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Bach : Cantata BWV 132 "Bereitet die Wege, bereitet die Bahn"


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Bereitet die Wege, bereitet die Bahn

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"Preparate la via, preparate il cammino" - Cantata per la IV domenica dell'Avvento

Solisti: Soprano, Contralto, Tenore, Basso; Coro
Orchestra a 4 voci: 2 oboi, 2 violini, viola, continuo (organo)

Prima esecuzione a Weimar - dove Bach era primo violino e compositore - il 22 dicembre 1715
Testo di Solomon Franck (poeta di corte di Weimar)

E' una cantata semplice, con poche parti, su 6 brani, di 22 minuti, alternati tra arie e recitative con il coro finale che è l'unico dove si combinano le voci.
La musica dell'ultimo coro si è persa e viene generalmente sostituita dalle parti prese da altre cantate con la stessa struttura di strofa (generalmente la BWV 164 successiva del 1725).
La cantata non venne più eseguita con Bach in vita perché a Lipsia durante l'Avvento si osservava strettamente un periodo di penitenza. La pubblicazione avverrà solo nel 1881.

***

"Preparate la via, preparate il cammino!
Preparate la via
e spianate il sentiero
nella fede e nella vita
per l’Altissimo,
il Messia viene!"

E' il testo della gioiosa prima aria intonata dal soprano con fioriture in stile francese portate dall'oboe che è il coprotagonista.
L'origine è il testo di Isaia "La voce di colui che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, appianate nel deserto una strada maestra per il nostro Dio"

L'aria da capo di apertura è in un cadenzato 6/8 metri con un ritmo che suggerisce l'influenza della loure [un ballo di corte francese]. La maggior parte del materiale si basa sulla figura di apertura, che si presta facilmente ad effetti dialoganti e sovrapposti. Il prominente oboe solista (il compasso della parte indica che è necessario un oboe d'amore) si ascolta in dialogo con la voce di soprano, scambiando figure basate sulla melismatica pittura di parole per ' Bahn' , che vaga nel suo tortuoso percorso in semicrome. Le parole "Messias kommt an!' ('il Messia sta arrivando!') sono proclamati non accompagnati, gettandoli in rilievo e formando un culmine alla sezione centrale dell'aria.

Non è da meno la seconda aria, per contralto, "Cristo; Glieder, ach, bedenket", con arabeschi solistici di grandissima levatura del violino.

In mezzo, l'aria per il basso, austero, accompagnato da violoncello e organo.
"Wer bist du ?'" il cui testo prende come punto di partenza le domande rivolte dai giudei a Giovanni Battista (Gv 1,19 ss.). La pervasiva figura di basso nell'accompagnamento (solo per il continuo) è correlata al motivo principale della parte vocale. Il suo carattere buxtehudiano conferisce all'intero movimento un'aria retrò, il violoncello elabora costantemente la figura sullo sfondo della scrittura semplificata per gli altri strumenti continui.

La lettura del Vangelo per la quarta domenica di Avvento racconta la storia di Giovanni Battista ( Giovanni 1: 19-28). Gli ebrei, ascoltando la potente predicazione di Giovanni nel deserto, si chiedono se Giovanni stesso sia il Messia, e gli fanno questa domanda. Giovanni risponde che non è il Messia, ma una voce nel deserto che grida "raddrizza la via del Signore". Gli chiedono perché battezza se è così. Risponde, predicendo così l'avvento del vero Messia:

'Io battezzo con acqua: ma c'è uno in mezzo a voi, che voi non conoscete; egli è colui che viene dopo di me è preferito a me, a cui non sono degno di slacciare il fermaglio della scarpa».

***

Bach preparò una cantata più elaborata per la IV di Avvento del 1716, la BWV 147a che non venne eseguita e il cui testo è perduto. Ma la musica venne riutilizzata per la spettacolare BWV 147 Herz und Mund und Tat und Leben di Lipsia del 1723, riadattata per osservare la penitenza luterana, per la festa dell'Annunciazione.
Ma di questa parleremo in altra sede.

***

Cantata semplice per organico e struttura è stata registrata dai soliti specialisti.

