Tiriamo le somme, edizione 2021
Una sintesi di quello che, fotograficamente parlando, sono riuscito a fare meglio nel 2021, proposto come riflessione critica e base per scambio di idee, non come autopromozione.
Il 2021 non è stato un granchè produttivo, complici anche le restrizioni allentatesi piuttosto tardi. Le foto credo le abbiate già viste quasi tutte.
Riguardo i miei soggetti preferiti, ho scattato meno, anche per non essere ripetitivo.
La foto ravvicinata (close up) rimane tra generi che preferisco e in cui credo di riuscire meglio, anche se l'ho praticata molto meno che in passato ele lunghe focali sono sempre le mie predilette per questo tipo di fotografia, con o senza lenti addizionali o moltiplicatori (qui sotto 300mm Pf + TC14 EII).
Di questo Macroglossum in volo sono particolarmente contento per la bella associazione soggetto-pianta e sfondo sia cromatica che come composizione e sfuocati. Ne ho altre immagini, ma questa è la migliore.
Vi risparmio le libellule
Stesso discorso per wildlife, limitata agli uccelli non perché li preferisca ai mammiferi, ma per difficoltà fisico-logistiche mie nel trovare i secondi. Anche qui poche uscite ma qualcosa di buono e soprattutto un cambio di attitudine, meno ritratti e più contestualizzazione sia in termini di azione:
Mi arrendo!
Che di composizione:
Cercando di creare sensazioni date dall'insieme più che stupore per il soggetto in sè (che comunque conta), od il dettaglio estremo. I cardellini ed il pettirosso che vi ho già inflitto più volte, sono su questa linea.
Gatti? Pochissimi; i due progetti milanesi completati o interrotti causa restrizioni, mancanza di location adeguatamente suggestive hanno giocato contro. Fotografare gatti a caso non mi diceva nulla. Solo un piccolo progetto su un giardino campagnolo pubblicato nel blog.
Devo andare a Venezia quando saremo più tranquilli, ci sono due dritte particolarmente interessanti in merito di gatti... non anticipo nulla, si sa mai.
Qualche sforzo interpretativo con il bianco e nero, che trovo suggestivo anche in campo naturalistico anche se per me è molto difficile farne qualcosa di buono.
Qui ci starebbe anche la libellula controluce che ho pubblicato nel blog naturalistico.
Un po' out of the comfort zone:
Lo street, mi piace ma non è che ci riesca molto, risultati attorno o poco sopra la mediocrità.
Non è quella che ho già pubblicato, ma gli somiglia
Poco più che una vignetta.
Se lo street è un po' fuori dalla comfort zone, il paesaggio invece è molto out of my comfort zone, mi richiede impegno . Tuttavia cerco di fare qualcosa quando ci sono delle situazioni che mi ispirano qualcosa. Non so se possa essere definito paesaggio però.
Ho anche provato a fare del foliage:
Tirando le somme, come da titolo:
La macro "vera" con RR maggiori di 1:2 mi ha attratto molto meno quest'anno, non ho fatto praticamente niente se non per testare qualche obiettivo. Preferisco ultimamente la close-up, quella che sta sotto al rapporto di 1:2, definitivamente. anche la mantide sopra è ripresa con un non macro.
Non devo mentire a me stesso, posso provare a fotografare cose diverse, mi diverto anche, ma il divertimento che mi da' il fotografare (conseguenza del frequentare) -stare nella- la natura raramente lo provo in altri generi. Io sto bene con le bestie .
Questo però non significa restare immobili, anche entro il genere preferito c'è sempre qualcosa da scoprire ed orizzonti da allargare. Confrontando le mie foto con quelle di anni fa vedo non tanto un miglioramento, quanto un cambiamento (un movimento, potrei dire) nelle scelte e nei gusti, frutto di una (piccola quanto si vuole) ricerca e di una diversa attenzione. Questo è significativo secondo me.
Se voleste lasciare il vostro pensiero anche critico, su quanto scritto... mi sarà utile.
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