucleare compreso, sia e soprattuto in relazione alle nostre modalità esistenziali. L’altra sera ho sentito l’intervista di un professore universitario che, molto semplicemente, ha riepilogato un fatto: i soldi che diamo a Putin per gas e petrolio superano di molto l’impatto delle sanzioni. Ma se riteniamo giusto sanzionarlo ci dovremmo ricordare che i nostri principi non patiscono il freddo e neppure il fatto di non usare l’auto. Quindi, il segnale forte è quello di ridurre i consumi, a partire da ridurre di un paio di gradi il riscaldamento ed indossare un maglione. Ma farlo non solo per  gas e petrolio, ma anche per la carne e tutti i cibi “ricchi” che nella produzione e trasporto distruggono il pianeta.

Detto questo, condivido che la globalizzazione in questi anni ha fatto ben vedere i rischi a cui siamo esposti. Ora, sta a tutti noi far vedere che abbiamo capito, attraverso le nostre azioni.

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