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Cominciamo con il "solito" Gardiner del ciclo del pellegrinaggio (2000, Koln e Luneburg)

La #132 è contenuta nel Vol. 13 insieme alle altre cantate per l'Avvento e alla BWV147.
Gardiner fa proprio "alla francese" (lo scrive nelle note) lo stile frizzante della prima aria.
La parte orchestrale è assolutamente inarrivabile.
Lo è un pò meno la Brigitte Geller, potente ma non abbastanza agile.
Organo in primo piano nell'incipit dell'aria per basso, dove Jan Kobow è incisivo ed aulico.
L'aria concertata per controtenore è particolarmente bella, con il violino in primo piano, molto lirico, con le giuste fioriture, senza eccedere.
Michael Chance ricorda un pò Deller.
Coro inappuntabile con un volume ben superiore alle attese.
Nel complesso Gardiner rende anche più giustizia a questa cantata di quanto ci si aspetterebbe.

 

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Suzuki per Bis, volume 7 della integrale delle cantate (1997)

La prima aria è eccezionale, il premio qui è la spettacolare Ingrid Schmithüsen accompagnata con leggerezza dall'oboe d'amore e dal resto del piccolo complesso giapponese.
Ottimo anche il basso (Peter Kooy) cui il basso continuo contribuisce a togliere quell'aurea austera un pò fuori luogo trovata in altre edizioni.
Stranamente sono invece più contenuti gli svolazzi del violino nella terza aria ma il controtenore giapponese Yoshikazu Mera è eccellente come le altre parti di questa cantata.
Mentre trovo un pò sottotono il coro finale.

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Rilling, Hanssler, Edition Bachacademie (1976)

Pur con tutti i soliti limiti di registrazione, la prima aria ha un tono pastorale che si avvale anche del continuo al cembalo a donarle lucentezza.
La voce di Arleen Augér non è ai suoi massimi ma comunque sale a toni inusitati per le sue colleghe in questo confronto. E' solo un pò meno agile.
Anche l'aria del basso - molto intenso, Wolfgang Equiluz- si avvale del cembalo al continuo, con un risultato più cameristico del solito che permette di leggere più facilmente le trame di arpeggio del violoncello.
Anche l'aria del contralto, qui c'è Helen Watts al posto del previsto contraltista, ha un approccio molto cameristico e con una voce lirica, quasi drammatica.
Il coro finale è solenne, immanente, in contrasto col resto della cantata, leggero.

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Koopman, Bach Cantatas Vol. 2, 1995

Barbara Schlick sovrasta nella registrazione il pur brillante Marcel Ponseele.
Eccezionale l'accompagnamento all'organo di Koopman nell'aria del basso Klaus Mertens che canta con grande leggerezza e brillantezza rossiniana con il violoncello - Jaap ter Linden - che non è un semplice comprimario.
Bellissima.
Lineare, decisa e senza incertezze l'aria seguente con il contraltista Kai Wessel che mi pare perfetto nella parte.
Altrettanto bello il coro finale, senza eccessi, né di solennità né di drammaticità.


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Karl Richter nelle sue cantate dell'Avvento (1972) si avvale di Edith Mathis, Theo Adam, Peter Schreier e Anna Reynolds.
E chi sono io per criticare una tale compagine ?
 

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Il Vol. 33 della prima integrale Telefunken contiene la BWV 132 (1976).
Gustav Leonhardt guida il Leonhardt Consort, il coro lo dirige Herreweghe.
Il contralto è René Jakobs.

Io non amo troppo le parti da soprano eseguite dai bambini, ma questa edizione è particolarmente interessante e si lascia gradire.
René Jakobs è effettivamente inarrivabile.
Il coro finale è intimo, veloce, spedito, essenziale.

2 Commenti


Commenti Raccomandati

  • Amministratori

Anche in questo caso l'edizione della Netherland Bach Society (2019) è estremamente attendibile e di livello molto elevato.
Fin dalle prime note il carattere della composizione è reso in tutto e la voce di Julia Doyle splendida per chiarezza e dizione, manca forse un pò di potenza e di estensione.
Pur presente l'organo, nell'aria del basso viene usato il cembalo insieme a violoncello e contrabbasso.
Se l'oboe - suonato da un italiano - fa la sua parte in stile francese, il violino la fa all'italiana e su di esso canta l'elegante Tim Mead.

Nel complesso una prova esemplare che io tendo a preferire nonostante non ci sia la versione ad alta risoluzione solo audio.
 

Netherlands Bach Society :
- Alfredo Bernardini, oboe e direzione
- Julia Doyle, soprano
- Tim Mead, alto
- Jan Kobow, tenore
- Dominik Wörner, basso

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